16-04-2019, 19:39
16-04-2019, 21:29
Dapnia, sono d'accordo su quanto dici. Io ho messo una 6 posti International da 33 kg a poppa su un supporto commerciale fatto modificare per avere l inclinazione voluta e per scaricare parte del peso sullo specchio di poppa adeguatamente contropiastrato all interno.
17-04-2019, 08:40
(15-04-2019 09:29)Sailor Ha scritto: [ -> ]Per me questa è la soluzione migliore
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Se posso portare un ulteriore contributo...
La prossima revisione mi faccio cambiare l'involucro che oggi è morbido.
Ciò perchè in circa 4 anni lo stesso si è in parte rovinato, anche a causa del fatto che ho sbarcato e imbarcato più volte la zattera (regate, prestito ad amici, etc).
Credo che un contenitore rigido dia più garanzie...credo
bv
17-04-2019, 19:43
17-04-2019, 19:55
(17-04-2019 19:43)lord Ha scritto: [ -> ]https://www.facebook.com/sosailize/video...570067782/
potrebbe anche far qualcosa, continua a prendersene identiche una dietro l'altra ripetendo sempre la stessa parolaccia
19-04-2019, 10:23
(16-04-2019 11:35)rob Ha scritto: [ -> ]ognuno ha i suoi gusti e tutti sembrano contenti delle soluzioni rispettive, tanto meglio cosìLa possibilita' che un disalberamento blocchi il tappo a poppa esiste (anche se di solito disalberi lateralmente o in avanti) infatti sarebbe bello avere lo spazio a terra come sui VOR, ma sui mini non ci starebbe. Personalmente appesa a poppa non mi dispiace, anche se il rischio che il pulpito possa essere sradicato via con quel peso sopra non e' minimale, pero' tra tutte forse e' il meglio.
personalmente, la mia è davanti all'albero e *non* mi piace sia lì (Parsifal e tutto), ma non ho altri posti disponibili che mi sembrino migliori. Ha una sella in acciaio più delle cinghie, le sto facendo una "rete" di fettuccia per attaccarla alla base albero in caso dovesse essere sradicato tutto. Compromesso quindi.
Avrei un gavone apposito in pozzetto ad apertura superiore ma neanche per idea (è già fatta apposta "scivolosa" figuriamoci tirarla fuori da un buco), appesa fuori in modo saliente no, mi piacerebbe un gavone *dentro* allo specchio di poppa con apertura in orizzontale verso l'esterno tipo alcune barche da corsa ma 1.non ce l'ho 2.intralcerebbe con il timone a vento 3.anche quel posto ci sono state varie barche a cui la zattera è rimasta incastrata dentro per vari motivi. Insomma "posto migliore in assoluto" proprio non ne vedo, ognuno si faccia le proprie considerazioni specie con quello che ha di possibile in barca.
Letto ora Nimbo, sono andato a guardare i VOR, eh, avercela la possibilita' di mettere una roba del genere
Nimbo mi sembra fosse successo anche su due mini, avevano disalberato e gli aveva bloccato il tappo della zattera dietro, o forse non erano mini
Faccio io una domanda: tutti avete la cima di attivazione gia' collegata alla barca vero? e sapete che la cima ha una resistenza limitata e quindi se aprite la zattera e non ci salite sopral subito potreste perderla a causa del vento (successo durante una transat)
20-04-2019, 09:08
La zattera andrebbe messa sotto il piano di calpestio del pozzetto su apposito gavone dotato di ombrinali.
Soluzione che ho trovato solo su un prototipo in lammellare di Morri e Parra, IV° classe IOR denominato ORO FINO.-
Soluzione che ho trovato solo su un prototipo in lammellare di Morri e Parra, IV° classe IOR denominato ORO FINO.-
20-04-2019, 09:46
la mia è sotto la seduta del timoniere, insieme a 3 taniche che la tengono ferma qualsiasi sbandamento
come posto lo trovo molto comodo perchè non ingombra e lascia libero il ponte
ho preso la sacca morbida perchè mi è più facile prenderla
in caso devo togliere la seduta (facile) e sollevarla fino alle panche, poi collegare la cimetta.....questo forse non è il massimo
come posto lo trovo molto comodo perchè non ingombra e lascia libero il ponte
ho preso la sacca morbida perchè mi è più facile prenderla
in caso devo togliere la seduta (facile) e sollevarla fino alle panche, poi collegare la cimetta.....questo forse non è il massimo
20-04-2019, 12:53
(17-04-2019 19:55)rob Ha scritto: [ -> ]potrebbe anche far qualcosa, continua a prendersene identiche una dietro l'altra ripetendo sempre la stessa parolacciaSi vero !c
Pensando ad una zattera posta sulla battagliola, basterebbe un' onda simile per perdere tutto.
Durante un corso è stato preso in esame il ribaltamento test di un trimarano. In quel caso, la zattera riposta in gavone progettato a doc, non sono riusciti ad estrarla poichè galleggiando andava verso l'alto.
La posizione sulla tuga, davanti all'albero fa paensare al Parsifal.
Boh, meglio non capiti mai, ma dovesse capitare nn è scontato che tutto quello che ti sei immaginato vada per quel verso.
20-04-2019, 13:01
http://www.tribemarine.it/accessori_zatt...ti/90.html
Una zattera oltre da 8 persone oltre le 12 miglia può pesare 70 kg che proprio tanti da gestire in una situazione d'emergenza
Una zattera oltre da 8 persone oltre le 12 miglia può pesare 70 kg che proprio tanti da gestire in una situazione d'emergenza
20-04-2019, 17:31
(19-04-2019 10:23)Nimbo Ha scritto: [ -> ]...Questa cosa mi fa pensare. Durante un corso, l'istruttore consigliava di abbandonare l'imbarcazione per salire sulla zattera agganciando l'ombelicale alla barbetta di collegamento e di lanciarsi in mare (non saltare sulla zattera). Se la barbetta avesse così poca resistenza si rischierebbe la rottura e conseguentemente, magari, l'impossibilità di rimanere nei pressi della zattera (penso a una burrasca).
Faccio io una domanda: tutti avete la cima di attivazione gia' collegata alla barca vero? e sapete che la cima ha una resistenza limitata e quindi se aprite la zattera e non ci salite sopral subito potreste perderla a causa del vento (successo durante una transat)
20-04-2019, 17:51
atnike, l'istruttore si sbagliava. Bisogna saltare sulla zattera perché risalire non è cosa semplice.
Poi, una volta a bordo, tagliare la barbetta di collegamento con il coltello in dotazione all'interno.
Poi, una volta a bordo, tagliare la barbetta di collegamento con il coltello in dotazione all'interno.
20-04-2019, 18:06
Visto che fortunatamente l'esperienza zattera di matura solo attraverso i corsi, ogni istruttore ha il suo punto di vista ( che immagino cambi comunque nel tempo ).
Lanciarsi in mare comunque, mi sembra estremo. Essere bagnati nella zattera, quando si può salire un po' più asciutti, pare peccato. Salire con autogonfiabile aperto sulla zattera, fa difficoltà.
In generale mi hanno spiegato di non fidarmi della cima ( a volte cotta dal sole nellea prima parte ) che aziona il meccanismo di apertura. Si consigliava di lanciare la zattera in acqua trattenuta da una cima invece che dalla cimetta d'apertura.
Come sempre ci sono pro e contro. Parlarne e confrontarsi lo trovo sempre positivo.
Lanciarsi in mare comunque, mi sembra estremo. Essere bagnati nella zattera, quando si può salire un po' più asciutti, pare peccato. Salire con autogonfiabile aperto sulla zattera, fa difficoltà.
In generale mi hanno spiegato di non fidarmi della cima ( a volte cotta dal sole nellea prima parte ) che aziona il meccanismo di apertura. Si consigliava di lanciare la zattera in acqua trattenuta da una cima invece che dalla cimetta d'apertura.
Come sempre ci sono pro e contro. Parlarne e confrontarsi lo trovo sempre positivo.
20-04-2019, 18:10
(20-04-2019 17:51)bobspiderman Ha scritto: [ -> ]atnike, l'istruttore si sbagliava. Bisogna saltare sulla zattera perché risalire non è cosa semplice.Infatti questo è stato argomento di discussione, ma l'Istruttore (ISAF) sosteneva quanto ho detto sopra. Per quanto riguarda la salita sulla zattera è vero non è semplice, ma fatta con la dovuta tecnica è alla portata di tutti. Ce la facevano anche gli anziani. Importante considerare che si potrebbe aprire rovesciata e che occorra ribaltarla, ma anche in questo caso la manovra si è rivelata alla portata.
Poi, una volta a bordo, tagliare la barbetta di collegamento con il coltello in dotazione all'interno.
20-04-2019, 18:13
(20-04-2019 18:06)lord Ha scritto: [ -> ]Visto che fortunatamente l'esperienza zattera di matura solo attraverso i corsi, ogni istruttore ha il suo punto di vista ( che immagino cambi comunque nel tempo ).E' vero Lord, le obiezioni fatte all'istruttore erano appunto legate agli indumenti bagnati. Lui sosteneva però che saltare sulla zattera poteva danneggiarla.
Lanciarsi in mare comunque, mi sembra estremo. Essere bagnati nella zattera, quando si può salire un po' più asciutti, pare peccato. Salire con autogonfiabile aperto sulla zattera, fa difficoltà.
In generale mi hanno spiegato di non fidarmi della cima ( a volte cotta dal sole nellea prima parte ) che aziona il meccanismo di apertura. Si consigliava di lanciare la zattera in acqua trattenuta da una cima invece che dalla cimetta d'apertura.
Come sempre ci sono pro e contro. Parlarne e confrontarsi lo trovo sempre positivo.
20-04-2019, 22:18
Infatti non bisogna saltare sulla zattera ma salirci con calma e attenzione, perche' farsi male con il mare formato nel trasbordo da una barca a una zattera e' abbastanza facile, e anche il rischio che si danneggi contro lo scafo o parti di esso, se la state abbandonando laibarca non e' in buone condizioni
21-04-2019, 10:30
(20-04-2019 22:18)Nimbo Ha scritto: [ -> ]Infatti non bisogna saltare sulla zattera ma salirci con calma e attenzione, perche' farsi male con il mare formato nel trasbordo da una barca a una zattera e' abbastanza facile, e anche il rischio che si danneggi contro lo scafo o parti di esso, se la state abbandonando laibarca non e' in buone condizioniNimbo, per favore, dimmi la tua su come salirci.
23-04-2019, 14:35
I corsi d'istruzione e le prove sono una bella cosa, ma nelle vasche di prova non ci sono né vento né onde, si è in parecchi, c'è la sicurezza di chi ti dice cosa fare e la certezza che tanto qualcuno interviene a dare una mano
In genere la zattera si lancia col mare molto formato e parecchio vento, ed è inevitabile che sbatta sullo scafo e su quanto c'è in giro (buona che non si lesioni), il baccano e la concitazione del momento non aiutano e c'è sempre quello che si fa prendere dal panico compiendo deleteri gesti inconsulti
Per cui un robusto cavo supplementare sempre armato in appoggio alla cimetta di gonfiamento è d'uopo: entrambi legati a bordo della barca e da tagliare quando son tutti su (sciogliere un nodo in condizioni estreme su un cavo bagnato e in tensione non è come dirlo) e quindi ci vuole un coltello senza punta sempre in tasca o legato al giubbetto
E’ anche importante cercare di lanciarla lontano e sottovento (!)
Per quanto detto, a meno che non sia il caso della grossa falla con mare calmo, salirci a bordo direttamente dalla barca è pericoloso, per se e per la zattera, faticoso e inutile ai fini della sicurezza, naturalmente è scontato che tutti abbiano il giubbetto, (se no è più opportuno pregare per chi non l’ha)
Aggiungo che sulla zattera c'è la tenda di copertura con un'apertura volutamente ridotta, per cui ci vorrebbe anche un'ottima mira nei tuffi, pena la quasi certezza di lacerare i teli, essendo anche ingolfati da cerata e giubbetto
Se c'è anche vento forte, una volta su tre la zattera si gonfia sottosopra, non è difficile girarla sfruttando il vento che la spinge da sotto, ma richiede calma, forza, coordinamento dei movimenti e determinazione (cose rare in un naufragio)
Le teorie aiutano di certo e le prove pratiche danno un'idea (solo un'idea, però) di quello che ci si deve aspettare: per esempio il grande baccano di mare e vento (creano molto più panico di quanto si creda), le inevitabili urla, la paura, il peso degli indumenti bagnati, il freddo e cosette così, il tutto immersi in una specie di frullatore
Parlarne è bene, confrontare opinioni e senz’altro utile, una prova non è male, ma nella disgrazia ogni situazione è diversa dalle altre, molto distante da quello che ci si aspetta e raramente simile a quanto studiato e provato
Per inciso e senza voler dir male di tutor e istruttori, ma il peggior elemento (pericoloso per se e per gli altri) che ho avuto a bordo, tanti anni fa in un’emergenza davvero molto seria, si rivelò essere proprio un istruttore (senior di una scuola di vela blasonatissima e autore di un tutorial); pescato poi per caso a raccontare a modo suo in un corso d'istruzione, quell’esperienza quale spunto per una lezione a tal proposito, fu sputtanato all’istante
In genere la zattera si lancia col mare molto formato e parecchio vento, ed è inevitabile che sbatta sullo scafo e su quanto c'è in giro (buona che non si lesioni), il baccano e la concitazione del momento non aiutano e c'è sempre quello che si fa prendere dal panico compiendo deleteri gesti inconsulti
Per cui un robusto cavo supplementare sempre armato in appoggio alla cimetta di gonfiamento è d'uopo: entrambi legati a bordo della barca e da tagliare quando son tutti su (sciogliere un nodo in condizioni estreme su un cavo bagnato e in tensione non è come dirlo) e quindi ci vuole un coltello senza punta sempre in tasca o legato al giubbetto
E’ anche importante cercare di lanciarla lontano e sottovento (!)
Per quanto detto, a meno che non sia il caso della grossa falla con mare calmo, salirci a bordo direttamente dalla barca è pericoloso, per se e per la zattera, faticoso e inutile ai fini della sicurezza, naturalmente è scontato che tutti abbiano il giubbetto, (se no è più opportuno pregare per chi non l’ha)
Aggiungo che sulla zattera c'è la tenda di copertura con un'apertura volutamente ridotta, per cui ci vorrebbe anche un'ottima mira nei tuffi, pena la quasi certezza di lacerare i teli, essendo anche ingolfati da cerata e giubbetto
Se c'è anche vento forte, una volta su tre la zattera si gonfia sottosopra, non è difficile girarla sfruttando il vento che la spinge da sotto, ma richiede calma, forza, coordinamento dei movimenti e determinazione (cose rare in un naufragio)
Le teorie aiutano di certo e le prove pratiche danno un'idea (solo un'idea, però) di quello che ci si deve aspettare: per esempio il grande baccano di mare e vento (creano molto più panico di quanto si creda), le inevitabili urla, la paura, il peso degli indumenti bagnati, il freddo e cosette così, il tutto immersi in una specie di frullatore
Parlarne è bene, confrontare opinioni e senz’altro utile, una prova non è male, ma nella disgrazia ogni situazione è diversa dalle altre, molto distante da quello che ci si aspetta e raramente simile a quanto studiato e provato
Per inciso e senza voler dir male di tutor e istruttori, ma il peggior elemento (pericoloso per se e per gli altri) che ho avuto a bordo, tanti anni fa in un’emergenza davvero molto seria, si rivelò essere proprio un istruttore (senior di una scuola di vela blasonatissima e autore di un tutorial); pescato poi per caso a raccontare a modo suo in un corso d'istruzione, quell’esperienza quale spunto per una lezione a tal proposito, fu sputtanato all’istante
23-04-2019, 20:42
Nimbo, col dovuto rispetto, sfido chiunque a salire su una zattera, che si ammaina in caso di ABBANDONO UNITÀ, con la calma che tu hai scritto.
Generalmente si salta da bordo, e la zattera, lasciatemole dire, non si lacera. Quando arrivi debtro, non è esclusa una capriola per attutire il lancio.
Scusate, ma scrivo perché per lavoro faccio continue esercitazioni di questo tipo.
Generalmente si salta da bordo, e la zattera, lasciatemole dire, non si lacera. Quando arrivi debtro, non è esclusa una capriola per attutire il lancio.
Scusate, ma scrivo perché per lavoro faccio continue esercitazioni di questo tipo.
24-04-2019, 09:54
La zattera da 8 posti che il precente proprietario aveva incastrato sotto il sedile timoniere è semplicemente impossibile da estrarre in equipaggio ridotto perchè si incastra contro la ruota del timone e passa solo in verticale giusta giusta. Sbarcata spaccandomi la schiena. Ora aspetto di vedere se mi passa la bandiera belga ma in ogni caso prenderó 4 posti con grab bag e la appenderó al castello di poppa. Nel mio caso deve poter essere lanciata e attivata anche da una donna o al limite da una bambina e questa mi pare la soluzione piú consona al mio bisogno.