se per girare il mondo, metti di trovarti in una piatta nel pacifico per diversi giorni, che fai con soli 300 lt di carburante e 400 di acqua?
Un'altra cosa, per girare il mondo a mio modesto parere, significa andare a terra in luoghi più o meno 'difficili' quindi preferirei un pescaggio sicuramente minore di 2,15, e gi che ci sono il bulbo mi piacerebbe più lungo che profondo, e il timone con un bello skeg e gi che ci sono controllerei che l'apertura superiore della losca sia sopra il galleggiamento poi.... va bhe
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Messaggio inserito da Arcadia
se per girare il mondo, metti di trovarti in una piatta nel pacifico per diversi giorni, che fai con soli 300 lt di carburante e 400 di acqua?<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]
Non so che motore abbia, ma così a spanne 300 litri sono un'ottantina di ore x circa 600 miglia di autonomia, non mi sembra malaccio (eppoi esistono sempre le taniche
).
Ma se hai paura di rimanere fermo con una barca così, col ferrone cosa fai? Lo riempi di gasolio e te la fai tutta a motore??
Per l'acqua, se giri in certi posti trovarne di potabile non è così scontato, un buon dissalatore è un ottimo investimento, anche se i serbatoi fossero più grandi (stiamo sempre parlando di un 43 piedi).
BV
Non conosco personalmente i costruttori, ma ho letto per intero il loro diario di bordo e credo che di mare ne capiscano molto più di me e di molti utenti di questo forum.
Della robustezza del materiale se ne è parlato in passato e la conclusione è stata che si può considerare pari al ferro o all'alluminio.
Indubbiamente nella scelta di come costruirla hanno influito anche fattori economici e di mercato, ma se hanno deciso di proporre una imbarcazione così - che immagino terranno anche per sè visto che il primo Walkabout è stato venduto - è perchè ci sono anche motivazioni serie, come lo stesso Lorenzo, intervenendo in passato sul forum, ha spiegato. Ovviamente poi sta all'armatore scegliere quale sia il tipo di navigazione che cerca.
Per EULERO: Hai ragione, non ti confondi: anch'io ricordo il catamarano tra le FAQ. Evidentemente con il tempo si cambia idea oppure il mercato cerca qualcosa di diverso!
Volevo solo aggiornarvi sullo stato della costruzione del primo prototipo.
Rispetto al sito (che dobbiamo aggiornare!) abbiamo fatto qualche modifica:
Il serbatoio del gasolio ha una capacità di 420Lt.
Il motore scelto è uno Yanmar 54 Cv con Sail drive
L'albero probabilemente lo faremo in carbonio
Riguardo alle FAQ e a catamarano in alluminio come barca ideale abbiamo cambiato idea dopo aver preso una grossa burrasca di bolina tra il madagascar e le Seychelles. Quindi per coerenza abbiamo tolto la FAQ.
A chi interessa visitare il cantiere può contattarmi a info@walkabout.it
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quando finisco la stagione dei noleggi torno ancora a visitarvi.
ciao
pierr
sarei molto interessato a vedere da vicino questa barca...in caso qualche romano ci andasse, fatemelo sapere
Senz'altro mi farebbe piacere venirVi a trovare! Forse a fine settembre sarò in zona...
Grazie per le spiegazioni!
Oggi ho avuto modo di vedere e studiare la barca a Marina di Ravenna.Ho sicuramente pochissima esperienza,ma dalla interessantissima spiegazione datami da Lorenzo ho potuto capire chè,secondo me è una barca assolutamente contemporanea,sia per le linee che per i materiali,ponendo però moltissima attenzione agli argomenti di sicurezza in navigazioni vere.Ci si potrebbe parlare un giorno intero delle sue singolari caratteristiche e delle risposte che la barca da alle varie situazioni di navigazione.Purtroppo non ho avuto modo di navigarci,speriamo che capiti l'occasione in futuro.In fine io la definirei una barca contemporanea pensata come le facevano una volta....la comprerei domani!
La barca è a Marina di Ravenna e chi vuole venire a vederla è il benvenuto!
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Lorenzo
13 metri di lunghezza 7100 kg di dislocamento 4,5 di larghezza 116 metri quadrati di vela !
Auguri per la gestione in navigazione. E' strainvelata
Si porta tranquillamente in due! La barca è molto larga, 4,5 metri, e ha un rapporto dislocamento/peso chiglia di 0.42 per cui ha un grosso momento raddrizzante che tiene la barca diritta anche con molta tela.
I due timoni rendono la barca molto stabile specialmente con il vento in poppa.
Io e mia moglie, tornando a Ravenna dalla Barcolana, abbiamo navigato per una notte alla media di 10 nodi, con punte di 13, di bolina larga - traverso a vele piene lasciando fare al pilota automatico.
La navigazione con questo tipo di carene è differente!
Citazione:LorenzoL ha scritto:
Si porta tranquillamente in due! La barca è molto larga, 4,5 metri, e ha un rapporto dislocamento/peso chiglia di 0.42 per cui ha un grosso momento raddrizzante che tiene la barca diritta anche con molta tela.
I due timoni rendono la barca molto stabile specialmente con il vento in poppa.
Io e mia moglie, tornando a Ravenna dalla Barcolana, abbiamo navigato per una notte alla media di 10 nodi, con punte di 13, di bolina larga - traverso a vele piene lasciando fare al pilota automatico.
La navigazione con questo tipo di carene è differente!
bella bella bella, l'essenza di un class 40 in versioe crociera....
VBista la grande quantità di tela a riva avete pensato a qualche sistema alternativo per la presa di terzaroli? Per gli alisei che configurazione avete pensato?
Così, tanto per sognare un po', potete postare qualche video della barca, magari in navigazione?
Solo una piccola riserva: L'unica cosa che non mi piace troppo è la tuga che si prolunga sino quasi al gavone dell'ancora. Personalmente avrei preferito un pezzo di prua libero. Ma probabilmente le alteze in cabina non lo consentivano.
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Veramente bellissima e appena potrò farò un salto a vederla.....e farla di compensato marino....complimenti!!!
Giovanni
Si la tuga è stata prolungata (hai ragione forse un po' troppo) per avere l'altezza nella cabina di prua.
Per i terzaroli ora abbiamo il sistema tradizionale con borose e gancio sul boma. Però la notte che siamo tornati dalla barcolana quando il vento ha girato in poppa e rinforzato tirare giu la randa piena non è stato facile in quanto nonostante la randa sia su carrelli appoggiandosi alle crocette non scendeva.
Stavamo pensando di fare delle specie di cunningham in dyneema sulle tre mani per facilitare la discesa in questi casi. Però quando eravamo in giro quello che si sentiva era a proposito dei i circuiti delle mani di terzaroli è che quelli 'normali' non resistono all'usura delle lunghe navigazioni oceaniche.
Per la navigazione con gli alisei probabilmente la randa è troppo rischiosa! Degli amici francesi con una barca simile navigano con code5 rollabile tangonato sopravvento, genoa tangonato con il boma sottovento e tre mani di randa. In questo modo hai sufficente superficie per planare ma se serve ridurre basta rollare il code 5. In questo modo si riesce a tenere molta tela anche in equipaggio ridotto e durante la notte.
Lo scafo è fatto da un sandwich di 10 mm di compensato marino 20 mm di Airex 75 kg/mq e tessudi quadriassiali di vetro laminati sotto vuoto con epossidica.
Purtroppo per ora non abbiamo video della barca in navigazione.
avete fatto la barcolana ? risultato ?
Vista a trieste, bellissima barca con soluzioni che personalmente trovo piuttosto geniali. Se non sbaglio alla barcolana è arrivata nei 400. Mi piace molto la struttura a spigolo, il pozzetto veramente vivibile , il senso di solidità ed essenzialità che emana.