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Versione completa: Un'altra randa nuova!!
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(29-06-2017 00:16)osef Ha scritto: [ -> ]
(28-06-2017 21:05)Sebastian Ha scritto: [ -> ]Invece se la struttura dell'albero tiene, nel senso che è solida longitudinalmente, riesci a tesare il paterazzo senza far imbananare tutto.

Posso chiederti cosa intendi nella frase che ho evidenziato in blu? Per "struttura dell'albero solida longitudinalmente" intendi con le diagonali basse ed intermedie cazzate? o magari le alte più lasche - alla fine sono loro che spingono sulle crocette; ma è come accordare un violino, deve essere tutto coerente nel suo insieme.

Ho un X-35 e sto proprio cercando di capire la regolazione delle sartie in base all'uso del paterazzo. alla fine devi trovare un setting che ti permetta, sotto raffica, di cazzare il paterazzo aprendo la randa in alto dandoti la possibilità di cazzare ancor più la scotta. Se le basse e intermedie sono troppo molli rispetto alle alte l'albero si incurva, il grasso arretra, e la catenaria non la smuovi.

Ovviamente dipenderà dall'intensità del vento e stato del Mare. Nonché dal giro d'albero che il velaio ha dato alla randa (ma questo è ormai fisso).
Sì, il giro è fisso, ma uscendo con 10 nodi devi vedere dove sta il grasso. Troppo dietro? hai le alte troppo tese rispetto alle basse; troppo avanti? Hai le basse troppo tese rispetto alle alte.

Anche il rake non lo vorrei toccare.
Ipotizziamo 10kts e onda conseguente (Mare calmo).
Non credo sia possibile avere una randa potente con 6-10 nodi e magra con 18-20 senza lavorare sul sartiame. In questi casi paterazzo, drizze ecc... sono solo palliativi per resistere. Non è un caso che nelle regate lunghe, con intensità variabili, ci sono momenti in cui vanno meglio alcuni e momenti in cui vanno meglio altri.
(29-06-2017 00:29)osef Ha scritto: [ -> ]
(28-06-2017 23:03)zankipal Ha scritto: [ -> ]Guardate che in questo post si sta parlando di un albero 7/8, quindi con volanti, con il back incuvi l'albero, con la volante tesi lo stallo.
Ma anche se stessimo parlando di un 9/10, se cazzando il back, ti si lasca lo strallo, vuol dire che hai l'albero regolato male, ti consiglio di allungare lo stallo e ricontrollare.il rake.

In ogni caso la curvatura deve essere omogenea e appiattendo la randa, il grasso non deve mai superare la metà della corda.

Per capire: il perché di quando cazzi il paterazzo la catenaria dello strallo aumenta sta nel fatto che si hanno le diagonali basse ed intermedie troppo lasche? Quindi l'albero si incurva troppo ed il punto di attacco in alto dello strallo si abbassa?
Con l'abero appruato questo effetto sarebbe più evidente.
Si, più è verticale e più è evidente
Cazzando il paterazzo la testa dell'albero si abbassa ma deve anche poter andare indietro, se lo strallo è troppo corto o l'albero troppo verticale, si abbassa solo e lo strallo invece che cazzarsi si allenta

ma stiamo parlando di barche a 9/10 come l'X35 o il J109, per il Jod35 sti discorsi non valgono molto...
(29-06-2017 01:12)Sebastian Ha scritto: [ -> ]Non credo sia possibile avere una randa potente con 6-10 nodi e magra con 18-20 senza lavorare sul sartiame. In questi casi paterazzo, drizze ecc... sono solo palliativi per resistere. Non è un caso che nelle regate lunghe, con intensità variabili, ci sono momenti in cui vanno meglio alcuni e momenti in cui vanno meglio altri.
Pure questa non la capisco... per me invece si se così non fosse hai qualche problema al rigging
(29-06-2017 07:12)kermit Ha scritto: [ -> ]
(29-06-2017 01:12)Sebastian Ha scritto: [ -> ]Non credo sia possibile avere una randa potente con 6-10 nodi e magra con 18-20 senza lavorare sul sartiame. In questi casi paterazzo, drizze ecc... sono solo palliativi per resistere. Non è un caso che nelle regate lunghe, con intensità variabili, ci sono momenti in cui vanno meglio alcuni e momenti in cui vanno meglio altri.
Pure questa non la capisco... per me invece si se così non fosse hai qualche problema al rigging
Marcello chiaramente sto parlando di cercare il 100% dell'efficienza per ciascuna condizione di vento ed onda. Con un solo setting medio non è che la barca vada male, solo che non rende il massimo possibile.
(29-06-2017 08:45)Sebastian Ha scritto: [ -> ]
(29-06-2017 07:12)kermit Ha scritto: [ -> ]
(29-06-2017 01:12)Sebastian Ha scritto: [ -> ]Non credo sia possibile avere una randa potente con 6-10 nodi e magra con 18-20 senza lavorare sul sartiame. In questi casi paterazzo, drizze ecc... sono solo palliativi per resistere. Non è un caso che nelle regate lunghe, con intensità variabili, ci sono momenti in cui vanno meglio alcuni e momenti in cui vanno meglio altri.
Pure questa non la capisco... per me invece si se così non fosse hai qualche problema al rigging
Marcello chiaramente sto parlando di cercare il 100% dell'efficienza per ciascuna condizione di vento ed onda. Con un solo setting medio non è che la barca vada male, solo che non rende il massimo possibile.
La perfezione non è di questo mondo, ma come ben sai se parti con regolazioni rigging medie (ad esempio per una lunga) ed hai poco vento e con paterazzo scarico avrai una randa con grasso evidente e anche un po di catenaria sul fiocco. Man mano che il vento rinforza caxxi il paterazzo e dovresti riuscire ad appiattire la randa e a togliere catenaria sul fiocco, almeno per quanto mi riguarda con tale modalità fino a 18-20 di vento reale non si pensa minimamente a toccare i terzaroli, oltre i 20 nodi tocca cominciare a ridurre superficie (sulle lunghe), nei bastoni e con equipaggio in falchetta posso arrivare sui 25 nodi depotenziando entrando nel letto del vento e scaricando un po in alto con regolazioni del fiocco ecc
.
alla fine devi trovare un setting che ti permetta, sotto raffica, di cazzare il paterazzo aprendo la randa in alto dandoti la possibilità di cazzare ancor più la scotta.



Io ci trovo un controsenso in quello che dici, ovvero, se sotto raffica depotenzio cazzando ulteriormente il paterazzo, a che mi serve cazzare di più la scotta, che porterà a chiudere di nuovo la balumina ?
Alla raffica successiva mi strabalto ...
A mio parere in tutti questi discorsi non si tiene conto del contesto, quel contesto che nella realtà fa diventare tutto più maledettamente complicato, onde, barca che tendenzialmente prova ad avvitarsi di continuo in quanto si sta sfruttando la massima potenza, albero che comunque lo setti per il vento proverà a pompare sempre, il randista farà il suo ma non sempre potrà essere all'unisono col timoniere che dovrà guardarsi rotta e quella maledetta fila di onde scontrate che ti frullano .....in questi casi, mio parere ben inteso, preferisco avere la possibiltà di regolare con più margine, ovvero tesato il back quanto basta ad appiattire la vela e ridurre catenaria, agisco di scotta e di carrello, operazione alquanto rapida nel mio caso dato che non si tratta di tedesca ...
La gestione del back comunque deve essere intesa sia nella fase di caxxata che di mollata, quest'ultima manovra tra l'altro mi è sempre apparsa macchinosa e lenta su barche munite di idraulica dato che il pistone si trova alle spalle del timoniere ...48
sulla velocità d'uso del paterazzo idraulico ti do ragione senz'altro con la cima e paranchi fai prima ma un 45 piedi con paranco tessile e quasi ignominoso cioè sono altri carichi e andare di tessile la vedo dura, diverso se metti una centralina idraulica Cariboni con leva a doppio effetto e con 2 diverse velocità di pompaggio magari sui due lati della barca, una formula 1.....
dimenticate anche la regolazione del vang....
(29-06-2017 12:02)kermit Ha scritto: [ -> ]diverso se metti una centralina idraulica Cariboni con leva a doppio effetto e con 2 diverse velocità di pompaggio magari sui due lati della barca, una formula 1.....

oppure con le due stecche tipo farr 40
(29-06-2017 12:13)FRA 21987 Ha scritto: [ -> ]
(29-06-2017 12:02)kermit Ha scritto: [ -> ]diverso se metti una centralina idraulica Cariboni con leva a doppio effetto e con 2 diverse velocità di pompaggio magari sui due lati della barca, una formula 1.....

oppure con le due stecche tipo farr 40
non la conosco..spiega
il Farr40 ha due stecche attaccate alla centralina idraulica, che servono per pompare il backstay; una la usi su lato di sx e una su quello di dx.
E' una regolazione che arriva al randista. Dal pozzetto escono due manovre, uno per lato, con la funzione di quick release del paterazzo.
[Immagine: Schermata_06-2457934_alle_12.42.41.png]

Quelle due stecche nere che si vedono davanti alla centralina sono quelle per la regolazione del paterazzo
(29-06-2017 12:45)easy221 Ha scritto: [ -> ]il Farr40 ha due stecche attaccate alla centralina idraulica, che servono per pompare il backstay; una la usi su lato di sx e una su quello di dx.
E' una regolazione che arriva al randista. Dal pozzetto escono due manovre, uno per lato, con la funzione di quick release del paterazzo.
Su Vahinè First 45 ci sono due centraline che sono nei due lati presso il randista con due leve di circa mezzo metro l'uno, in entrambe le posizioni c'è la levetta per rilasciare pressione, sono il sistema Cariboni che dicevo parliamo della stessa cosa?
(29-06-2017 12:55)kermit Ha scritto: [ -> ]
(29-06-2017 12:45)easy221 Ha scritto: [ -> ]il Farr40 ha due stecche attaccate alla centralina idraulica, che servono per pompare il backstay; una la usi su lato di sx e una su quello di dx.
E' una regolazione che arriva al randista. Dal pozzetto escono due manovre, uno per lato, con la funzione di quick release del paterazzo.
Su Vahinè First 45 ci sono due centraline che sono nei due lati presso il randista con due leve di circa mezzo metro l'uno, in entrambe le posizioni c'è la levetta per rilasciare pressione, sono il sistema Cariboni che dicevo parliamo della stessa cosa?

Cariboni o un altra marca è uguale, sono centraline collegate in parallelo, ne puoi mettere quante ne vuoi, ma con quello che costano....Smile

il Farr 40 ne ha una sola nella torretta centrale, ma bisogna avere al torretta centrale
(29-06-2017 12:53)easy221 Ha scritto: [ -> ][Immagine: Schermata_06-2457934_alle_12.42.41.png]

Quelle due stecche nere che si vedono davanti alla centralina sono quelle per la regolazione del paterazzo

Anche dall'immagine, almeno per me si capisce poco ...scuserai ! 48
(29-06-2017 11:06)nedo Ha scritto: [ -> ]alla fine devi trovare un setting che ti permetta, sotto raffica, di cazzare il paterazzo aprendo la randa in alto dandoti la possibilità di cazzare ancor più la scotta.



Io ci trovo un controsenso in quello che dici, ovvero, se sotto raffica depotenzio cazzando ulteriormente il paterazzo, a che mi serve cazzare di più la scotta, che porterà a chiudere di nuovo la balumina ?
Alla raffica successiva mi strabalto ...

Se la raffica è a 30 nodi non fai troppe regolazioni di fino... se è una raffica che da 8 arriva ad 11/12 mica ti ribalti! D'altronde non penso che i farr 40 usino il paterazzo in modo troppo diverso da quanto ho detto, non a caso è una regolazione corrente in mano al randista
(29-06-2017 14:26)Sebastian Ha scritto: [ -> ]
(29-06-2017 11:06)nedo Ha scritto: [ -> ]alla fine devi trovare un setting che ti permetta, sotto raffica, di cazzare il paterazzo aprendo la randa in alto dandoti la possibilità di cazzare ancor più la scotta.



Io ci trovo un controsenso in quello che dici, ovvero, se sotto raffica depotenzio cazzando ulteriormente il paterazzo, a che mi serve cazzare di più la scotta, che porterà a chiudere di nuovo la balumina ?
Alla raffica successiva mi strabalto ....

Se la raffica è a 30 nodi non fai troppe regolazioni di fino... se è una raffica che da 8 arriva ad 11/12 mica ti ribalti! D'altronde non penso che i farr 40 usino il paterazzo in modo troppo diverso da quanto ho detto, non a caso è una regolazione corrente in mano al randista

Vabbè dai, ci siamo capiti .... ciao Smiley64
(29-06-2017 14:06)nedo Ha scritto: [ -> ]
(29-06-2017 12:53)easy221 Ha scritto: [ -> ][Immagine: Schermata_06-2457934_alle_12.42.41.png]

Quelle due stecche nere che si vedono davanti alla centralina sono quelle per la regolazione del paterazzo

Anche dall'immagine, almeno per me si capisce poco ...scuserai ! 48

Quelle due stecche sono fissate alla leva che serve per cazzare il paterazzo.
Pompando avanti e indietro si cazza.
Accanto alla seduta del randista esce una manovra che serve per il rilascio del paterazzo. Tirandola piano si rilascia gradualmente; tirandola forte si ha lo sgancio rapido e si molla del tutto.
https://www.youtube.com/watch?v=b_o0iFGBhv0
al minuto 2:10 vedi come il randista usa la stecca
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