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Versione completa: NAUTICAT - FI - Nauticat 33
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la lasci in croazia tutto l'anno? la mia barca l'ho presa a S.Giorgio di Nogaro e ho visto in inverno tutte le barche in secca. almeno quello che ho visto venendo giù è che quel tratto di mare non è particolarmente bello per uscite giornaliere invernali
Tengo la barca stazionata normalmente a Venezia. La foto si riferiva a quando abbiamo passato qualche giorno in Croazia. Ci fai vedere la foto della tua barca?magari sulla discussione che riguarda i tipi di barche più che questa che riguarda specificatamente un modello Tra poco arriveremo a parlare delle qualità nautiche, costruttive e tecniche...nel frattempo se qualcuno che ha provato il Nauticat 33 vuole inserirsi.
se intendevi la mia è un GS 41 e ci sono le foto fra le barche datate, ma continua a parlarci della tua, adoro le barche che navigano da sole e che ti consentono di stare tranquillo qundo rinforza. anche se per i velisti attuali non sei 'performante', cosa di cui immagino ti vergogni molto Smile non c'è il rapporto dislocamento/zavorra, e vorrei anche sapere dei serbatoi, l'acqua mi sembra una riserva preziosa, ma il gasolio non è molto? io ho un volvo 75 e 260 lt e mi sembra non finisca mai. il 90 consuma molto di più? fai il pieno ogni due anni? le senti le due tonnellate in più dei serbatoi pieni? dove sono i serbatoi? sotto i paioli in basso e a centro barca?
Perchè Guido, pensi che dovrei vergognarmi? Sarebbe come dire che andare con una jeep ti farebbe vergognare se vedi una macchina da corsa? Sono filosofie di progetti diversi come sono le filosofie della vita è come l'andare per mare è solo una questione di scelte: dopo le gloriose cinquecento abart e Alfa Romeo di una volta sono passato al Maggiolino e poi al Pajero. è il racconto di chi dopo aver percorso tanta strada, tanti km, con decine di macchine diverse, dopo aver percorso tante miglia in mare e aver provato decine di barche decide, forse finalmente, di godersi il mare, di andar piano, sano e lontano. Mi fa molto piacere che si domandi: significa che si è interessati all'argomento. Io e Pepper, amico del forum con la stessa imbarcazione, le sollecitiamo e ci fa piacere rispondere. Prima di trattare, più esaurientemente possibile, la parte tecnica in generale, veniamo alle tue domande: I nauticat non sono tutti eguali essendo costruiti sulle esigenze dell'armatore per interni ed esterni. Comunque Il dislocamento della mia imbarcazione si aggira intorno a 8.500 kg. La zavorra è di 2500 kg. I due serbatoi di acqua dolce contengono 250 litri ciascuno mentre il gasolio viene contenuto in due serbatoi di 300 litri ciascuno. Il motore FORD di 93 hp, a 2600 giri massimi, ha una cilindrata di 4.136 cm3, pesa 430 kg. Possiamo tranquillamente affermare che non teme confronti nelle velocità medie di trasferimento a motore e nell'andare contro vento e mare avversi. Il tipo di barca è stata concepita per affrontare lunghissime percorrenze. Ciò giustifica la capienza dei serbatoi che ti permettono di percorrere lunghe attraversate senza problemi di rifornimento. Le qualità costruttive e veliche dell'imbarcazione le vedremo tra poco.
20lt/h! 42 con 600lt si fanno 30h di motore a 5 nodi si fanno 150 miglia...Sadsmiley
Mi piace leggere dei Nauticat, io ero innamorato del 33 diventato poi 331, salvo poi innamorarmi e diventare proprietario di un Nauticat 43 per 6 anni (fino al 2006) e mi sento di dire la mia.. La comprai da un ingegnere tedesco appena tornato da un giro del mondo effettuato in 6 anni, la barca era del 1983 e la comprai 'anziana' di 17 anni e ne ho potuto così valutare pregi e difetti anche dopo un uso intenso, del precedente proprietario e mio: feci una specie di giro del mediterraneo tra Adriatico, Grecia, Malta, Tunisia, Sardegna e Toscana. Gli interni in teak sono eterni, il ponte in teak, posato con viti permette di arrivare fino a metà listello con le manutenzioni annuali e poi va sostituito, io lo feci Disapprovazione, il rigging è selden mast e l'attrezzatura di coperta tutta Lewmar.. Il motore è sicuramente il suo punto di forza, io montavo un Ford 6.2 lt aspirato 6 cilindri... una cosa da vaporetto che ti permette di andare vela+motore praticamente contro qualsiasi mare e stando al calduccio in quadrato al timone. Lo smontai sbarcandolo (un lavoraccio che mi costrinse a smontare parte degli interni e il tambucio totalmente) e dopo 6000 ore era perfetto, con le bronzine ancora vergini e le canne dei cilindri ancora con le rigature visibili. Questi motori, aspirati Ford sono utilizzati nei mezzi agricoli o come gereratori sulle navi e li revisionano dopo 20.000 ore! Gli impianti sono ordinati e di qualità. Nonostante però vantasse una chiglia a pinna e non lunga come il 331, le prestazioni a vela lasciavano molto a desiderare con le sue 16 tonnellate di peso per 13,40 metri di lunghezza dello scafo e si navigava a vela solo sopra i 10 nodi e di bolina non stringeva più di 40 gradi sull'apparente. Il motivo per cui l'ho venduta? Rollava troppo! La grande comodità degli interni si paga il termini di altezza del ponte e del pozzetto, che è veramente troppo sopra la linea di galleggiamento, così come la deck house, la grande capacità di carico di gasolio è poi un grosso handicap, visto che i 2 serbatoi (in ferro!) sono a murata e rolla veramente in maniera esagerata, tanto da rendere praticamente impossibile la navigazione al traverso con mare formato. Non me ne vogliano gli appassionati, so che ci si innamora dei Nauticat e ancora oggi mi giro a guardarli.Il mio lo rimpiango... solo quando sono in porto o alla fonda, però Big Grin
Io intervengo (come una maestrina rompina) quando vedo imprecisioni. Il Nauticat 33 con 600 litri di gasolio ha circa 86 ore di autonomia andando a tutto gas (circa 7 litri ora ) per una velocità ipotetica di 7,5 nodi. Circa 600 Mn. E'evidente che i condizionali sono d'obbligo, visto che non controlliamo correnti/stati del mare/venti Personalmente, se non in casi sporadici , tengo una velocità di crociera di 6,5 nodi perchè oltre i consumi salgono. Tenendo questa velocità a circa 2000 giri, il consumo varia tra i 5,5 e i 6 litri ora. Il mio Nauticat però monta un 130 CV Volvo Penta
@nefeli Se ciò che dici vale per i 13 metri e 40 e le 16 tonellate di quello che hai avuto forse non è la stessa cosa per il Nauticat 33 di 10 metri che pesa la metà, rifatto e progredito con l'esperienza di circa 40 anni di attività, con sorprendenti risultati non solo a motore ma anche a vela, rispetto ai primi esemplari, tanto da vedere questa barca ormeggiata in tutti i mari del mondo! Ti dico la mia esperienza (ma per chi si diverte solo quando l'acqua raggiunge la falchetta è meglio che giri subito pagina verso altri modelli): dopo aver visto diversi modelli di Nauticat 33, ho cominciato a provarli. Il primo è stato in Francia a Cannes (sempre appartenuto prima a tedeschi) e oggi di un cortese quanto esperto francese, che a vela proprio non andava e mi aveva scoraggiato nell'acquisto. Poi ho scoperto che aveva il fiocco da rifare e soprattutto la vecchia chiglia corta e lunga la quale, oltre ad ostacolare le virate, con poco vento proprio non procedeva. Provai un'altro Nauticat in Croazia che procedeva senza dubbio a vela meglio ma, se andava benissimo a motore superando tutti, procedeva veramente piano con poco vento; daltronde (pensavo) si trattava sempre di un motorsailer a motore sembrava non avere rivali superando tutte le altre in mancanza di vento e poi, andiamo, in fondo, pensavo, che sicurezza avevamo in più rispetto alle barche a motore dslocanti più blasonate ma che non hanno una chiglia zavorrata sottostante! Comunque essendomi appassionato alla vela, stavo per dedicarmi ad altri modelli lasciando perdere il pur buon e disponibile ingegner Murzi, importatore ufficiale dalla Finlandia, che tanto si stava prodigando per dimostramene la validità dei Nauticat. Ad un certo punto, la vera e propra sorpresa l'ho avuta, qundo sono andato a provare a Lignano, insieme all'ingegner Marco Cobau, un nauticat 33 (sempre di una coppia di tedeschi, ma chissà perchè i fautori di Porshe, Mercedes, Audi e Volkswagen, l'ameranno tanto) per una perizia di questa imbarcazione. Il vento scarseggiava a tal punto che il pur espertissimo Cobau (che ha navigato e provato centinaia di imbarcazioni) pensava di dover dare un colpetto di aiuto col motore oppure mettere il fiocco a collo per poter virare; niente di tutto questo: appena girato il timone, senza neppure scomporsi o dare un cenno di esitazione, la barca ha tranquillamente girato sulle nuove mura, senza alcuna soluzione di continuità, lasciandoci tutti a bocca aperta! Con 2-3 nodi di vento scivolava che è una meraviglia tanto da ricrederci sulla nomea dei Nauticat tanto lenti e difficili da manovrare a vela. L'altro giorno con un equipaggio completo di 8 persone abbiamo navigato, con 3-4 nodi di vento sempre a vela speditamente, cosa che ci sembrava davvero incredibile visto il dslocamento della barca. Certo le leggi della fisica sono ferree e a volte sembra impossibile poterle sfidare ma questa andatura mi ha fatto capire che i Nauticat non sono tutti eguali! Non dimentichiamoci che vengo dall'esperienza di 7 anni con un Elan 333 e prima ancora ho imparato con un FIRST! Non saranno stati i due alberi e le tre vele messe a segno (dati che tutti i 33 e 331 ne sono forniti), sarà stata la linea della barca a chiglia profonda (non lunga ma a mezza chiglia) fatto sta che non abbiamo mai acceso il motore, se non per uscire e rientrare in darsena e per un breve tragitto mentre passavamo di fronte al ferriboat! Se non ci credete venite a trovarmi e ve la faccio provare volentieri! Ed ecco la poderosa spinta dell'elica a tre pale che non teme confronti neppure a marcia indietro (quando si deve fermare repentinamente l'imbarcazione) con il flusso d'acqua spinto sul timone protetto dallo skeg.
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'Molti gravi incidenti sono dovuti alla perdita delle superfici di controllo, solitamente il timone. Un urto fortuito può avere conseguenze disastrose'. Il timone del Nauticat 33, evoluzione del precedente inserito nella chiglia lunga, ha portato alla protezione dello 'skeg'. 'Gli attuali timoni 'a spada' completamente appesi non offrono alcuna protezione e un qualsiasi contatto serio piega irrimediabilmente l'asse del timone rendendolo quantomeno inservibile. ' (da: 'costruzione della barca sicura' di Ernesto Tross)
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Il tuo non è amore...è cieca idolatria Smile
Ma il bello deve ancora venire: poi spieghiamo di che pasta è fatta...Guarda che sono sincero! Nessuno mi paga!
Mi permetto di avere dei fierissimi dubbi sull'attendibilità del tuo anemometro Smile
Per amor di verità lo so bene che sei pagato dalla concorrenza...lasciami scherzare...vieni a constatare di persona che mi fa piacere. Nel frattempo facciamo vedere il 'pescecane' : la potente prua immersa 'disegnata dalla natura' per solcare le onde in velocità senza bagnarsi...
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Che dire poi della sicurezza donata da una chiglia di 2500 kg. , (su di una barca di 10 metri) Che per chiarire meglio corrisponde al peso di 31 uomini del peso di 80 kg. ciascuno?
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Con le prestazioni che descrivi tu, non vorrei che i possessori di Nautor Swan e GS li vendessero per comperare il Nauticat 33 Big Grin
Lo dicevo io che sei pagato dalla concorrenza. Perchè, che ci sarebbe di male a cambiarla? in fondo la cosa che ci fa più felici non è quando si vende e si acquista la barca? Comunque ragazzi, con l'oceano non si scherza! Guardiamo la sostanza!
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SKIPPERVELA: ''Che dire poi della sicurezza donata da una chiglia di 2500 kg. , (su di una barca di 10 metri) Che per chiarire meglio corrisponde al peso di 31 uomini del peso di 80 kg. ciascuno? non giudico della robustezza ma se uno proprio deve dire qualcosa deve dire che 8500 diviso 2500 fa 3,4 lo stesso numero del mio panda che però è molto più basso sull'acqua , con una coperta molto più leggera e con un bulbo in proporzione più profondo
Mi fa piacere ricevere critiche e notizie sulle altre barche così la discussione si può ampliare a nuovi argomenti: Ottimo il Panda. Com'è la chiglia? Imbullonata o solidale con lo scafo? Quanto è lunga la barca e quanto pesa in totale? Quanto pesca? Dammi altre notizie sulla tua bella barca.
naturalmente si tratta di due barche difficilmente confrontabili ....sul panda nordcantieri c'è già su questa sezione una discusssione aperta alla quale prima o poi contribuirò con delle foto della mia. la chiglia è a pinna imbullonata sotto una sentina profonda per cui parte della stessa è costituita dallo scafo poi (per lo meno nella mia) la ghisa è incamiciata da alcuni strati di vtr...pesca circa 1,70 m
Sempre per restare in tema di abitabilità: questo è il salottino del Nauticat 33 contornato da vetrate sul mare dove 'la capitana' più anziana si gode il meritato riposo il giorno di Pasqua...
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Non dimentichiamo la lunghezza di metri 10: oltre al salottino, questa è la zona pranzo per donare la giusta ospitalità anche quando il tempo non è buono...libri sugli scaffali per darsi ad una buona lettura, generi di ristoro e naturalmente luci naturali soffuse dai finestrini ...
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Se per caso uscite col bel tempo meglio guidare in pozzetto. Una barca che, come si vede, anche ad 86 anni potete godervi!
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Ma se per caso vi coglie d'improvviso il brutto tempo meglio guidare riparati al caldo
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Se tira troppa aria e non volete guidare in pozzetto, per godere comunque della luce naturale c'è la cappottina del tetto chiudibile e con tendina apribile per godere la luce del sole anche dall'interno.
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SE l'alta prua, è costruita per sfidare le condizioni di mare più avverso restando bene riparati in coperta.
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La poppa, così sopraelevata dal livello del mare, segue i dettami scritti da Bernard Montassier per sfidare gli oceani, con la classica forma 'a canoa' per rompere e separare le onde provenienti da dietro evitando le conseguenze devastanti in coperta.
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A questo punto diamo un'occhiata al motore: un poderoso istancabile FORD da 'trattore', che a 2600 giri al minuto, sviluppa 93 hp con una cilindrata di 4.136 cm3 con comoda e agile apposita sala motore coibentata posta sotto il quadrato guida interno.
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il 34% di zavorra non è un valore molto alto, specie con pescaggio di 1.55, pensa che l'HR42F ha il 41%. la mia ha il 38% di zavorra e un pescaggio di 2.10 mt. ovviamente più in basso è il peso e maggiore il momento raddrizzante. importante anche la distribuzione dei pesi, per questo ti chiedevo della localizzazione dei serbatoi, in particolare se molto capienti. fanno tanto peso. per esempio in molte barche moderne li mettono a prua e a poppa e le barche hanno comportamenti anomali con mare formato, tanto che alcuni miei amici rinunciano al serbatoio di prua avendo una scorta ridicola e rimpinguandola continuamente con il desalinizzatore. Perciò sulla mia barca i serbatoi sono tutti a centro barca, poco sopra la linea di galleggiamento e 400 litri di acqua (i serbatoi più bassi e quindi sempre pieni) sono sotto i paioli e quindi sotto la linea di galleggiamento. quello che si ottiene è una notevole rigidità alla tela, un beccheggio e un rollio limitati e lenti.
Il N33 ha due serbatoi di gasolio da 300 litri cad. quasi al centro barca (leggermente a poppavia) e per il 90% sotto la linea di galleggiamento. Il serbatoio acqua (nella mia 1 da 450 lit.) al centro barca e decisamente sotto la linea di galleggiamento , praticamente in sentina.
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