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Versione completa: A proposito di ..durata sartiame
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Citazione:stout ha scritto:
Inserisco questi link, magari possono eseere utili a qualcuno Smile.
Nel primo (norseman) non mettono il silicone, nel secondo (stalok) mettono il silicone ed in più c'è un 'Former' da mettere in più.

http://www.youtube.com/watch?v=2AsEXFr8N...re=related

http://www.youtube.com/watch?v=sqEspc0HD...re=related

http://sailmahalo.com/picture_collection...ngStaloks/
Il tizio del primo video non ne ha fatta una giusta, non gli farei fare neanche le cime per i parabordi. L'unica cosa giusta che ha detto è quella di fare attenzione al senso di avvolgimento del cavo, e di stringere il pezzo girando nello stesso verso del cavo.
Le istruzioni dello stalock invece sono corrette.
Perchè non ne ha fatta una di giusta?
decisamente imbranato il tipo! quando ha aperto i trefoli ho capito perchè aveva tutte le mani ferite Big Grin
Citazione:stout ha scritto:
Perchè non ne ha fatta una di giusta?
usa il cacciavite per aprire i trefoli, e non sa neanche usarlo bene. Bisogna mettere loctite sui filetti prima di stringere in modo da lubrificarli ed evitare bloccaggi, e lui non lo fa. una volta stretto bisogna riaprire e controllare che nessun trefolo si sia infilato nella fessura del cono, e poi richiudere mettendo abbondante silicone di tipo non-acetico (quello in eccesso viene sparato fuori a garanzia che il corpo è perfettamente sigillato) e abbondante Loctite sui filetti.
Ho recentemente preso le misure per un sartiame da rivedere, fatto con i Norseman, si erano tutti allentati e si svitavano a mano.
Ottimo grazie, gentile, ...vi comunichiamo che ora il credito è di birra+panino Big Grin.
Grazie!
Di niente, clavy.
Ricordo che oltre alla qualità iniziale del prodotto e dell'installazione, i fattori che influiscono sulla durata del rig sono:
- la quantità di miglia percorse o il numero di anni di servizio
- la percentuale di carico applicato rispetto al carico di rottura
- le condizioni di utilizzo (venti leggeri o venti forti, regata, crociera breve o lunga, etc)
- la salinità e la temperatura dell'acqua
- l'onda e la risacca in mare e all' ormeggio, le vibrazioni dovute al vento
- condizioni ambientali (scarichi industriali, polveri nell'aria, etc.etc.)
(Fonte
- la quantità ed il livello di manutenzione

Secondo i produttori, l'aspettativa di vita delle sartie in base alle condizioniclimatiche sono:
temerature e salinità elevate (tropici): da 5 a 10 anni
temperature e salinità medie: da 10 a 15 anni
Climi freschi (mari del nord, bassa salinità): da 15 a 20 anni
(Fonte: Navtec Rigging Service Guidlines)
Sailor ciao puoi dirmi se un cavo inox 133 fili si può intestare con un terminale Norseman o sta-lock grazie
Citazione:Henri ha scritto:
Sailor ciao puoi dirmi se un cavo inox 133 fili si può intestare con un terminale Norseman o sta-lock grazie
Premesso che non ne vedo l'utilità, penso di si. Ma devi usare il cono appropriato, o perlomeno quello per il cavo a 49 fili che come costruzione è uguale. Preferirei comunque o un manicotto Nicopres, o un terminale pressato.
Tra l'altro nel primo filmato si fsse limitato ad aprire i trefoli con l cacciavite.....sarebbe poco.....hai visto il taglio del cavo????Non e' a 90°...i trefoli non sono lunghi uguali....ma e' fuori???Non ho parole....si si nemmeno i nodi dei parabordi.Smile
Ciao Sailor permettimi l'utilità ci sarebbe nel momento in cui non vi è disponibile un manicotto e relativa pinza ma dimi il cavo 49 sarebbe quello da sartia?
ok ti riferisci al semi flessibile chiamato 7x7 grazie
Citazione:Henri ha scritto:
Ciao Sailor permettimi l'utilità ci sarebbe nel momento in cui non vi è disponibile un manicotto e relativa pinza ma dimi il cavo 49 sarebbe quello da sartia?
Per il cavo a 49 fili (7x7) c'è la possibilità di montare un cono apposta.
Continuo a non capire però per quale utilizzo ti serve il cavo a 133 fili? La patta d'oca del paterazzo? se si, non ti converrebbe comunque smontare il cavo e portarlo da chi te lo può pressare?
Mi serviva saperlo per mia cultura personale grazie mille
Citazione:sailor13 ha scritto:

Secondo i produttori, l'aspettativa di vita delle sartie in base alle condizioniclimatiche sono:
temerature e salinità elevate (tropici): da 5 a 10 anni
temperature e salinità medie: da 10 a 15 anni
Climi freschi (mari del nord, bassa salinità): da 15 a 20 anni
(Fonte: Navtec Rigging Service Guidlines)
Ciao sailor13 ho letto il manuale navtec al link che hai postato, interessante. Mi permetto un appunto al discorso della aspettativa di vita; senza entrare in pippe filosofico-ingeneristiche sul concetto di vita media, mi sembra che non si possa dire che nei nostri mari sia di 10-15 anni, altrimenti vedremmo raffiche di disalberamenti. Diciamo che mancano dati per fare statistiche significative e che queste sono stime (giustamente) conservative.

Domanda: quale può il costo indicativo di disalberare per esaminare il sartiame, incluso prestazione di un rigger professionista, escluso alaggio? Per una barca di 40 piedi con albero passante.

Altra domanda (probabilmente idiotaBig Grin): se la miglior manutenzione è il risciaqquo con acqua dolce, come sciacquo i terminali delle sarie alle crocette? Mi porto su la canna e faccio una bella doccia a tutto il molo?

Infine: è corretto ritenere gli stalok più affidabili dei norseman?

Grazie, ciao
ciao Ishmael, senza entrare in pippe filosofico-ingeneristiche sul concetto di utilizzo medio, mi sembra che non si possa dire che le nostre barche vengano usate come quelle di un francese o di un inglese, che fanno in un anno molte più uscite a vela di noi in 10 anni. Big GrinBig GrinBig Grin
Quindi è ovvio che probabilmente le nostre sartie dureranno un pò più della media a parità di condizioni meteo e di località. Il problema è giudicare quanto e come è stata usata la barca, e se e quanto si voglia rischiare. Anche per le nostre condizioni ed il nostro utilizzo, una volta passati i 15/20 anni è come andare in giro con le gomme lisce, vanno bene fintanto che è asciutto, ma non avrai mai la certezza di non trovare la strada umida dietro la prossima curva, o che non ti esploda la gomma in autostrada.
Non ho idea di quanto possa essere la spesa, dipende da troppe variabili. Se hai tempo libero, una volta tolto l'albero controllarsi le sartie e l'albero da solo (o comunque insieme al rigger) è molto meglio.
Per il risciacquo, se non vuoi innaffiare gli altri ogni tanto puoi salire con secchio e spugna e sciacquare a mano le sartie, ma ovviamente anche qui è questione di buon senso, fai quello che riesci a fare, sempre meglio che niente.
Infine, Stalock o Norseman sono abbastanza simili come concetto, il cono dentro il cavo è una buona garanzia, a differenza di altri tipi di terminale rapido che hanno ganasce che stringono l'esterno del cavo. L'errore capitato alla Norseman poteva capitare a chiunque altro, non mi è piaciuto il modo come l'hanno affrontato.
Ciao Sailor,sono molto d’accordo sui suggerimenti che hai dato in questa discussiione e ti ringrazio per la quantità di informazioni professionali che ci metti a disposizione.
Vorrei dare un piccolo contributo con una mia impressione che ho tratto guardando i pezzi Norseman danneggiati che ci hai mostrato prima. Il difetto del materiale che ti hanno segnalto sarà certamente la causa principale delle rotture ma anche la configurazione dei pezzi mi sembra infelice perché sembra soggetta ad accumulo di acqua e sporcizia e quindi a favorire la corrosione intersiziale. Provo a spiegarmi meglio avendo qualche esperienza nel campo della corrosione. La corrosione interstiziale (cervice corrosion) è uno dei tanti meccanismi di corrosione ma è fra i più pericolosi perché subdolo oltre che frequente negli acciai inossidabili usati in barca. Succede che l’umidità salina condensata sulle superfici, che di per se non intaccherebbe il film passivante degli acciai inox, anche di quelli più scadenti, nel tempo e con l’irradiazione solare evapora e gli ioni dissolti si concentrano progressivamente creando una situazione molto aggressiva anche per il migliore degli acciai che induce la formazione di microcricche (microfratture) non visibili inizialmente ad occhio nudo ( ma solo con i liquidi penetranti o con radiografie) che con il tempo e tanto più velocemente, quanto maggiore è lo stato tensionale al quale si trova l’acciaio, si allargano fino a portare alla rottura .
Come suggerivi in questa discussione la pulizia continua, l’ispezione e la sostituzione periodica è certamente utile a prevenire la rottura ma potrebbe non essere sufficiente se si sovrapponessero più fattori negativi insieme quali:
-acciai inossidabile non di qualità e sua finitura superficiale scadente
-disegno o collocazione del particolare che favorisce la concentrazione dei cloruri o dello sporco e la difficoltà o impossibilità di pulire o ispezionare
-ambiente di lavoro aggressivo, marino o industriale
-elevato stato tensionale indotto dal carico di lavoro o anche indotto dal tipo di lavorazione del pezzo (tipo piegature eccessive , saldature ).
Nel caso dei pezzi Norseman credo si siano sovrapposti questi elementi e l’unica cosa che forse avrebbe potuto rallentare il fenomeno di criccatura sarebbe stata la preventiva sigillatura con silicone secondo i suggerimenti della Stalok riportati sopra http://sailmahalo.com/picture_collection...ngStaloks/
Infatti anche Norseman dice di sigillare l'insieme cavo-cono-terminale con silicone non acetico,e di metterne tanto da farne uscire dalla parte opposta, in modo di essere sicuri che l'interno sia pieno. Ed infatti così feci, montando quei terminali. Ma non è servito neanche a ritardare l'evento, sono venuti via dopo due stagioni. Ripeto, è stato solo un problema di difetto di fusione (così come in modo analogo, ma con ben altri numeri) è successo alla Soromap, ditta francese di La Rochelle che forniva sartiami ai maggiori alberai europei.
Rispolvero il treddì per una considerazione molto poco tecnica.
Premesso che disalberare e togliere i terminali per effettuare un controllo accurato del sartiame non è conveniente economicamente (con quello che costa tirar giu l'albero a quel punto conviene sostituire tutto a mio avviso) e che quindi ci si può limitare solo a un controllo visivo che di per se non può che dare sicurezze relative (mi dicono che anche il controllo con i liquidi penetranti non si potrebbe effettuare sui terminali in testa d'albero quindi si tratta di un controllo a metà) se si 'matura' l'ansia che l'albero possa venirti sulla testa, in quel momento secondo me vale la pena sostituire perchè la tranquillità non ha prezzo.
Arrivo anch'io a questo 3D solo perchè ho appena finito di disalberare e sto leggendo qua e là cosa si dive in termini di durata. Sono rimasto allucinato dalla quantità di inesattezze dell'articolo che inizia la discussione, in parte evidenziate anche da kermit.
Ma come? l'invecchiamento del metallo dovuto alla corrosione, ai depositi salini che si infilano dappertutto non viene minimamente preso in considerazione? Ma se è la PRIMA causa di rottura delle sartie... E poi, le sartie lavorano anche in porto, per anni e anni e se c'è appena appena risacca, lavorano anche tanto. Se faccio un giro del mondo in 3 mesi mi devo preoccupare delle rotture per fatica e basta, ma se tengo il sartiame montato X 10, 20 o 30 anni la cosa cambia di molto.
E' un po' come le gomme della macchina: se faccio km si consumano, ma se non li faccio non durano in eterno: si screpolano e si rovinano anche a km zero!
Inoltre, leggo che lui farebbe 15 giorni l'anno 4 ore al giorno di navigazione. Mi spiace, ma io ne faccio molti ma molti ma molti di più anche solo per le vacanze, 15 giorni per 4 ore mi sembra davvero troppo conservativa.
Dubito che i calcoli fatti secondo quella logica abbiano un senso minimamente pratico, e pubblicare articoli di questo tipo lo trovo deleterio e non è certo un aiuto ai velisti che si vogliono davvero informare.

Concludo riportando una cosa che ho già scritto in un altro 3D simile: smontando il mio sartiame, è bastato torcere leggermente una sartia bassa per fare saltare 2 o tre refoli, eppure a occhio sembrava tutto perfetto.. e senz'altro, non sono saltati per fatica, ma per la corrosione sulla piumba, in un punto che tende ad accumulare acqua, salino e sporcizia. E il mio sartiame aveva 15 anni.
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