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Versione completa: Bav 44 - La brutta avventura delle bitte di prua
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marmar non ti crucciare perchè per quanto mi riguarda ing sta per ingenuo.
per momento torcente intendevo quella forza che tende a far ribaltare la bitta intorno alla sua base ... dove sta sta, vicino a prua o dietro o a centro barca.
per essere chiari è come se tu avessi i piedi nella sabbia ed io ti tirassi verso di me prendendoti per il collo, tu tenderesti a ruotare (torcerti) verso di te rimanendo fissato alla tua base.
per questo motivo dicevo di aumentare la base di appoggio della bitta lungo la direzione del tiro e fissarla con un bullone sempre lungo quella direzione ... sarebbe come sopra ma con te con degli sci ai piedi ... col ciufolo che ti piego (al netto dei muscoli dorsali ed addominali)
e comunque sempre buon we
ps
belli quei tempi in cui i dritti erano ruote almeno un pocaino
(13-11-2020 19:34)marmar Ha scritto: [ -> ]Mah!
Per dire la cosa più banale che mi viene in mente...credo che anche un NON ingegnere capisca quanto una barca sia assai più efficace nella area prossima a suo dritto di prua nel gestire il..."momento torcente"...ma se lo preferite gestito tutto in murata / giunzione scafo coperta con trincarino in teak...amen...
Idem a poppa, sicuramente lo spigolo dove si incontrano scafo coperta e specchio avrà il suo bel perchè...

Sulle "bacchette" in acciaio ho visto cime segate dalle stesse o dalle viti che fissano le stesse...

Buon ormeggio!

Ecco.... questa è quella che si chiama “opinione” cosa ben diversa della scienza e della matematica ma vanno bene anche le opinioni se fanno stare più tranquilla la coscienza. Ognuno deve fare e pensare quello che ritiene più opportuno per se stesso. ...15
Ma non mi cruccio!
Non mi piacciono le "generalizzazioni".
Le bdr servono innanzitutto per il TONNEGGIO, e su questo credo ci sia poco da discutere, in certi casi salvano le mani o le dita!
Poi le bdr possono essere installate in aree molto resistenti (citate sopra) senza impegnarle ma solo con funzione di una migliore gestione dei carichi. Una bitta sul dritto di prua non la metti...
Poi le bdr sono installabili in maniera ben diversa, in termini di resistenza, rispetto a un musone a sbalzo...
Ecc. ecc. ecc.
Dopodichè vedo bene l'ormeggio di orteip, dove sta la catenaria e come è gestita la sua area a prua e capisco la sua scelta...ma non la generalizzerei...tutto qui.

Ciao,
(13-11-2020 19:14)orteip Ha scritto: [ -> ]Fabrizio, le preferenze non si discutono ma a coloro che non hanno le bocche ddi rancio come quelli della foto la cima non struscia sul gealcoat. Hanno una bacchetta di acciaio che protegge il gealcot dallo sfregamento della cima, io come altri abbiamo questo sistema da molti anni senza il minimo problema alle cime ed al gealcoat. Poi la cosa può non piacere e questo come detto non si discute.

Il non piacere ovviamente non riguardava l'aspetto estetico ma semplicemente la possibilità di uno sfregamento sulla vetroresina. Se questo è evitato tanto meglio. Ho visto in altre barche, tipo ad esempio l'oceanis 34 del nostro amico, che questa bacchetta non c'è e senza bocca di granchio avviene il fenomeno da me temuto.
Vorrei aggiungere, se non già scritto, che la bocca di rancio ha il compito anche di far arrivare il tiro della cima alla bitta nella posizione piu' favorevole alla medesima, cioè il più possibile in asse, in modo da far lavorare meno la bulloneria di fissaggio. Specialmente a poppa in caso di vento laterale, le bitte si trovano a lavorare di traverso quando manca la bocca di rancio.
proprio inutili le bocche di rancio non sono...
far lavorare in linea la bitta è una bella sicurezza, in caso di grande sforzo si potrebbe magari piegare la bocca di rancio, ma salvando la bitta (e in qualche caso anche la barca)
mi è successo anni fa nel porticciolo di koufonissi (Egeo centrale)
porto piccolissimo, con imboccatura strettissima, all'inglese io con il gs39 e alla mia poppa un doufur o un bavaria non ne sono sicuro...
Meltemi adirato al mascone lato banchina (eravamo li perchè gli altri posti sono poppa al meltemi e arriva sabbia e sporco in pozzetto...)
scoprimmo che qualche volta quando arriva il traghetto grande che passa perpendicolare all'ingresso del porto, crea due tre onde di risacca molto cattive...
insomma per farla breve, a me ha piegato leggermente la bocca di rancio, all'altra barca che le bocche di rancio non le aveva, ha strappato un pezzo di spigolo di poppa con attaccata la bittaSmiley3
quando ho rifatto il teak ho montato due bocche di rancio inox della osculati con i rulli che sembrano quelle di un 60 piediSmiley4
Ma la "Galloccia o Castagnola" come la chiamate?
Le barche non hanno i passacavi perchè vengono costruite dai terricoli.
L'ormeggio con risacca deve essere lasco alla lunga il più possibile, elastico.
E' come parlare da solo in mezzo al desero.-
Hai ragione Bullo, ma ormai quella che si dovrebbe chiamare galloccia la chiamiamo quasi tutti bitta, anche se bitte sono quei colossi di ferro in banchina.
Non solo in banchina ma su tutte le navi, su tutti i battelli a Venezia del servizio pubblico.
Giusto che basta capirsi ma la mia curiosità era di sapere con che nome chiamate le gallocce.
"le preferenze non si discutono ma a coloro che non hanno le bocche ddi rancio come quelli della foto la cima non struscia sul gealcoat. Hanno una bacchetta di acciaio che protegge il gealcot dallo sfregamento della cima, io come altri abbiamo questo sistema da molti anni senza il minimo problema alle cime ed al gealcoat. Poi la cosa può non piacere e questo come detto non si discute."


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e chi ha le bocche di rancio E le bacchette in acciaio????Smiley4

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Quando Bullo si stuferà di richiamare all'ordine, riguardo termini e manovre marinaresche, a forza di dai e dai le gallocce diventeranno " quelle cose cornute " dove si lega la barca ..Smiley36Smiley36
(17-11-2020 09:44)bullo Ha scritto: [ -> ]Non solo in banchina ma su tutte le navi, su tutti i battelli a Venezia del servizio pubblico.
Giusto che basta capirsi ma la mia curiosità era di sapere con che nome chiamate le gallocce.

Chiedo venia al caro Bullo che ha sempre ragione in merito.... 19

Sarebbe da chiedere ad Albert se potrebbe correggere la parola "bitte" con la parola "gallocce"
lo avevo scritto nel mio post ieri, che quelle che chiamiamo bitte sono in realtà gallocce...
ma poi mi sembrava di fare la figura del secchioneSmiley30 e ho cancellato quella parteSmiley33

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Seguo avidamente le discussioni e cerco di assorbire come una spugna.
Mi permetto di alleggerire leggermente un po' in OT riportando la personale esperienza.
In famiglia sono il meno esperto di ormeggi, Lino (amico carissimo) è velista da poco meno dell'impresa di Giasone con gli argonauti e porta a spasso barche di metrature per me scarsamente immaginabili.
Mio figlio è stato suo allievo sin dagli optimist, oggi tra regate e trasferimenti sta sempre appollaiato su qualche barca.
Ambedue accedono al LazyCat (la mia barca) e in ormeggio comincia lo spettacolo:
se c'è Lino ormeggio lasco, se c'è mio figlio si cazza a corda di violino.
Raramente ci sono ambedue contemporaneamente, per cui arriva Lino e... "cos'è 'sta roba così impiccata?? Allenta, allenta"
Arriva il figlio: "Che cos'è? Vogliamo perderci quel po' di barca che hai? Cazza, cazza"
Ora ho applicato personalmente la via di mezzo, ma con un accessorio utilissimo.
Mi sono procurato un raffio nuovo, il manico è bello solido e lustro, il primo che si azzarda a toccare quelle cime ne saggia la consistenza direttamente sulle nocche, come nella scuola dell'ottocento 72
Completo con l'informazione che al Marina di Loano (e dove vuoi che andiamo noi torinesi?) si ormeggia con comodi finger e che forse si avverte meno il problema relativo alle sollecitazioni di cui parlate, o meglio il sottoscritto non riesce a notarlo.
Grazie a tutti per le eccellenti lezioni
Ascolta Lino che forse ha più esperienza del figlio.
Più c'è risacca e più le cime vanno alla lunga, lasche.-
(20-11-2020 19:51)bullo Ha scritto: [ -> ]Ascolta Lino che forse ha più esperienza del figlio.
Più c'è risacca e più le cime vanno alla lunga, lasche.-

Punti di vista.... per me che faccio parte dello staff di un marina e che, con la ricorsa delle risacche, ho visto visto più bitte (pardon galloccie) strappate che stelle in cielo, le cime vanno sempre e comunque ben cazzate nell’ormeggio e come ho detto: punti di vista....

PS - però se parliamo di ormeggi di certi traghetti ben pesanti dove la risacca li accarezza soltanto, allora qui l’esperienza pluriennale dell’amico Bullo non si batte ma forse la cosa in questo caso non è neanche lontanamente paragonabile con le nostre barche dove la risacca le prende e le lancia come fossero fuscelli. Credo che più o meno sia capitato a tutti di stare in banchina e vedere come viaggiano le barche quando c’è una certa risacca e se per caso su quelle barche è capitato di starci sopra in quei momenti allora di sicuro avete anche l’idea delle forze in gioco.

E poi, visto che frequento anche molto spesso il porto di civitavecchia con i suoi mostri ormeggiati, a pensarci bene ho sempre visto traghetti e navi ormeggiate con gomene ben cazzate, ansi qualche volta hanno cazzato così tanto gli ormeggi che a volte è capitato sradicassero qualche bitta della banchina. Sarà mica che questa gente che sta una vita in mare si sia poi dimenticata come si ormeggia....Smiley36
A mio avviso Orteip ha ragione. Se sei attaccato ad un finger, quindi sei appoggiato con un fianco della barca, devi essere ben stretto, solidale col finger per prendere il meno possibile di strapponi. Con finger e pontili galleggianti non c'è il problema della marea che impone cime lasche.
(20-11-2020 21:56)enio.rossi Ha scritto: [ -> ]A mio avviso Orteip ha ragione. Se sei attaccato ad un finger, quindi sei appoggiato con un fianco della barca, devi essere ben stretto, solidale col finger per prendere il meno possibile di strapponi. Con finger e pontili galleggianti non c'è il problema della marea che impone cime lasche.

Tranquillo Ennio che anche negli ormeggi classici cazzati a ferro non hai il minimo problema con le maree del mediterraneo.

I corpi morti non vengono messi in posizione dal primo che capita ma vengono studiati appositamente a seconda del sito in cui vengono posizionati ed hanno tutti un tratto di catena lunga e pesante che resta sommersa. Questo tratto di catena, anche se ormeggi cazzando a ferro, non riuscirai mai a metterla totalmente in tensione e questo grazie al suo peso e quindi, il restante lasco della catena, comunque viene sollevato ed abbassato dalla barca facendogli seguire l'andamento delle maree e tenendo con il suo peso l'ormeggio sempre cazzato.
Il pericolo invece è proprio il contrario, tu lasci l'ormeggio lasco con l'alta marea e la risacca poi la marea si abbassa, l'ormeggio si lasca ulteriormente e la barca finisce in banchina oppure prende una maggiore rincorsa abbattendo il colpo di fine corsa con maggiore forza....
Non sono un tecnico, e quindi chiedo venia fin da ora se sbaglio. A senso , tuttavia, osservo che con le cime di ormeggio lasche si sottopongono le gallocce e la barca stessa ad uno sforzo maggiore laddove si consente alla barca di muoversi e quindi aumenta la velocità di spostamento della stessa barca. Si determina lo strappo per effetto della forza che aumenta in applicazione dell legge della dinamica ( massa della barca per accelerazione) . Ripeto che si tratta di lontani ricordi di studio e di osservazione empirica attuale. Chiedo scusa ai tecnici se ho fatto errori. Quindi ritengo più corretto non consentire alla barca di muoversi e di accelerare con il movimento determinatosi dallormeggio lasco. BV
Tanto per... Questo è uno dei risultati ottenuti dagli ormeggi laschi, in questo caso la combinazione di un vento abbasttanza importante e della bassa marea che ha contribuito ad aumentare il lasco che l'armatore aveva dato all'atto dell'ormeggio. D'altro canto arebbe anche da chiedersi se gli armatori fautori dll'ormeggio lasco poi effettivamente tenga conto dello stato della marea quando magari ormeggia la domenica pomeriggio, sera od in qualsiasi altro giorno od orario. Ad ogni ormeggio sarebbe da avere sempre sottomano la tabella delle maree (e questo sarebbe facile); sarebbe di ricordarsi di valutarle sempre ogni volta (e questo è un pò più difficile) ma sarebbe poi da avere sempre un dinamometro dietro per lasciare l'ormeggio quel tanto lasco idoneo alla marea del momento ma non abbastanza lasco da diventare pericoloso quando la marea scende e magari aumenta il vento....

Tutto si può fare ma se si fa in modo scientifico diventa uno stress che comunque richiede anche competenze tecniche ingegneristiche altrimenti i risultati poi sono quelli che sono e si vedono spesso girando nei porti.

Per me (che fra le tante specializzazioni ci sono anche quelle tecnico ingegneristiche) resta sempre più facile applicare l'ormeggio cazzato che non richiede competenze ed ammenicoli vari. Il peso della catenaria del corpo morto assorbe l'alta, la bassa marea e la risacca perdonando e compensando anche gli eventuali errori di ormeggio.... Poi ovvio che ciascuno ha il suo credo ed è giusto che continui ad averlo e continui ad ormeggiarsi nel modo che ritiene più confacente alle sue esigenze...19

PS - Anche se dalla foto non si vede bene, seppur la barca sembri solo vicina, nel frattempo che ho sollecitato l'intervento degli ormeggiatori ha però scoppiato il piccolo parabordo a poppa e dato anche un altro paio di martellate sulla banchina. Chissà se da ora in poi l'armatore lascerà ancora laschi gli ormeggi....
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