Salve amici,
riesumo questo vecchio post e riutilizzandone le foto per sottoporvi un problema che da un po' noto sulla mia randa. Si tratta di una randa lowcost in dacron 4 stecche fullbatten su cursoni + 5 cursoni intermedi. Tutto sommato la forma quando la vela è a segno non è male ma quando c'e' pochissima aria e/o è sventata sembra che il meolo 'tenga su' il boma a tal punto che il meolo stesso in corrispondenza della prima mano si tende facendo 'insaccare' il 20-30cm di balumina. A questo punto mi direte...evidentemente il meolo è troppo cazzato ma purtroppo non posso mollarlo ancora perchè già a fine corsa.
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E' normale usura? O un mio errore? Non accetto risposte tipo cambia randa (ha 8 anni) o cambia velaio perchè non è il momento ($$$$)
Cosa si potrebbe fare? Personalmente non capisco perchè quando c'e' appena un po' di pressione il problema scompare.
Grazie e buon Vento
BornFree
Dall'assoluta mancanza di risposte deduco che non sono stato sufficientemente chiaro nel descrivere il problema..
..forse sara' necessaria una foto che cercero' di fare nel prossimo fine settimana
BornFree
beh se il meolo è troppo corto, lo devi cambiare, non è un grosso problema. Fai una prova, giunta un pezzo di cimino e prova a mollarlo. se il problema scompare, hai la soluzione.
Beh...originariamente non lo era...cioè non vedevo il fenomeno anche con un discreto dormiente sul meolo quindi presumo ci sia stato un allungamento della balumina. In ogni caso non credo di potere seguire il tuo suggerimento senza l'intervento del velaio.
Citazione:fast37 ha scritto:
beh se il meolo è troppo corto, lo devi cambiare, non è un grosso problema. Fai una prova, giunta un pezzo di cimino e prova a mollarlo. se il problema scompare, hai la soluzione.
'''non credo di potere seguire il tuo suggerimento senza l'intervento del velaio'''
difficilmente il velaio verrà in barca a fare le dovute prove...comunque nn è difficile:
togli il nodo di fermo, giunti di testa un cimino uguale per diametro (cocito non col nastro adesivo), tesando la vela scomparirà dentro la fettuccia di balumina, se sparisce il difetto basta sostituire il meolo (magari quello lo fai fare dal velaio)
Ahimè lo strozzatore in plastica impone una giuntura testa testa veramente al limite con il rischio o la quasi certezza di non poter piu' 'tornare indietro' in caso di necessità... da qui il velaio
Citazione:ITA101 ha scritto:
'''non credo di potere seguire il tuo suggerimento senza l'intervento del velaio'''
difficilmente il velaio verrà in barca a fare le dovute prove...comunque nn è difficile:
togli il nodo di fermo, giunti di testa un cimino uguale per diametro (cocito non col nastro adesivo), tesando la vela scomparirà dentro la fettuccia di balumina, se sparisce il difetto basta sostituire il meolo (magari quello lo fai fare dal velaio)
toglilo per fare la prova, poi lo rimonti
Col 'Coraggio' a 4 mani ho eseguito l'intervento a cuore aperto:
- scucito lo strozzatore
- cucito testa testa il meolo con cimino analogo
- recuperato meolo fino alla bugna della prima mano
- accorciato il vecchio meolo
- ricucito lo strozzatore
La prima uscita in mare è decisamente confortante...vedremo il seguito
Citazione:ITA101 ha scritto:
toglilo per fare la prova, poi lo rimonti
Machevuoi i rinforzi sugli angoli delle vele si chiamano bugne, oggi impropiamente chiamano bugna solo l'angolo di scotta. In marineria si usa il termine bugna, anche, per indicare una rientranza o un bubbone sporgente sullo scafo causato per esempio da una collisione. I tre angoli della vela si chiamano angolo di penna o drizza, di mura, di scotta, sulle vele trapezioidali, auriche, l'angolo più in alto si chiama GOLA. I tre lati sono: L'inferitura o caduta prodiera, la base o bordame, balumina o caduta poppiera. La ralinga è il cavo cucito sulla vaina, nei fiocchi che devono essere inferiti nella canaletta dello strallo cavo è interno. Dentro la vaina della balumina c'è il meolo, nei fiocchi anche nella base. Come vedi non hai sbagliato i termini, è il nuovo modo di chiamare le cose con termini impropi. La terminologia è un'oppppppinione.-
Riprendo questa discussione per chiedere il vostro parere su questa randa ed in particolare un consiglio su come togliere quelle pieghe che dalla bugna (!) partono radialmente verso l'albero. Si possono togliere/ridurre o è un difetto della vela? Grazie a chi vorrà esprimere il Suo parere.
le stecche troppo tesate forse
Da incompetente:
borose tese o pesanti con vento leggero (le ho sostituite più sottili in dyneema).
Stecca bassa lenta.
Mi sembra anche un scambio delle borose in varea, o forse solo un effetto ottico.
(02-11-2021 21:22)sergiot Ha scritto: [ -> ]... un consiglio su come togliere quelle pieghe che dalla bugna (!) partono radialmente verso l'albero. Si possono togliere/ridurre o è un difetto della vela?
Non si possono "togliere".
Derivano dal fatto che le linee di forza che si diramano dall'angolo di scotta sono radiali, mentre il tessuto è orientato perpendicolarmente alla balumina e dunque la trazione avviene sulla diagonale (bias) del tessuto.
Finchè il finissaggio tiene incollati i fili tra loro il tessuto rimane piano, quando cominciano a slittare si creano le onde.
Per capire prendi un tovagliolo e tiralo prima nel senso degli orli, poi in diagonale e vedi le differenze.
Per ovviare al "problema" si debbono fare i rinforzi radiali ed estenderli molto per arrivare dove gli sforzi siano meno concentrati, ma allo stato attuale delle cose non puoi far nulla se non guardare altrove
.
Grazie Albert almeno così mi rassegno. Pensi che sarebbe legittima una lamentela con il velaio?
accidenti la vela è quasi nuova!
(03-11-2021 17:25)sergiot Ha scritto: [ -> ]Grazie Albert almeno così mi rassegno. Pensi che sarebbe legittima una lamentela con il velaio?
accidenti la vela è quasi nuova!
Puoi cominciare mostrandogli la foto e chiedendogli spiegazioni ..... e in base a quel che ti risponde poi farai le tue considerazioni.
Scusa Albert Aggiungo solo una piccola richiesta .
Ma se allenta il punto da dove parte la trazione diagonale ( il punto di scotta / varea) le pieghe potrebbero allenarsi?
(Spes ultima dea anzi speranza vana perché non mi pare sia già tanto in tensione sigh!)
(03-11-2021 18:33)sergiot Ha scritto: [ -> ]Scusa Albert Aggiungo solo una piccola richiesta .
Ma se allenta il punto da dove parte la trazione diagonale ( il punto di scotta / varea) le pieghe potrebbero allenarsi?
(Spes ultima dea anzi speranza vana perché non mi pare sia già tanto in tensione sigh!)
Certo, se laschi la scotta e riduci la tensione il tessuto che è elastico potrebbe anche recuperare la sua forma originaria ..... ma se non cazzi la scotta, a cosa ti serve la randa
ecco come si presenta oggi.
Ho mollato tutto.
forse le stecche si possono allentare ancora.
Le pieghe radiali dalla bugna non si vedono più.
Anche Cazzano la scotta randa le pieghe non compaiono più.
...'nsomma non credo che la butterei ;-)
(11-11-2021 21:23)sergiot Ha scritto: [ -> ]ecco come si presenta oggi.
Ho mollato tutto.
forse le stecche si possono allentare ancora.
Le pieghe radiali dalla bugna non si vedono più.
Anche Cazzano la scotta randa le pieghe non compaiono più.
...'nsomma non credo che la butterei ;-)
Le onde radiali non dipendono mai da un eccesso di tensione delle stecche, anzi.
Forse all'epoca della prima foto avevi preso una mano di terzi e avevi un po' stirato il tessuto ed ora è ritornato elasticamente nella sua forma originale.
La differenza più evidente è soprattutto la luce con cui hai fatto le foto
.
Nella prima avevi la luce radente che evidenziava con le ombre le onde sulla vela, in queste due ultime foto sei in controluce e penombra e le eventuali onde non vengono esaltate ...
Comunque non buttarla
, quelle "waves" sono abbastanza normali nei dacron basici.