08-10-2016, 08:43
08-10-2016, 10:18
Certo che non si finisce mai di imparare. Però dopo aver letto tutto sento il bisogno di un altro insegnamento: un modello matematico che tenga conto delle esperienze di tutti e ne proponga un'unica soluzione. Scherzo ovviamente. Mentre invece non c'è nulla da ridere quando un'altra barca ti passa: ne sa qualcosa il fegato. Per cui grazie se dovesse succedere proverò una delle opzioni suggerite.
08-10-2016, 10:22
mi ripeto.
regolare le vele fa aumentare la velocità
regolare la rotta fa guadagnare mare
con venti deboli preferisco guadagnare mare
con venti forti preferisco andare più veloce
credo
regolare le vele fa aumentare la velocità
regolare la rotta fa guadagnare mare
con venti deboli preferisco guadagnare mare
con venti forti preferisco andare più veloce
credo
08-10-2016, 11:15
(08-10-2016 10:22)mckewoy Ha scritto: [ -> ]mi ripeto.forse volevi dire il contrario?
regolare le vele fa aumentare la velocità
regolare la rotta fa guadagnare mare
con venti deboli preferisco guadagnare mare
con venti forti preferisco andare più veloce
credo
08-10-2016, 11:19
(08-10-2016 11:15)TestaCuore Ha scritto: [ -> ](08-10-2016 10:22)mckewoy Ha scritto: [ -> ]mi ripeto.forse volevi dire il contrario?
regolare le vele fa aumentare la velocità
regolare la rotta fa guadagnare mare
con venti deboli preferisco guadagnare mare
con venti forti preferisco andare più veloce
credo
no
08-10-2016, 11:20
Mi sembra che il ragionamento di Testa potrebbe avere un senso su barche molto tirate con appendici ad alto aspect ratio e bassa inerzia piuttosto che con un chiglia lunga o un crociera regata odierno.
In generale comunque la conduzione e regolazione di una barca non può avere un optimum assoluto valido per ogni genere ed in ogni tempo, ma sarà sempre legato alla specificità del mezzo, del mare, dell'equipaggio. Detto questo è una teoria interessante da provare ad applicare in quei caso in cui sia possibile. Per esempio se io con il mio Hobie 17 provo a poggiare per anticipare la raffica di bolina, accelero ma perdo acqua e probabilmente mi metto pure la barca in testa con una bella scuffia di prua.
In generale comunque la conduzione e regolazione di una barca non può avere un optimum assoluto valido per ogni genere ed in ogni tempo, ma sarà sempre legato alla specificità del mezzo, del mare, dell'equipaggio. Detto questo è una teoria interessante da provare ad applicare in quei caso in cui sia possibile. Per esempio se io con il mio Hobie 17 provo a poggiare per anticipare la raffica di bolina, accelero ma perdo acqua e probabilmente mi metto pure la barca in testa con una bella scuffia di prua.
08-10-2016, 11:35
(08-10-2016 11:19)mckewoy Ha scritto: [ -> ](08-10-2016 11:15)TestaCuore Ha scritto: [ -> ](08-10-2016 10:22)mckewoy Ha scritto: [ -> ]mi ripeto.forse volevi dire il contrario?
regolare le vele fa aumentare la velocità
regolare la rotta fa guadagnare mare
con venti deboli preferisco guadagnare mare
con venti forti preferisco andare più veloce
credo
no
quindi quando c'è poco vento ti concentri a fare angolo e quando c'è vento forte cerchi di fare velocità? Secondo quali criteri?
08-10-2016, 15:05
(08-10-2016 11:35)TestaCuore Ha scritto: [ -> ](08-10-2016 11:19)mckewoy Ha scritto: [ -> ](08-10-2016 11:15)TestaCuore Ha scritto: [ -> ](08-10-2016 10:22)mckewoy Ha scritto: [ -> ]mi ripeto.forse volevi dire il contrario?
regolare le vele fa aumentare la velocità
regolare la rotta fa guadagnare mare
con venti deboli preferisco guadagnare mare
con venti forti preferisco andare più veloce
credo
no
quindi quando c'è poco vento ti concentri a fare angolo e quando c'è vento forte cerchi di fare velocità? Secondo quali criteri?
secondo il criterio che di bolina se c'è vento forte faccio comunque un angolo buono e con poco scarroccio.
allora corro e sulla raffica cerco di correre ancora di più.
se invece ho poco vento mi guadagno il diritto ad una poggiata in caso di necessità
di poppa la filosofia è simile
credo
08-10-2016, 17:13
(08-10-2016 15:05)mckewoy Ha scritto: [ -> ]secondo il criterio che di bolina se c'è vento forte faccio comunque un angolo buono e con poco scarroccio.
Per quanto concerne TWA (fino ad una certa intensità di vento) posso concordare, lo scarroccio, invece, aumenta progressivamente con l'intensificarsi del vento, fin dalle ariette.
ciao
08-10-2016, 17:55
Direi che qui si scontrano due partiti: istintivi e tecnologici.
Come per ogni attività motoria prevalgono le doti individuali
e la familiarità (allenamento) meglio se supportate da una
buona preparazione teorica, ma questa a mia personale esperienza
viene dopo. Come la bimba Lucia, tutti quelli che hanno iniziato da
piccoli -barca, bici, sci, ecc- sono andati alla grande molto prima di
avere le più elementari cognizioni tecniche.
Osservate qualcuno- bravino, eh- che ha iniziato solo su cabinati,
con ogni strumento disponibile, mai privo di schermi e numerini, poi
uscite con Bullo o con me e tanti altri, coprendo anche la bussola.
Arriva la raffica? chi reagisce prima? chi ne esce avanti?
Quanto allo scarroccio sono con Einstein, e molto dipende dalla barca,
dal piano velico, onda ecc.
La raffica è una ooooppinione, ma ci sono tante diverse specie:
il ventaglietto usuale quando la brezza fa "girasole" e rinforza,
le folate dei fronti freddi, i ghiribizzi sottocosta e nei laghi,
le tremende botte di caduta sotto promontori e scogliere...
Solo l'occhio attento ci salva.
IMHO, of course.
Come per ogni attività motoria prevalgono le doti individuali
e la familiarità (allenamento) meglio se supportate da una
buona preparazione teorica, ma questa a mia personale esperienza
viene dopo. Come la bimba Lucia, tutti quelli che hanno iniziato da
piccoli -barca, bici, sci, ecc- sono andati alla grande molto prima di
avere le più elementari cognizioni tecniche.
Osservate qualcuno- bravino, eh- che ha iniziato solo su cabinati,
con ogni strumento disponibile, mai privo di schermi e numerini, poi
uscite con Bullo o con me e tanti altri, coprendo anche la bussola.
Arriva la raffica? chi reagisce prima? chi ne esce avanti?
Quanto allo scarroccio sono con Einstein, e molto dipende dalla barca,
dal piano velico, onda ecc.
La raffica è una ooooppinione, ma ci sono tante diverse specie:
il ventaglietto usuale quando la brezza fa "girasole" e rinforza,
le folate dei fronti freddi, i ghiribizzi sottocosta e nei laghi,
le tremende botte di caduta sotto promontori e scogliere...
Solo l'occhio attento ci salva.
IMHO, of course.
08-10-2016, 18:39
(08-10-2016 17:13)einstein Ha scritto: [ -> ](08-10-2016 15:05)mckewoy Ha scritto: [ -> ]secondo il criterio che di bolina se c'è vento forte faccio comunque un angolo buono e con poco scarroccio.
Per quanto concerne TWA (fino ad una certa intensità di vento) posso concordare, lo scarroccio, invece, aumenta progressivamente con l'intensificarsi del vento, fin dalle ariette.
ciao
grazie amico mio, questa non la sapevo.
mi limitavo a guardare la scia che mi diceva che tipo di scostamento avevo rispetto all'asse della barca.
ero convinto che maggiore velocità mi dava minore scostamento.
08-10-2016, 20:45
(08-10-2016 18:39)mckewoy Ha scritto: [ -> ]ero convinto che maggiore velocità mi dava minore scostamento.
Questo è corretto, ma all'aumentare del vento aumenta anche la resistenza di tutta l'opera morta che ti fa scadere sottovento.
ciao
08-10-2016, 21:01
E le onde? E il mal di mare?.
08-10-2016, 22:02
(08-10-2016 20:45)einstein Ha scritto: [ -> ](08-10-2016 18:39)mckewoy Ha scritto: [ -> ]ero convinto che maggiore velocità mi dava minore scostamento.
Questo è corretto, ma all'aumentare del vento aumenta anche la resistenza di tutta l'opera morta che ti fa scadere sottovento.
ciao
allora trattasi che devo trovare una rotta dove la deriva mi minimizza lo scarroccio
08-10-2016, 22:24
(08-10-2016 22:02)mckewoy Ha scritto: [ -> ](08-10-2016 20:45)einstein Ha scritto: [ -> ](08-10-2016 18:39)mckewoy Ha scritto: [ -> ]ero convinto che maggiore velocità mi dava minore scostamento.
Questo è corretto, ma all'aumentare del vento aumenta anche la resistenza di tutta l'opera morta che ti fa scadere sottovento.
ciao
allora trattasi che devo trovare una rotta dove la deriva mi minimizza lo scarroccio
direi che ti potrebbe bastare essere veloce, piu sei veloce piu la portanza della chiglia si oppone allo scarroccio, se sei lento vai dove ti porta il vento.
09-10-2016, 07:49
(08-10-2016 22:24)ZK Ha scritto: [ -> ]direi che ti potrebbe bastare essere veloce, piu sei veloce piu la portanza della chiglia si oppone allo scarroccio, se sei lento vai dove ti porta il vento.
Si, ma dopo una certa intensità di vento la velocità imbarcazione rimarrà pressoché costante (potrà aumentare dello 0,0....), mentre aumenterà il TWA e lo scarroccio.
ciao
09-10-2016, 09:09
In queste condizioni, per aumentare la velocità, bisogna poggiare x l'appunto
09-10-2016, 09:20
(09-10-2016 07:49)einstein Ha scritto: [ -> ]vero.. ma il ragionamento era se fosse giusto provare a fare prua con poco vento, almeno io l' ho letto cosi.(08-10-2016 22:24)ZK Ha scritto: [ -> ]direi che ti potrebbe bastare essere veloce, piu sei veloce piu la portanza della chiglia si oppone allo scarroccio, se sei lento vai dove ti porta il vento.
Si, ma dopo una certa intensità di vento la velocità imbarcazione rimarrà pressoché costante (potrà aumentare dello 0,0....), mentre aumenterà il TWA e lo scarroccio.
ciao
09-10-2016, 14:37
Abbiamo un po' divagato dal tema posto da TC, che, se non erro verteva sulla scelta da prendere in caso di raffica in andatura di bolina con vento sostenuto.
Giusto per giocare, proviamo ad interpretare due numeri presi dalle polari di un 40.7, con vento che passa da 16 a 20nodi reali.
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Occhio alle VMG!!!
ciao
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Occhio alle VMG!!!
ciao
09-10-2016, 14:59
appunto, queste polari dimostrano come orzando di 3 gradi si peggiora la vmg e la velocità crolla di tanto, mentre poggiando di 3 gradi la vmg rimane praticamente inalterata ma la velocità aumenta di più in proporzione.
Ora, la domanda retorica che faccio a tutti è: nel gestire una raffica nella seconda metà (quindi quando sta per finire) meglio affrontarla a velocità maggiore o inferiore?
Tra l'altro, sempre per inseguire la teoria delle VT e VMG, quando il vento cala e noi abbiamo una VT superiore per quel vento, occorre orzare per "rallentare" la barca alla VT; questa orzata,a dispetto di quella che invece facciamo sotto raffica, non ci farà scadere sotto vento perchè le appendici stanno lavorando di più rispetto al vento del momento.
Ora, la domanda retorica che faccio a tutti è: nel gestire una raffica nella seconda metà (quindi quando sta per finire) meglio affrontarla a velocità maggiore o inferiore?
Tra l'altro, sempre per inseguire la teoria delle VT e VMG, quando il vento cala e noi abbiamo una VT superiore per quel vento, occorre orzare per "rallentare" la barca alla VT; questa orzata,a dispetto di quella che invece facciamo sotto raffica, non ci farà scadere sotto vento perchè le appendici stanno lavorando di più rispetto al vento del momento.