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Messaggio inserito da mania2
ho letto che in molti consigliano l'ammainata dietro al genoa cioè sottovento.
Vorrei sfatare questa regola.
infatti la migliore andatura per ammainare è al gran lasco, in questa situazione la randa è totalmente aperta e il genoa, se aperto, non prende vento per la copertura della randa; perciò sta lì, sbatte un pò e può dare solo fastidio. In questa andatura lo spi è totalmente quadrato, perciò sta sostanzialmete sopravvento alla barca. liberando il braccio dal tangone, mollando scotta e richiamando il braccio (da sopravvento), lo spi perde immediatamente pressione e si mette a bandiera; a questo punto si può calare e questo cade sul ponte a prua e se ne va direttamente dentro il boccaporto di prua. Viceversa per ammainarlo dietro il genoa bisogna richiamarlo da sottovento (sotto il genoa o a poppa di questo); se lo spi cade va a finire in acqua e c'è sempre la difficoltà di farlo passare sotto al genoa che sbatte o a poppa di questultimo dove c'è pochissimo spazio per manovrare.
Proprio per questo anche in regata gli equipaggi preferiscono l'ammainata sopravvento.
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non ho ragione per non crederti
io continuo a fare come bovinamente ho sempre fatto.. spi che passa sempre tra la base del genoa ed il pulpito di prua..
issata ed ammainata con le manovre in ordine alfabetico..
issata: Braccio-Drizza-Scotta
ammainata: (ordine all'inverso..) Scotta-Drizza-Braccio
sarà che sono tordo, o sarà che uso lo spi quando veramente di vento ce ne è talmente poco che ci riuscirebbe pure mio figlio...ma mi sono sempre imposto 'poche regole ma ben apprese'
Comperatevi un motoscafo. La vela è un'oppppinione.
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Messaggio inserito da ghibli4
Gia' qui
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=32639 ci sono dei suggerimenti per l'issata e l'ammainata, anche se preferisco portarmi in qualche modo la drizza a prua anziche usare la tecnica del lancio in mare.
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fidati della drizza in acqua e recupero dal pozzetto, tutto molto piu' semplice che andando a prua... non devi replicare le manovre che vedi in equipaggio e tentarle in singolo, ma pensare alla manovra piu' sicura ed efficiente da solo... recuperando dal pozzetto costringi lo spi a stare dietro la randa e rimane sventato invece se vai a prua...
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Messaggio inserito da Vince_VR
Anto', sei un ragazzo simpatico ... se sei da solo, lo spinnaker lascialo nella sua sacca ...
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quoto
In solitario lo spinnaker non si mette.
Qui vedi l’esecuzione di alcune manovre.
http://www.pietrodali.com/joomla/index.p...&Itemid=41
Purtroppo il destino dei solitari è quello di fare il pendolare tra pozzetto e prua e viceversa (cioè una vita sempre in movimento….
).
Comunque ascolta anche i saggi consigli di Vince Vr
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da vento forza10
Qui vedi l’esecuzione di alcune manovre.
http://www.pietrodali.com/joomla/index.p...&Itemid=41
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E sti cazzi
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Messaggio inserito da ghibli4
<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana,Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]
Messaggio inserito da vento forza10
Qui vedi l’esecuzione di alcune manovre.
http://www.pietrodali.com/joomla/index.p...&Itemid=41
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E sti cazzi
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Secondo me, non bisogna farsi impressionare.
In primo luogo, non hai una barca enorme, sulla quale gli sforzi con aria leggera sono spaventosi. Puoi fare tranquillamente le tua prove con vento a 5-8 kn e poi decidere.
Se guardi il filmetto sulla issata spi, ti posso dire che e' abbastanza simile a come faccio io, con la differenza che non ho il pilota automatico e che la barra del mio timone sta tra le gambe quando sono in piedi.
Chiaramente, tra preparazione e issata passano alcuni minuti durante i quali io ho bisogno di un timoniere in seconda, ma alla fine la tecnica e' sempre la stessa.
E' fondamentele invece avere tutte le manovre preparate a terra in posti facilmente raggiungibili e a portata di mano in pozzetto quando issi.
Sulle scotte e bracci dello spi segna le lunghezze che devono avere durante l' issata e la strambata, in modo tale che le fissi prima dell' issata e quando e' andato su si apre da solo.
E ci pensi dopo a come regolarlo ...
Un po' di braccio, su di drizza e poi puoi andare a prua a tirare giu' il genoa.
Hihi, cercavo altro ed ho trovato questo thread storico
.
Vince adesso ti staro' antipatico, ma non ti ho dato retta
, prossime volte provo la strambata.
un solitario, o anche in due, che riesce a dare spi o gennaker con ventone (poi ognuno ha i suoi parametri, ci mancherebbe) ha già acquisito a mio avviso un ottimo livello. Dare spi con certi venti e farlo in modo perfetto da soli o in due (issata, ammainata, strambate, passaggi in boa, onde ... naturalmente timone, eh) presuppone a mio avviso tanta sicurezza, ma proprio tanta, tantissima. Insomma vederlo fare a D'Alì o ai grandi Velisti francesi sembra facile ... ed è proprio quello il bello: rendere semplice una manovra che con tanto vento diventa estremamente pericolosa, soprattutto in due o soli. Ma con ventone non dare spi, mentre gli altri lo danno, vuol dire perdere una competizione. Insomma secondo me, si testa qualsiasi barca e vele (randa e fiocco) con bolina stretta, ma si testano le proprie capacità di velista sotto spi o gennaker con ventone. Le ariette insegnano tanto, ma il ventone ti mette però allo specchio.
Dai che lo spin è una figata! Adesso con la calza sono una bomba!!! Ci impiegherò circa 2-3 ore ad issarlo
ma è una bellezza..
Cmq se c'è vento o onda lo lascio in saccoccia.
Quando ho 2 min apro anche una discussione dove chiedo un consiglio.
Se non ricordo male la spiegazione che mi dava Apolloni di persona personalmente, i Figaro hanno il doppio circuito con due pastecche; al momento della strambata, con lo spi libero sono cazzate le due 'scotte' nelle pastecche e questo rende stabile lo spi QB per incocciare e finire la manovra...ps, hanno super autopiloti (NKE?) con comando a distanza...i comuni mortali IMHO, dovrebbero essere contenti di issare lo spi e giocare con le strambate con ariette moooolto leggere...
In regata (parlo di monotipi tipo Platu 25) si arriva molto spesso mure a sinistra (con fiocco già issato: il fiocco issato impedisce caramelle artorno allo strallo e sventa lo spi) alla boa di poppa ed è giocoforza ammainare sopravento per avere il circuito in chiaro e pronto per l'issata mure a destra...bisogna fare molta attenzione a dove va a finire il tangone per avere la scotta sinistra in chiaro per la virata...e altrettanta attenzione nell'ammainata a non sbregare tutto sui garrocci...sempre e comunque IMHO
'la vela si impara non si insegna' ... questa una delle regole donatemi da Aleufo.
In questa frase per me si apre un mondo (lo sapevo pure in me, ma Aleufo mi ha messo proprio nero su bianco). Probabilmente una spiegazione, una chiacchiera, una scuola vela ti può dare qualche rudimento di base, ti può semplificare qualche passaggio, ma ... ma l'esperienza diretta per mare, il confronto diretto con il vento è la chiave di svolta: è lì e solo lì che inventi la tua di vela, con la tua di barca e con le tue vele e le tue manovre (il resto per me son chiacchiere). Anzi, secondo me, più si è vergini e meglio è (i bambini per questo sono di gran lunga superiori a molti adulti). Probabilmente molti di noi quando hanno iniziato nemmeno sapevano dell'esistenza del pilota automatico, della calza e di altri aiutini vari, eppure ... eppure caxxo si dava spi con ventone e sotto il sedere una bagnarola. Magari scoppiava lo spi, ma chi se ne fregava. Altri tempi, altri concetti, altra mentalità (ovvio migliore). Questi sono inizi molto più interessanti e costruttivi di tutte le menate varie. Questa è la vera scuola. Dunque l'abitudine al vento, dunque l'abitudine a fare da sè. Poi naturalmente ci si confronta con gli altri e si provano altre barche e dunque altre emozioni. Ma capire quello che si impara per mare sulla propria barca, meglio da soli o in pochi (secondo me), è di notevole importanza. Dunque Apolloni può dire dei figariani come fanno sulle loro barche, bene uno spunto ... magari ci potrà dire dei piloti automatici e del comando a distanza, bene: ottimo, averceli !!! ... magari ci potrà dire di quelle barche abbastanza costose ... ma nulla e poi nulla ci potrà impedire a noi di uscire e dare spi, gennaker, ombrelloni, ombrelli, teli con sempre più vento, inventandoci la nostra vela, fregandocene altamente e ascoltando e imparando solo dal mare ... tanto quello ci mette sempre sulla buona strada, anche con le maniere forti ... e ste cose non si dimenticano più ... i figariani vengono dal basso e probabilmente agli inizi nemmeno si sognavano di avere un nke.
...non capisco il tono polemico...farà parte dello stile immagino...
Citazione:ixaco ha scritto:
...non capisco il tono polemico...farà parte dello stile immagino...
ti chiedo scusa, ma nessun tono polemico .... era un mio modo di vedere la questione, tutto qui (magari anche sbagliato).
Citazione:volapiuk ha scritto:
Citazione:ixaco ha scritto:
...non capisco il tono polemico...farà parte dello stile immagino...
ti chiedo scusa, ma nessun tono polemico .... era un mio modo di vedere la questione, tutto qui (magari anche sbagliato).
Beh in parte la quoto. Se avessi ascoltato i consigli non avrei provato, se non avessi provato non saprei che anche con vento 'normale' posso usarlo.
Poi di qua ad usarlo con ventone ne passa
.
Prossimo anno mi porto lo spinnaker, anziché il gennaker, anche perché sulla mia il genny e' un po' una forzatura.
Tanto in ferie un bordo solo si fa'.
rimango deel'idea che lo spi da solo non lo farei mai....
potrebbe anche diventar pericoloso.....
lo spi lo adopero , non e' mai banale
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Citazione:volapiuk ha scritto:
Citazione:ixaco ha scritto:
...non capisco il tono polemico...farà parte dello stile immagino...
ti chiedo scusa, ma nessun tono polemico .... era un mio modo di vedere la questione, tutto qui (magari anche sbagliato).
Sul fatto che per imparare per davvero si debba passare per l'esperienza e solo attraverso l'esperienza si possano metabolizzare proprie modalità non ci piove, è innegabile; il confronto e la ricerca di suggerimenti dimostra al contempo apertura mentale e voglia di sperimentare modalità a cui magari non a evamo pensato al fine di ottenere il risultato migliore e magari attraverso l'esperienza degli altri, magari mettendoci meno tempo del necessario ( è la base della didattica, si usa quanto fatto dagli altri per andare avanti senza dover cominciare dall'inizio ogni volta; ...senza accettare questo principio saremo ancora lì con le clave...). Ministi e quelli che regatano con i Figaro sono gente che di miglia, in ogni condizione, ne macinano parecchie, ciò nonostante si ritrovano e pagano quelli con più esperienza di loro (...e per arrivare a fare questi 'corsi' li devi avere già quadrati, ma parecchio) per apprendere segreti e manovre testate e ritestate...d'altronde 'alla vecchia' non si porta uno spi con venti o venticinque nodi da soli...e , che piaccia o non piaccia, non si naviga più alla Moitessier...
Già in questa discussione ho avuto spunti interessanti, quando arriverò a portare e strambare da solo con dieci nodi mi ricorderò delle parole di Apolloni, che è uno che chiacchiera poco, e vedrò come il suo sistema funziona, anzi, mi sa che lo proverò prima perchè quello naviga poco in banchina e delle due, è più facile che sia io a non aver capito bene la tecnica...
Nun Vento
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Giusto per sdrammatizzare ....e fare i patacca...!!!
La mia prima volta...
PS
L'avete voluto voi!