E' grazie ad esperimenti andati male se oggi abbiamo la tecnologia che abbiamo....
Però Olo, premesso che mi stai molto simpatico, a volte mi ricordi un tipo che conosco il quale ha comprato un j24 senza bulbo per 200€, mi chiama e mi fa: mi dai un po' di dritte per mettere a posto il mio j? Gli manca il bulbo, vorrei farne uno nuovo....
Oddio, penso io, ma sai quanto ti costa fare un nuovo bulbo del j? 432 Kg di materiale, lo stampo etc....
Insomma, per farlo contento vado a vedere sto j e vedo che il bulbo non è stato svitato ma è stata segata (con la motosega) la parte di chiglia attorno alla radice....
Mi dice che vuole fare una deriva retrattile perchè a lui delle regole di stazza non gli importa, non vuole farci regate ma vuole una barca che soddisfi le sue esigenze.... storco il naso e gli spiego che dovrebbe fare una scassa e rinforzare tutta la struttura perchè con l'amputazione di chiglia che ha subito la barca la cosa più saggia da fare sarebbe portarla in discarica....
Mi lascio convincere, notti al computer, vai di mathlab, di autocad, di derive (un programma, non le derive della barca) e cerca di fare qualcosa di decente, salta fuori un bel lavoretto, penso anche che lui non avrà la possibilità di fare determinate pieghe sull'acciaio e studio un sistema di costruzione e di saldature che possa agevolarlo nell' assemblaggio.... prendo i disegni, glieli porto e mi raccomando di eseguire il progetto attenendosi esattamente a quanto riportato, mi dice: 'si si, ovvio, stai tranquillo'
Dopo un paio di settimane mi chiama e mi dice: 'ho fatto, l'ho modificato un po' qua e la perchè esteticamente mi piaceva di più, l'ho anche fatta un po' più lunga....'
Io: 'Ma che cacchio, ho perso notti alzato a fare calcoli, e tu fai le modifiche a piacere perchè non ti piace l'estetica? adesso arrangiati, non voglio più saperne niente, se affondi io non c'entro!'
Dopo un paio di mesi mi chiama e mi dice che sta andando a provare la barca, tanto per informarmi nel caso voglia esserci anch'io.... declino l'invito e il giorno dopo mi ritelefona: 'La barca è poggiera da matti e l'albero non sta fermo, oscilla avanti e indietro con le onde'
Oddio, chissà che casino hai combinato, ma lo strallo e le sartie come sono regolati? Lui: 'eh ma se cazzo lo strallo l'albero cade in avanti, non c'è mica niente che lo tiene dietro a parte la scotta della randa'
io: 'scusa ma il paterazzo?'
Lui: 'Il paterazzo? scusa cos'è il paterazzo? ah forse quel cavo che era dietro, l'ho tolto perchè l'altra barca che avevo non ce l'aveva....' 'Comunque fatto sta che la barca mette continuamente la prua al vento'
io:' Allora è orziera, non poggiera'
Lui: 'Beh dai, tu sei troppo preciso, è la stessa cosa....'
Preso dalla compassione vado a vedere e scopro che nn aveva montato nemmeno il vang, aveva messo l'antisdruciolo fatto con la sabbia al quarzo sotto alle scotte fra i rinvii e gli stopper.... la barra del timone era la gamba di un tavolino....
Da quel momento non gli ho più dato consigli e quando mi ha telefonato per dirmi: mi hanno regalato una barca in legno di 12 metri, armata a ketch, il legno è un po' marcio ma io la ricopro di vetroresina, e poi i ketch non li so portare allora pensavo di segare 'l'albero dietro' (la mezzana), mi aiuti? ho risposto con un secco no e gli ho dato l'indirizzo di un maestro d'ascia che, sicuro, l'avrebbe fanculizzato all'istante....
Morale: Nella nautica non è sufficiente avere manualità e saper fare, ma anche sapere cosa si fa e perchè lo si fa, ascolta i consigli degli adv se li chiedi, qua ci sono sia semplici appassionati che fior di ingegneri (io sono solo appassionato) e fidati, se qualcuno ti consiglia una cosa sbagliata viene corretto all'istante.... quindi vai tranquillo, se ti dicono una cosa è attendibile.
Buon lavoro.