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Versione completa: come intervenire ? ruggine su bulbo
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l'inox sicuramente sarebbe più indicato ma devi trovare un tubo con uno spessore
adeguato perchè a sensazione l'inox sopporta meno l'usura\sfregamento(ma quanti su e giù si fanno in un anno?)
ripeto:a sensazione.
anche oggi ho lavorato al barchino . ho pulito anche l'altro lato della pinna fissa . la ghisa presenta grossi crateri . sarà necessaria una stuccatura prima della verniciatura finale , ma a questo penserò poi .[Immagine: Foto0180.jpg]

dentro alla fessura ho tolto il grosso delle croste di ruggine con un tondino con in cima saldata una punta da muro di un paio di mm più piccola della fessura e poi tanta lima . più di così non riesco a pulire meccanicamente . proverò o con l'elettrolisi o con l'acido fosforico...vedrò ...[Immagine: Foto0181.jpg]


ho provato a montarci la parte mobile della deriva per capire gli sforzi in gioco e l'angolo di lavoro del cavo deputato a sollevarla . mi sono subito accorto che bisogna prevedere un fine corsa , altrimenti dato che il fulcro è avanzato rispetto alla pala, questa oltrepassa la verticale e non và bene .[Immagine: Foto0174.jpg]

quì mostro la pinna mobile imperniandola all'esterno del bulbo in ghisa, per permettere di aprezzarne la forma[Immagine: Foto0176.jpg]

idem ma a pinna rientrata....[Immagine: Foto0178.jpg]

ho operato una piccola modifica... in origine il cavetto era collegato ad una piccola "orecchia" nella parte posteriore della pinna . non sò il perchè di questa soluzione, anche perchè sia a pinna estesa che a pinna rientrata , il cavetto interferirebbe con la pinna stessa , sfilacciandosi o comunque creando potenziali incastri nello spazio tra pinna e bulbo...mi domando se la pinna sia la sua originale...boh...comunque , io ho praticato un piccolo foro nella sporgenza superiore-anteriore e li ho collegato un cavetto e ho provato di farlo lavore simulando con un tondino fissato con due morsetti , il punto di uscita dallo scafo . [Immagine: Foto0170.jpg]

[Immagine: Foto0172.jpg]

pare vada tutto bene . riesco ad alzarla e abbassarla agevolmente , tirando a mano per il cavetto . immagino che in acqua diventi ancora più agevole . sarebbe una bella cosa così potrei eliminare il verricello interno e sostituirlo con uno strozzascotte . che dite ?
ottimo lavoro direi.
quando avrai finito tutti i lavori lascia la pinna che diventi rosa per la ruggine.
servirà come ancoraggio al fosforico.
poi segui quanto già detto (controllo punti bagnati) poi sei a cavallo.
per il verricello vedi tu ma togli uno strozzascotte per metterne un altro...

se la mobile è in acciaio va da se che devi fare lo stesso trattamento a meno che non sia inox e allora una bella lucidata e stop
tanto non ci si attacca niente..
si , la pinna mobile è inox. non serve antivegetativa su inox?
(09-02-2019 21:15)carlo1974 Ha scritto: [ -> ]si , la pinna mobile è inox. non serve antivegetativa su inox?
non è che non serve è che per quel che mi riguarda (avevo una barca con bulbo inox) non c'è prodotto che ci resti attaccato.
e le ho provate tutte!
però anche i serpulidi ecc si attaccano malvolentieri.
Una cosa : prevedi anche (se non previsto...)un meccanismo di sblocco se la pinna rimanesse incastrata all interno della scassa una volta sollevata (incrostazioni ecc) , banalmente un altro foro con una sagolina
boh...onestamente non ci ho pensato....con la deriva alzata, il pescaggio dovrebbe essere 50 centimetri . di sicuro, se resta incastrata, tra pinna mobile e la parte fissa, c'è sufficente spazio per poter passar da sotto con un ramponcino ... cè da dire che è più probabile il problema opposto dato che la solleverò una decina di volte a stagione (almeno, così prevedo....)
Ok perfetto, considera che più la muovi meglio è
oggi pomeriggio son rientrato prima dal lavoro . ne ho aprofittato per andare a cercare l'acido fosforico per rimuovere la ruggine per bene . il consorzio non lo aveva però mi ha venduto dell'acido cloridrico al 33% dicendo che è idoneo al mio lavoro . come prima cosa , con del silicone , ho applicato una striscia di telo da camion da una parte della fessura per chiuderla . in questo modo, capovolgendo la pinna , posso riempirla di quello che credo (acido oppure acqua e bicarbonato per l'elettrolisi ) . ho provato un poco di acido sulla superfice esterna della pinna . dopo 4-5 minuti l'ho sciaquata e non ho notato niente di che...la ghisa era solo diventata un pò più giallognola . poi , in uno scodellino di plastica , ho messo alcuni oggetti (dadi e viti...) molto arruginiti e li ho lasciati per un paio di ore . quando li ho estratti, dopo averli lavati sotto acqua corrente, erano perfettamente puliti ! bello ! però , qualcuno mi ha sconsigliato l'utilizzo di acidi sulla ghisa (forse perchè porosa ed è poi difficile rimuoverne ogni traccia?) . che dite ? vado di acido cloridrico oppure è da evitare assolutamente ?
acido cloridrico ha il vizietto di intrufolarsi poi riaggalla facendo danni.
lavora per "distruzione" (scusa jansolo) dello strato rugginoso.
il fosforico tramuta la ruggine in fosfato di ferro inattaccabile dalla ruggine.(altra cosa)
prendi questo:
https://picclick.it/Acido-Fosforico-75-1...67908.html
segui le istruzioni che ti ho dato e stai tranquillo.
ah, ecco.... vedrò di comprare il fosforico, allora.
ma a parte su internet , dove lo vendono questo acido fosforico ? in ferramenta non l'ho trovato, al consorzio, neanche . devo provare da chi vende vernici ?
(25-02-2019 20:55)carlo1974 Ha scritto: [ -> ]ma a parte su internet , dove lo vendono questo acido fosforico ? in ferramenta non l'ho trovato, al consorzio, neanche . devo provare da chi vende vernici ?
non lo trovi nei negozi.non chiedermi perchè ma non lo trovi.
In ferramenta io ho preso il Remox, ortofosforico al 75%
Andros quanti litri c'è ne va per trattare un bulbo di un 40 ft?
ho cercato con internet e ho visto che al leroy merlin (non troppo distante da casa mia...) vendono il "rimox" (vuoi vedere che è la stessa cosa del "remox" a cui han cambiato una vocale? ) che "dovrebbe" essere acido fosforico.... se faccio a tempo domani passo a guardare....
Penso che sia più simile al Ferox, però la scheda del prodotto non dice la composizione.
Sul Remox trovi che è acido ortofosforico al 75%.
dipende quanto lo diluisci e quante volte ripassi,comunque con mezzo litro fai tutto.
diluizione anche al 50,ultima passata io l'ho dato puro.
non sversare e non sgocciolare a terra perchè è un fortissimo eutrofizzante.
guanti e una spugna intrisa è sufficente.
Se può essere utile ho trovato questo, se può essere utile:
In genere esistono tre tipi di convertitori di ruggine:

1) quelli a base di acido fosforico che sciolgono la ruggine e lasciano sul ferro uno strato di fosfato ottimo come ancoraggio per il fondo o i protettivi, efficaci, ma complicati da utilizzare (si tratta sempre di acido).

2) quelli tipo Ferox che neutralizzano la ruggine formando una pellicola, facili da utilizzare, veloci, ma poco adatti se la ruggine è profonda oppure presente in punti dove non è possibile agire prima meccanicamente (disco, spazzola d' acciaio) per rimuovere la ruggine più friabile. L' inconveniente è che la pellicola alla lunga si può staccare e con essa la vernice soprastante consentendo il progredire della ruggine.

3) quelli tipo Fertan che neutralizzano completamente la ruggine in profondità, sono efficaci, ma richiedono tempo per la conversione completa ed il mantenimento della superficie umida per la durata della reazione; se si asciuga la reazione si interrompe per poi riprendere appena la superficie torna umida. Non formano pellicola e prima della verniciatura o trattamento protettivo è opportuno lavare bene le parti trattate per togliere i residui del covertitore e la polvere nera risultato della reazione di conversione della ruggine.
In definitiva:
Il convertitore è un prodotto che trasforma la ruggine in un composto stabile ma che non ripristina le condizioni di lavoro ottimali ovvero non passiva le armature. Invece, il passivamente se passato in maniera corretta riporta i ferri di armatura in condizioni di lavoro ottimali, creando una nuova barriera chimica che limita i processi corrosivi.
premetto che stò vivendo la cosa come un gioco e come tale , son curioso e cerco di capire qualcosa di un'argomento a me sconosciuto . in quest'ottica, stò rovistando su internet per capire meglio la funzione dei vari acidi nella rimozione della ruggine . mi pare di aver capito (correggetemi se dico cavolate...) che l'acido cloridrico andrebbe anche benissimo per rimuovere la ruggine , solo che...una volta tolti i pezzi dall'acido e risciaquati con acqua corrente, il processo dell'acido non si arresta ma...fà arrugginire il pezzo di nuovo . per curiosità sono andato a guardare i dadi e le viti arrugginite sui quali avevo fatto un test e ...infatti eran già diventati arancioni di ruggine e in pochissimo tempo (un'oretta da quando li avevo tolti e risciaquati abbondantemente e poi asciugati) ! leggendo sul web, mi pare di aver capito che bisogna arrestare l'azione dell'acido con un basico . tot moli di acido = tot moli di basico, altrimenti si fà ...reazione inversa ! però, ho letto che come basico si può utilizzare il bicarbonato di sodio (col vantaggio che se ne mettiamo troppo, non succede nulla...) . sicchè ho rimesso i dadi in acido cloridrico e una volta puliti immersi in una vaschetta con acqua e bicarbonato di sodio . frigge tutto e fà un pò di fumo, ma è già passata un'ora e i pezzi campione sono ancora belli puliti . vedrò domattina se l'effetto è duraturo. non sò se è applicabile anche alla ghisa della pinna, ma sembra un sistema molto valido . ci vorrebbe un chimico che possa darci indicazioni più dettagliate .
(25-02-2019 23:51)carlo1974 Ha scritto: [ -> ]premetto che stò vivendo la cosa come un gioco e come tale , son curioso e cerco di capire qualcosa di un'argomento a me sconosciuto . in quest'ottica, stò rovistando su internet per capire meglio la funzione dei vari acidi nella rimozione della ruggine . mi pare di aver capito (correggetemi se dico cavolate...) che l'acido cloridrico andrebbe anche benissimo per rimuovere la ruggine , solo che...una volta tolti i pezzi dall'acido e risciaquati con acqua corrente, il processo dell'acido non si arresta ma...fà arrugginire il pezzo di nuovo . per curiosità sono andato a guardare i dadi e le viti arrugginite sui quali avevo fatto un test e ...infatti eran già diventati arancioni di ruggine e in pochissimo tempo (un'oretta da quando li avevo tolti e risciaquati abbondantemente e poi asciugati) ! leggendo sul web, mi pare di aver capito che bisogna arrestare l'azione dell'acido con un basico . tot moli di acido = tot moli di basico, altrimenti si fà ...reazione inversa ! però, ho letto che come basico si può utilizzare il bicarbonato di sodio (col vantaggio che se ne mettiamo troppo, non succede nulla...) . sicchè ho rimesso i dadi in acido cloridrico e una volta puliti immersi in una vaschetta con acqua e bicarbonato di sodio . frigge tutto e fà un pò di fumo, ma è già passata un'ora e i pezzi campione sono ancora belli puliti . vedrò domattina se l'effetto è duraturo. non sò se è applicabile anche alla ghisa della pinna, ma sembra un sistema molto valido . ci vorrebbe un chimico che possa darci indicazioni più dettagliate .
perchè complicarsi la vita a questo modo?Blinksmiley
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