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Versione completa: Lettura interessante sulle batterie
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A questo punto rimane solo un problema: fissare la cena.
Dico sul serio, datemi delle date, io dispongo di una certa elasticità.
(durante le quali fare altre domande....credevate di cavarvela, eh)
Siete impagabili. Grazie.

(PS: il disegnino sarebbe interessante)
Si può organizzare il raduno con una AMPEREcena.

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Primo: lasagnette in strati all'AGM
Secondo: filetti di LiFePo alla fiamma
Dolce: spuma di GEL
Bevande: acido libero frizzante

Dress code: blu elettrico 43
Arrivo solo ora a leggere fino in fondo questa discussione, tra lavoro e problemi di salute del mio adorato cagnetto non mi rimane molto tempo.
Mi chiedo, riferendomi al messaggio #33 di AndreaB72, perché sia così contrario alla dismissione dell’Orion.
Per quanto riguarda gli ammennicoli, così li definisce Andrea Smiley45, sono arrivati a bordo col piombo e col litio sono addirittura diminuiti, Alexa compresa.
Sulla qualità della batteria Victron non mi posso esprimere non avendo una esperienza specifica, ma il rapporto qualità prezzo è stellare, visto che non l’ho pagata nulla35
BV!
P.S. vorrei essere chiarissimo: nessuna polemica con Andrea, chiedo solo per sapere la sua opinione.
Non sono contro nel tuo caso.
In realtà tu stai gestendo lo stato di carica con il cerbo e usi il bms come "driver".
In pratica ti trovi un charger on steroids, ma non è una roba che il normale umano si mette a fare.


(23-02-2023 18:30)pepe1395 Ha scritto: [ -> ]Arrivo solo ora a leggere fino in fondo questa discussione, tra lavoro e problemi di salute del mio adorato cagnetto non mi rimane molto tempo.
Mi chiedo, riferendomi al messaggio #33 di AndreaB72, perché sia così contrario alla dismissione dell’Orion.
Per quanto riguarda gli ammennicoli, così li definisce Andrea Smiley45, sono arrivati a bordo col piombo e col litio sono addirittura diminuiti, Alexa compresa.
Sulla qualità della batteria Victron non mi posso esprimere non avendo una esperienza specifica, ma il rapporto qualità prezzo è stellare, visto che non l’ho pagata nulla35
BV!
P.S. vorrei essere chiarissimo: nessuna polemica con Andrea, chiedo solo per sapere la sua opinione.

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Io avevo letto che lo fa il BMS 12/200 grazie al "fusibile" [?!? la cui cosa non mi era chiara] (e non c'e' bisogno del Cerbo [che altrimenti dovevo mettere anche quello in nota spese]).

Ho sbagliato a capire questa (limitazione) ?

Riporto dal manuale :
Citazione:Porta “Alternator/Starter Batt+”: protezione dell’alternatore e della batteria
La corrente di ingresso della porta “Alternator/Starter Batt+” viene limitata elettronicamente a circa il 90 % della portata del
fusibile. Un fusibile da 100 A, ad esempio, limiterà la corrente di ingresso a circa 90 A. (Per la portata dei fusibili e i relativi limiti di
corrente, vedere la tabella riportata nel capitolo Installazione [7])
.
Il BMS di victron fa diverse cose.
La prima, che sarebbe il suo mestiere principale, monitora la tensione delle celle e previene over e under voltage.
La seconda è di limitare la corrente entrante. Lo fa attraverso il fusibile che usa a mo' di shunt, ma la limita e basta. Non la modula in base alla carica della batteria.
Quello che infatti non fa è gestire lo stato di carica della batteria. Spesso si confonde la limitazione della tensione delle celle con la funzione di gestione dello stato di carica, ma sono cose molto diverse.
Il BMS taglia tutto quando la tensione delle celle arriva a 3.65V, ma se io metto 14.2V (tensione tipica dell'alternatore) la tensione delle celle sarà 3.55V per sempre e le batterie andranno in overcharge (e a p....e). Da qualche parte avevo spiegato che le LFP hanno tensione a riposo di 3.35V, quindi qualsiasi tensione superiore le carica e alla fine le over-carica. È vero che la corrente diminuisce molto quindi il processo diventa lento, ma alla fine succede.
La limitazione della corrente fatta dal BMS Victron poi salva solo l'alternatore, non le batterie.
La cosa funzionerebbe se l'informazione della SOC arrivasse al BMS dell'elettronica dentro le batterie stesse (e il BMS la usasse per lo scopo), ma non credo che sia questo il caso.

Quello che fa Pepe invece è sfruttare BMV e Cerbo per dire al BMS di staccare tutto al raggiungimento di un certo stato di carica. In pratica il Cerbo sostituisce la logica del charger che capisce quando la batteria è carica. Il BMS sostanzialmente serve da disgiuntore.
È una roba molto diversa da dire che il BMS sostituisce il charger.

Personalmente preferisco avere entrambi gli stadi: charger e BMS. Il BMS è l'ultima linea di difesa mentre il charger si occupa della modulazione della carica, ma l'approccio di Pepe è interessante.




(23-02-2023 19:31)... Ha scritto: [ -> ]Io avevo letto che lo fa il BMS 12/200 grazie al "fusibile" [?!? la cui cosa non mi era chiara] (e non c'e' bisogno del Cerbo [che altrimenti dovevo mettere anche quello in nota spese]).

Ho sbagliato a capire questa (limitazione) ?

Riporto dal manuale :



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Interessante … limitare per evitare frittura alternatore … limita.
Però non gestisce ne’ la tensione (che la gestisce il rozzo regolatore che il mio varia p.e. fra 14,10 e 14,50 il che non so se e' tanto tollerato da LFP) ne’ il fatto che a un certo punto “stacca”.
E quando BMS CL stacca … beh rimane la BM che è (era) in pieno parallelo (nella ricarica parallelo BM - LFP. Poi il BMS CL stacca) …
Non credo ci sia un diodo.
Corretto ?!?

Certo che fare una configurazione con DC-DC (come suggerisce Andrea) ... i due mondi (pb e LFP) rimangono meglio "separati" e la tensione di LFP piu' finemente (meglio usare la parola : correttamente ?) decisa a priori in configurazione del DC-DC stesso.
Al pb ... variare da 14,10 a 14,50 (anzi da 14,50 a 14,10 che va a diminuire a seconda della SOC) ... non gli fa nulla ... o meglio : va in overcharge come sappiamo ... ma ... cosi' e' ... salvo fare una diversa configurazione (tipo con regolatore alternatore e LFP attaccato alternatore).
Ma a LFP ... non so se queste variazioni van tanto bene e forse configurazione con DC-DC e' piu' corretta anche per la decisione sul voltaggio ?
Anche il dc/dc fa una cosa simile. Se vedi lo schema capisci che l'oggetto è fatto di due parti: quella fra batteria motore/alternatore e batteria servizi e quella fra batteria servizi e carico.
La parte fra bm/alternatore è esattamente ovrebbe essere il dc/dc ma ha funzionalità limitatissima: riesce solo a tagliare la corrente ad un valore massimo.
Non so come Victron possa pensare che funzioni.

Le LFP hanno come valore max 3.7V a cella (safe 3.65v) che sono 14.8/14.6V quindi il tuo alternatore non è un problema. Il vero problema è determinare quando smettere di dare corrente. Un dc/dc lo capisce al raggiungimento della tensione di assorbimento e, i più intelligenti (ip43 per esempio) fanno assorbimento fino a che la corrente scende sotto un X (0.05C a 3.65V per cella), quelli meno furbi hanno la fase di assorbimento fissa (da mettere a 0 o a pochi minuti per le LFP).
Ovviamente questa cosa il BMS non la sa fare e il buon Pepe ci ha messo del suo.
Per proteggere le batterie da overcharge sarebbe paradossalmente meglio che l'alternatore sparasse 15V, almeno salterebbe la protezione per overvoltage prima di sovraccaricare.

La corrente non torna indietro dai servizi a batteria motore. I mosfets che usano per il circuito a corrente costante non permette i due sensi, quindi non è proprio un parallelo secco.
Comunque è un oggetto molto particolare.



(23-02-2023 22:34)... Ha scritto: [ -> ]Interessante … limitare per evitare frittura alternatore … limita.
Però non gestisce ne’ la tensione (che la gestisce il rozzo regolatore che il mio varia p.e. fra 14,10 e 14,50 il che non so se e' tanto tollerato da LFP) ne’ il fatto che a un certo punto “stacca”.
E quando BMS CL stacca … beh rimane la BM che è (era) in pieno parallelo (nella ricarica parallelo BM - LFP. Poi il BMS CL stacca) …
Non credo ci sia un diodo.
Corretto ?!?

Certo che fare una configurazione con DC-DC (come suggerisce Andrea) ... i due mondi (pb e LFP) rimangono meglio "separati" e la tensione di LFP piu' finemente (meglio usare la parola : correttamente ?) decisa a priori in configurazione del DC-DC stesso.
Al pb ... variare da 14,10 a 14,50 (anzi da 14,50 a 14,10 che va a diminuire a seconda della SOC) ... non gli fa nulla ... o meglio : va in overcharge come sappiamo ... ma ... cosi' e' ... salvo fare una diversa configurazione (tipo con regolatore alternatore e LFP attaccato alternatore).
Ma a LFP ... non so se queste variazioni van tanto bene e forse configurazione con DC-DC e' piu' corretta anche per la decisione sul voltaggio ?



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(23-02-2023 19:31)... Ha scritto: [ -> ]Io avevo letto che lo fa il BMS 12/200 grazie al "fusibile" [?!? la cui cosa non mi era chiara] (e non c'e' bisogno del Cerbo [che altrimenti dovevo mettere anche quello in nota spese]).

Ho sbagliato a capire questa (limitazione) ?

Riporto dal manuale :

Il BMS Victron fondamentalmente è un rubinetto, può essere chiuso o (parzialmente) aperto per lasciar passare la quantità massima di corrente che si è impostata. Per fare questo, utilizza la infinitesima resistenza conosciuta dei fusibili come fosse uno shunt per determinare la corrente che passa dal terminale di input (nel mio caso alternatore e solare) verso il terminale di output, la batteria LFP.
Tutto questo perché il BMS in questione non è in grado di colloquiare con il battery monitor BMV-712 che potrebbe dirgli serenamente ciò che gli serve: SOC e corrente in uscita, utilizzare il Cerbo per chiudere il rubinetto ed evitare l’overcharging è chiaramente un trucco, in genovese tappullo. Essere stato un informatico per quasi 40 anni è stata, in proposito, una bella scuola.
A volte Victron si spinge un po’ troppo oltre a definire Smart degli oggetti che in fondo hanno solo una connessione Bluetooth.
Sarebbero veramente Smart se comunicassero tra loro.
Detto questo credo che Victron sia comunque uno dei (il) top player in questo campo.
BV!
Nel frattempo, ieri mi é finalmente arrivato il Raspberry PI 3+, una scheda SD da 32GB, un alimentatore 5V 2,5A, un case con ventolina (circa 125 euro il tutto).
Nel giro di un'ora ho montato il tutto, ho installato il sistema operativo Venus ed ho un quasiCerboGX per casa mia. 87
Mancano ovviamente i relé e le connessioni Ve.Direct ma sto aspettando da Amazon un po' di cavetti per costruire i cavi Ve.Direct USB.
Per il momento ho utilizzato un cavo originale Victron (30 euro), ma dovendo metterne diversi, la convenienza del PI rispetto ad un Cerbo diminuirebbe molto.
Con quelli home made a 10 eurini l'uno ci si puó stare.
In barca solo cose originali, ma in casa il PI ed i cavi DIY possono andare piú che bene..
BV!

P.S. scusate l'OT, ma forse neanche tanto OTSmiley45
Non OT ... anzi ...
Ho la casa piena di RPi... la mi' moglie mi butterà fuori di casa prima o poi.
Ha detto che vuole murare la porta del mio studio.

Suggerimento: se non usi il cavo di Victron prendi dei fotoaccoppiatori per leggere ve.direct.
Tutti gli strumenti di Victron sono molto sensibili al rumore che arriva dal cavo dei dati e svagellano quando ce ne è troppo. Per esempio: il BMV 712 inizia a dare letture sbagliate della corrente e della tensione se arriva rumore sul ve.direct.
Ci sono delle board con diversi canali uart foto accoppiati che non costano troppo.

Controlla che l'alimentatore sia 5.1V e non 5.0V secchi perché il RPi si imminchia - per vedere se è tutto ok puoi guardare i log di systema (shell -> dmesg) e vedi se ci sono messaggi di "under voltage".
Questi sono perfetti https://www.amazon.it/EPLZON-Converter-T...r_1_2_sspa



(24-02-2023 11:22)pepe1395 Ha scritto: [ -> ]Nel frattempo, ieri mi é finalmente arrivato il Raspberry PI 3+, una scheda SD da 32GB, un alimentatore 5V 2,5A, un case con ventolina (circa 125 euro il tutto).
Nel giro di un'ora ho montato il tutto, ho installato il sistema operativo Venus ed ho un quasiCerboGX per casa mia. 87
Mancano ovviamente i relé e le connessioni Ve.Direct ma sto aspettando da Amazon un po' di cavetti per costruire i cavi Ve.Direct USB.
Per il momento ho utilizzato un cavo originale Victron (30 euro), ma dovendo metterne diversi, la convenienza del PI rispetto ad un Cerbo diminuirebbe molto.
Con quelli home made a 10 eurini l'uno ci si puó stare.
In barca solo cose originali, ma in casa il PI ed i cavi DIY possono andare piú che bene..
BV!

P.S. scusate l'OT, ma forse neanche tanto OTSmiley45

Victron definisce Smart tutto quello che dentro ha un microcontroller quindi deve essere preso con le molle.
Il problema del rubinetto è che non sa quando il secchio è pieno e, indipendentemente da quanta acqua butta, prima o poi va di fuori.


(24-02-2023 08:42)pepe1395 Ha scritto: [ -> ]Il BMS Victron fondamentalmente è un rubinetto, può essere chiuso o (parzialmente) aperto per lasciar passare la quantità massima di corrente che si è impostata. Per fare questo, utilizza la infinitesima resistenza conosciuta dei fusibili come fosse uno shunt per determinare la corrente che passa dal terminale di input (nel mio caso alternatore e solare) verso il terminale di output, la batteria LFP.
Tutto questo perché il BMS in questione non è in grado di colloquiare con il battery monitor BMV-712 che potrebbe dirgli serenamente ciò che gli serve: SOC e corrente in uscita, utilizzare il Cerbo per chiudere il rubinetto ed evitare l’overcharging è chiaramente un trucco, in genovese tappullo. Essere stato un informatico per quasi 40 anni è stata, in proposito, una bella scuola.
A volte Victron si spinge un po’ troppo oltre a definire Smart degli oggetti che in fondo hanno solo una connessione Bluetooth.
Sarebbero veramente Smart se comunicassero tra loro.
Detto questo credo che Victron sia comunque uno dei (il) top player in questo campo.
BV!
https://www.pbo.co.uk/expert-advice/diy-...etup-73555

Feedback di uno che si è assemblato la batteria.

Interessante il discorso del bilanciamento. Il tizio ha un tanta capacità ma un BMS obsoleto (Daly). Quel BMS ha un balancer passivo che non riesce a tenere le celle bilanciate per cui lui ogni tanto le smonta e le bilancia a mano.
In realtà si trovano BMS molto più efficaci con bilanciamento attivo. Il JK è un esempio (ma consuma 120-140mA quindi non è una scelta eccezionale se si lascia la barca per lunghi periodi).
In alternativa ci sono balancers attivi a capacitori che lavorano fino a 5A (una enormità) e costano poche decine di euro. Helltec per esempio.

A parte questo, si vede che i problemi principali vengono dalle prestazioni superiori (questo ci manda il bollitore!!! - prova con una batteria al Pb...) piuttosto che dalla tecnologia.

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(24-02-2023 11:42)AndreaB72 Ha scritto: [ -> ]Suggerimento: se non usi il cavo di Victron prendi dei fotoaccoppiatori per leggere ve.direct.
Ci sono delle board con diversi canali uart foto accoppiati che non costano troppo.
Ti posso chiedere la cortesia di darmi un link su Amazon per poter acquistare la board senza rischiare di fare minkiate?
L'alimentatore é giá nel carrello Smiley44
Ti ringrazio molto.
BV!
Esempio:
https://www.duppa.net/shop/usb-to-ttl-ua...-pro-mini/
https://www.amazon.it/adattatore-convert...B0BFR8TVW4

(24-02-2023 15:04)pepe1395 Ha scritto: [ -> ]Ti posso chiedere la cortesia di darmi un link su Amazon per poter acquistare la board senza rischiare di fare minkiate?
L'alimentatore é giá nel carrello Smiley44
Ti ringrazio molto.
BV!
Grazie molte, ho comprato quello su Duppa, l'altro aveva tempi di consegna biblici.
Su Duppa ho trovato anche questo:
https://www.duppa.net/shop/isolated-4-po...uart-ftdi/
con 4 porte che mi pare molto interessante. Purtroppo é esaurito e sará nuovamente disponibile per il 15/3.
BV!
Anche io sto aspettando quello da 4 porte da un po' Sad
(25-02-2023 13:59)pepe1395 Ha scritto: [ -> ]Grazie molte, ho comprato quello su Duppa, l'altro aveva tempi di consegna biblici.
Su Duppa ho trovato anche questo:
https://www.duppa.net/shop/isolated-4-po...uart-ftdi/
con 4 porte che mi pare molto interessante. Purtroppo é esaurito e sará nuovamente disponibile per il 15/3.
BV!

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Mi sono anche accorto, in ritardo, che vendono cavi Ve.Direct a prezzi terreni, 4 euro quello da 1 metro e 6 per il 2 metri. Ne ho ordinati 2, prima li provo sui Victron di casa, se non ci saranno problemi, proveró ad usarli sulla mia barchetta.
BV!
Si, occhio che è solo il cavo intestato (che è già utile perché quei connettori a 4 pin sono una rogna da crimpare).
Si trovano anche su Amazon a 4 EUR a tonnellata Smile anche se non specifici per ve.direct

(26-02-2023 12:17)pepe1395 Ha scritto: [ -> ]Mi sono anche accorto, in ritardo, che vendono cavi Ve.Direct a prezzi terreni, 4 euro quello da 1 metro e 6 per il 2 metri. Ne ho ordinati 2, prima li provo sui Victron di casa, se non ci saranno problemi, proveró ad usarli sulla mia barchetta.
BV!
A proposito di lettura interessante sulle batterie (il titolo di questo thread) ... senza stare ad aprirne un altro ... volevo segnalare un video altamente correlato, fatto da VictronEnergy con il costruttore americano di barche a chiglia lunga Island Packet Yachts (uno dei miei costruttori preferiti !! [credi : con chiglione !!!]) che e' passato al litio (per almeno il 50% dei proprietari che vogliono impianti notevoli ... nel filmato parlano di un banco da 1000 Ah che se piombo abbiamo tipicamente usabili ca. 500 Ah al 50% di DOD ... invece se litio, nello stesso spazio, entrano 1320 Ah ... ed usabili ... ben 1200 Ah [un po' esagerato il 91% di DOD eh ...] ... che verrebbe : +240% !!!).

In che modo il costruttore di yacht della Florida affronta l'aumento del consumo di energia a bordo : https://youtu.be/XUAvNag303Q

Buona visione (per i non anglofoni, son disponibili, ben tradotti, i sottotitoli in italiano) ...
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