In base al 3d , la prima cosa che deve fare il nostro amico è mettere l'albero verticale o 3 gradi a poppa. Poi viaggiare con barca pari, seduto in pozzetto , genoa a segno e randa un po' lasca. Poi di vedrà per l'assetto, ma tanto mica può mettere la moglie sul pulpito tutto il giorno...
Sicuramente se le appoppi troppo le barche piccole diventano nervose, ma perché tirando fuori la prua dall'acqua perdi la capacità dello scafo di mantenere la rotta e quindi cominciano a scodellare a dritta e a manca.
allora , domani proviamo a fare un'altra uscitina . ho rattoppato alla maledetta il fiocco (che poi penso sia un genoa ...la base è 220 centimetri...) . il fiocco è abbinato alla randa (stessa marca , stessa grammatura di tessuto ...) , per cui penso sia il suo e magari cambia il comportamento del barchino . la vela è tutta da buttare (tutti strappi ricuciti...) ma magari il comportamento sarà più equilibrato (speriamo...) . domani provo anche a misurare l'appoppamento dell'albero che come dicevo è abbastanza marcato , ma ...non sò se è stato progettato così o meno...diciamo che se non fossi limitato dall'escursione degl'arridatoi del sartiame , per metterlo verticale la testa d'albero dovrebbe spostarsi un venti centimetri verso prua , ad occhio ... comunque , domani misuro . potrei mettere due grilli tra lande e arridatoi delle sartie ed eliminare l'arridatoio dello strallo sostituendolo con uno o più grilli per compensare la minor lunghezza . poi mettere in tensione agendo dagl'arridatoi delle sartie ... avrei il paterazzo corto ma ... al limite si può allungare aggiungendo l'arridatoio dello strallo di prua... mi pare tutta una porcheria , ma per fare prove non vedo altro metodo .
sono appena ritornato da una bella giornata di vela ! dunque , niente foto perchè siamo tutti ormeggiati di prua lungo il canale e quindi, dalla banchina non si capisce nulla . se mi sposto più a monte o a valle lungo la banchina...beh , tutti gl'alberi si sovrappongono e non si riesce a capire nulla . ho misurato l'agolettamento tramite la drizza randa e un peso . ho misurato i centimetri in coperta e poi conoscendo l'altezza dell'albero , ho ricavato l'angolo . dunque , com'era (cioè con arridatoi sartie stralli e paterazzo a circa 3/4 dell'escursione...) l'albero era appoppato di circa 5 gradi . ho posizionato dei grilli tra lande del sartiame e relativi arridatoi e ho chiuso a pacco l'arridatoio dello strallo . risultato , appoppamento albero poco più di 2 gradi . ovviamente non i tornava più il paterazzo e anche quì ho dovuto aggiungere una cascata di grilli . sono uscito e devo dire che non è cambiato granchè ....però , provandola più a lungo , ho notato che forse una parte della colpa è da attribuire anche alla pala del timone . la barchetta è sempre orziera , ma lo sforzo alla barra è eccessivo probabilmente dovuto al fatto che la pala non è compensata e rispetto al suo fulcro di rotazione , la pinna è molto spostata indietro (la pinna è basculante . anche se và anteriormente in battuta nella relativa scassa , rimane sempre un pò inclinata all'indietro...forse dev'essere così da progetto ...boh...) e quando la barchetta vuola andare all'orza , si sforza molto sulla barra (tipo quando si fà retromarcia, per capire , ma a rovescio...) . insomma, il timone non si può mollare un secondo e richiede un'energia notevole . per il resto , la barchetta è piacevole ma ...non bolina ! non stringe oltre i 60-65 gradi al reale . aggiungiamoci un pò di scarroccio e ...bordi piatti ! la randa porterebbe anche (è vecchia e sfatta, ma ancora funziona...) ma il genoa (di tessuto più pesante e ben più fresco di età...) comincia ad andare in stallo molto presto . anche cambiando punto di mura (ho due carrelli e posso giocare per una lunghezza di un metro ) non riesco a farlo stringere .
Se la barra è dura, è perché la barca non è equilibrata.
Carlo hai bisogno di una buona scuola di vela.
Es: le vele vanno in stallo quando si poggia troppo, quando si va all'orza l'inferitura del fiocco punge, fileggia, sbatte, non porta.
Cambiando il punto di mura? In che senso lo alzi? Il punto di scotta si può cambiare portando il cursore più avanti, lo chiudi, o più indietro, lo svergoli.
Però hai usato un termine esatto aggolettamento, che ormai chiamano con termine Inglese RAKE, molto strano.
Buon vento.
allora, premetto che non sono pratico di termini marinareschi . portate pazienza , con me ! per quel che riguarda la vela di prua , ho due carrelli per bordo ogni carrello ha circa mezzo metro di rotaia come escursione . il carrello più a prua , è idoneo ad un fiocco , quello più a poppa per un genoa . in totale ho una buona escursione come punto di scotta . per quel che riguarda il punto di mura , variandolo cioè tenendo il genoa o il fiocco più in alto o più in basso lungo lo strallo ( col fiocco ho circa 30 -40 centimetri di escursione...) sposto il centro velico (della vela di prua...) oltre che più in alto o in basso , anche un pò più avanti o indietro . inoltre anche l'angolo di scotta varia . insomma , ho fatto un pò di prove per vedere se riuscivo a migliorare qualcosa . il fiocco (che poi, un pochino sovrappone , per cui direi che è un genoa ...) , è veramente mal messo , per cui ci stà che spinga poco e la randa abbia il sopravvento . il genoa , invece , è molto più fresco come costruzione e anche ben messo . ha un tessuto molto più pesante rispetto alla randa (che è leggerina e senza possibilità di riduzione . come grammatura ha la consistenza di una vela da piccola deriva tipo fly junior ...) è più performante ma sotto i 70 gradi al vento reale , comincia a portare pochino, pochino e sotto i 60 gradi fileggia dall'inferitura e sbatte in balumina . per dirvi , ieri ci saran stati circa 10 nodi di vento . la barchetta camminava a oltre 4 nodi di poppa , al lasco e al traverso , 5 nodi . di bolina , fino a circa 70 gradi, teneva una velocità oltre i 4 nodi mentre sotto i 70 gradi si scendeva a 2 - 3 nodi . sotto i 60 fileggiava . la randa portava ancora anche se abbastanza lascata .
Domanda cretina,
immagino tu abbia uno strumento del vento per darci questi dati, il fatto che sotto i 60° la barca si pianta e le vele fileggiano, scuserai ma non è verosimile.
Cit. la randa portava ancora anche se abbastanza lascata.. spiega anche questa !
bussola ...l'angolo morto tra i due bordi era superiore ai 120 gradi ... quando il genoa cominciava a fileggiare e a sbattere , la randa era ancora gonfia . per far fileggiare la randa , dovevo stringere ancora una ventina di gradi al vento . se qualcuno che abita in zona , vuol venire a fare un giratto com me , ben volentieri !
(21-06-2019 12:00)carlo1974 Ha scritto: [ -> ]bussola ...l'angolo morto tra i due bordi era superiore ai 120 gradi ... quando il genoa cominciava a fileggiare e a sbattere , la randa era ancora gonfia . per far fileggiare la randa , dovevo stringere ancora una ventina di gradi al vento . se qualcuno che abita in zona , vuol venire a fare un giratto com me , ben volentieri !
120° rilevati con la bussola tra un angolo e un altro con una barchetta come la tua è abbastanza normale, ottimizzando vele, regolazioni e timoniere arrivi a 100°
10° sono di scarroccio ....
dammi retta, prendi 2 taniche da 20lt, le riempi di acqua e le metti nella cabina di prua, vedrai che il timone si alleggerisce e frena di meno
quando avevo il capitan cook (che come dimensioni è sovrapponibile a questa...) , arrivavo a stringere circa 45 gradi al reale . ok , sotto i 50 gradi non conveniva andare, rallentava troppo , però risalivo al vento discretamente e avevo delle vele che più sfatte non si può ! questa barchetta, sotto i 70 gradi al reale , comincia a rallentare tantissimo e a 60 circa, si ferma proprio . l'alpa brise , fà meglio (e già mi pareva di bolinare con un galeone...) . penso che un pò meglio di come và ora, lo debba fare . la randa porta fino a circa 45-50 gradi , è il genoa o il fiocco che cominciano a fileggiare e a sbattere molto prima . la prossima uscita provo di vedere se è possibile far passare la scotta della vela di prua all'interno delle sartie , magari con un passascotte volante che mi rinvii il punto di scotta più internamente e più o meno avanti e-o indietro .
(21-06-2019 16:26)zankipal Ha scritto: [ -> ]120° rilevati con la bussola tra un angolo e un altro con una barchetta come la tua è abbastanza normale, ottimizzando vele, regolazioni e timoniere arrivi a 100°
10° sono di scarroccio ....
dammi retta, prendi 2 taniche da 20lt, le riempi di acqua e le metti nella cabina di prua, vedrai che il timone si alleggerisce e frena di meno
Taniche a pura ed equipaggio a poppa? E mica l ho capita.
(21-06-2019 22:07)carlo1974 Ha scritto: [ -> ]guardando un pò i depliant dell'epoca, credo che forse è una caratteristica del barchino .
https://sailboatdata.com/sailboat/flying-cruiser-b
https://www.bwc-illmensee.de/images/pdf/...ospekt.pdf
magari facendo fare un fiocco molto più corto e passando la scotta all'interno delle sartie , forse si riesce a stringere più il vento ... vedo che è intervenuto zk : sentiamo il parere dell'esperto . che dici , marco ? ho detto una delle mie cavolate o può essere un'idea ?
la prima che hai detto!
il fattore piu importante del comportamento e' lo sbandamento, prova a stare piu nel vento.. o a lascare , se con le vele regolate di bolina vai sui 60 gradi sul reale mi aspetto che tu abbia la falchetta in acqua.
per capirci qualcosa.. prova a parzializzare la chiglia, non te l' ha ordinato il dottore di mandarla tutta giu.. a occhiometro si capisce male se e' la barca, lo stato delle vele o.. la gestione.
comunque e' strana sta cosa, in genere le barche piccole hanno tutte un comportamento un po poggero..tanto basta una tanica sottovento a renderle orziere.
gia che sei li metti una foto dalla quale si capisca lo sbandamento e una della barra dalla quale si capisca che angolo di barra richiede, fino a 10 gradi non puoi dirla ardente.
grazie per l' esperto.. non e' cosi sicuro che me lo meriti ma fa comunque piacere.
ciao
vele regolate per la bolina ...diciamo che il genoa era tutto cazzato . però, guardando la pianta della coperta , in effetti vedendo dove sono posizionati i carrelli , mi vien da pensare che forse la vela di prua mantiene un 'angolazione troppo aperta anche se tutta cazzata . per quel che riguarda il discorso barca orziera , la barra del timone mi stà quasi in centro , non richiede molta angolazione . il punto è che richiede molta forza per richiamarla . forse dipenderà anche dalla forma della pala ...boh ... diciamo che dopo un pò, stanca il braccio . ovvio che quando aumenta lo sbandamento , scappa all'orza più decisa ed è ben più faticosa . prossimamente provo di ridurre ancora l'agolettamento dell'albero . adesso è sui 2 gradi, circa , la prima uscita che ho fatto, era agolettato di 5 gradi . onestamente, da 5 gradi a 2 , non ho notato un gran cambiamento....
visto che ormai ti ho graduato come "esperto velico" , secondo te è possibile aggiungere i terzaroli alla randa ? la mia randa è leggerina come tessuto (tipo quella di un fly junior ) e non è prevista la possibilità di riduzione . secondo te, riesco io in casa (seguendo istruzioni, ovvio ) ad aggiungere rinforzi, occhielli e matafioni ?
la forza che metti sul timone dipende da quanto e' "compensato" non ha nulla a vedere col comportamento della barca, se troppo faticosa... puoi allungare la barra
per ottenere la massima bolina la barra deve stare sopravento di circa 5 gradi.
si puo sempre, tecnicamente aggiungere una mano, in genere il costo e' tale che si rinuncia in attesa dei pochi spiccioli in piu che servono a farla nuova.
da quello che scrivi ti mancano 15 gradi (sono veramente tanti), io lavorerei piu sul manico che sulle regolazioni, in generale l' albero piu lo raddrizzi piu peggiora l' angolo di bolina... .
il timone non è compensato per nulla . vista la sua semplicità (in pratica è una lastra di alluminio...) sarei tentato di rifare una pala in compensato marino , di forma leggermente diversa, magari un pò più piccola e più avanzata rispetto agl'agugliotti . la randa , si , sarebbe da rifare, ma a fine giugno , non me la fà nessuno . pensavo di fare un mezzo pastrocchio io per poter fare la stagione .
Controlla che la pala del timone abbia possibilità di ruotare ancora di più , sul mio hobie care esempio c'è una vite di regolazione della battuta della pala, se il timone non è a battuta nella sua giusta posizione diventa durissimo da tenere. Al limite potresti pensare di rifilare la pala sul lato di appoggio per permettergli una angolazione appropriata. Per il Genoa hai detto giusto tu, il punto di scotta sembra troppo esterno, dovresti provare a portarlo più interno magari con un Barbera. Basta un anello in metallo ed un sagomino, poi se vedi che il Genoa rende meglio trovi una sistemazione più adeguata.
ottimo ! probabilmente domani faccio un'altra uscita e con l'occasione vedo se è possibile basculare maggiormente il timone in avanti e se mi riesce di far chiudere un pò più il genoa . vi farò sapere gli sviluppi ...
(23-06-2019 15:05)carlo1974 Ha scritto: [ -> ]ottimo ! probabilmente domani faccio un'altra uscita e con l'occasione vedo se è possibile basculare maggiormente il timone in avanti e se mi riesce di far chiudere un pò più il genoa . vi farò sapere gli sviluppi ...
Allora approfittane per fare delle foto con delle inquadrature appropriate del genoa e della randa alla massima bolina che riesci a fare