30 kts al traverso.
in alcuni post leggo chi con 20 usa il motore
in altri che con 30 fa manovre
Vi prego di fare i video così imparo un pò
BV
(19-10-2015 12:31)Franzdima Ha scritto: [ -> ] (19-10-2015 12:12)atnike Ha scritto: [ -> ]Bullo è uno che ne sa! Ogni suo intervento trasuda esperienza. Non capisco però una cosa, cioè quando dice che con più di 13 nodi non riesce ad uscire dall'ormeggio con la tecnica di cui sopra (non so che altra tecnica usi). Io non ho 35 anni di esperienza come marinaio, ma dall'ormeggio, anche con una trentina di nodi esco. Come ho già detto in un altro messaggio la procedura che uso è:
Mollo il cavo di poppa sottovento;
Marcia avanti (il n. di giri dipende dal vento e dall'imbarcazione);
Mollo a prua;
Filo gradualmente il cavo di poppa sopravento (la quantità dipende dall'imbarcazione e dal vento), la regolazione del timone non è importante (io lo tengo al centro). Piuttosto sulla bitta di poppa mantengo un collo completo di cavo, per evitare che mi si strappi di mano. Quando capisco che la poppa può passare senza urtare l'imbarcazione sopravento recupero velocemente il cavo ( se è a doppino) o lo mollo se lo lascio in banchina).
Con 30 nodi al traverso?
Scusami ma non credo che tenere il "cavo" di sopravento sia sufficiente ad evitare che la prua si abbatta miseramente sottovento.
Anche perché la tua è la procedura standard.
Tra l'altro se hai una barca sopravento che ti ripara non hai trenta nodi ma zero, il vento lo prendi appena metti il naso fuori e la prua scade sottovento, anche molto rapidamente.
Sei sicuro che la traversia con barca sopravento sia o? Io non ho una nave sopravento...E' vero che appena l'imbarcazione da mezza nave in poi, è esposta completamente al vento, abbatte velocemente, , ma è anche vero che 'uscita dal canale l'ho nella direzione giusta....E se serve il cavo sopravento lo mantengo anche per 5-6 metri o più.
Non mi pare poi che questa manovra venga indicata nel forum come "standard". C'è gente che ritiene che filare gradualmente il cavo sopravento non sia consigliabile.....Ripeto, io altre manovre per uascire non ne conosco.
Io con 30 nodi al traverso:
1. Se proprio posso, evito di uscire (sono timoroso)
2. Se esco non mi ostino ad uscire dal canale di prua e se ho spazio sottovento lascio che questo mi abbatta la prua ed esco di poppa e se non ho spazio sufficiente chiamo il gommone degli ormeggiatori.
3. Non capisco il senso di tenere per mezza lunghezza di barca la cima di poppa sopravento (secondo me si rischia solo di farsi male).
P.S. ma dove andate con 30 nodi? Statevene in porto che evitate di fare danni
Ciao Simone,
1)alcune volte occorre uscire...se devo trasferire i 30 nodi non sono proibitivi.
2)La manovra che ho descriitto credo che sia l'unica possibile con vento. Se il vento mi abbatte la prua verso l'uscita proseguo..altrimenti la faccio in retro...Mi è anche capitato di chiamare il gommone. A capraia una volta Sonia mi ha tenuto la prua.
Per quanto riguarda filare gradualmente il cavo di poppa di sopravento, con ventone è indispensabile.
Non sono così convinto che sia indispensabile ma soprattutto sapere di avere una cima in acqua in un momento così critico non mi sembra un granchè ma è ovviamente una mia opinione personale. (La mia perplessità non è riferita al tenersi con la cima di poppa sopravento prima di partire ma il filarla così tanto)
Ripeto, io con ventone al traverso se ho spazio sottovento e poca larghezza nel canale mi faccio abbattere dal vento.
Anch'io. Il problema sorge con l'imbarcazione sopravento. Filo gradualmente la cima per evitare che la poppa vada a sbattere sopravento. E' anche vero che se il cavo è a doppino occorre recuperarlo velocemente.
Ma se vai a sbattere con la poppa sulla barca sopravento significa che inevitabilemente andrai sulle trappe di quella sottovento, no? Il problema non è se si esce troppo lenti?
E' per quello che con ventone diffcilmente si riesce a partire se non si fila sopravento.
comunque se ci sono altri modi sono pronto ad imparare.
(19-10-2015 12:12)atnike Ha scritto: [ -> ]Bullo è uno che ne sa! Ogni suo intervento trasuda esperienza. Non capisco però una cosa, cioè quando dice che con più di 13 nodi non riesce ad uscire dall'ormeggio con la tecnica di cui sopra (non so che altra tecnica usi). Io non ho 35 anni di esperienza come marinaio, ma dall'ormeggio, anche con una trentina di nodi esco. Come ho già detto in un altro messaggio la procedura che uso è:
Mollo il cavo di poppa sottovento;
Marcia avanti (il n. di giri dipende dal vento e dall'imbarcazione);
Mollo a prua;
Filo gradualmente il cavo di poppa sopravento (la quantità dipende dall'imbarcazione e dal vento), la regolazione del timone non è importante (io lo tengo al centro). Piuttosto sulla bitta di poppa mantengo un collo completo di cavo, per evitare che mi si strappi di mano. Quando capisco che la poppa può passare senza urtare l'imbarcazione sopravento recupero velocemente il cavo ( se è a doppino) o lo mollo se lo lascio in banchina).
a me questa manovra con 30 nodi non riesce.. ti posso chiedere a quanti giri tieni il motore ? poi mentre fili ok.. ma quando molli tutto abbassi i giri o esci tipo supposta con gastroenterite ?
Serve intesa tra timoniere e persona al cavo di poppa sopravento. Durante la marcia avanti occorre che la prua non abbatta, pertanto il numero di giri è legato alle condizioni del momento. Il momento in cui occorre recuperare o mollare il cavo è quello in cui si è franchi dalle imbarcazioni sopravento e sottovento. Nel mio caso è più facile perchè ho il finger da un lato e una barca dall'altro (anch'essa con finger dall'altro lato) pertanto non ho trappe. Quando mi è capitato con trappe o richiesto assistenza del gommone (non avevo tanto spazio a prua quindi non potevo dare manetta)..
ok grazie.. con finger è tutto più chiaro, perché se hai trappa sotto vento magari di un catafalco a motore con prua altra 3 m la vedo dura.. se hai il finger puoi usare gli spring oltre alla possibilità di ormeggiarti di prua senza fare carpiati per salire.. figata i finger
(19-10-2015 13:49)atnike Ha scritto: [ -> ] (19-10-2015 12:31)Franzdima Ha scritto: [ -> ] (19-10-2015 12:12)atnike Ha scritto: [ -> ]Bullo è uno che ne sa! Ogni suo intervento trasuda esperienza. Non capisco però una cosa, cioè quando dice che con più di 13 nodi non riesce ad uscire dall'ormeggio con la tecnica di cui sopra (non so che altra tecnica usi). Io non ho 35 anni di esperienza come marinaio, ma dall'ormeggio, anche con una trentina di nodi esco. Come ho già detto in un altro messaggio la procedura che uso è:
Mollo il cavo di poppa sottovento;
Marcia avanti (il n. di giri dipende dal vento e dall'imbarcazione);
Mollo a prua;
Filo gradualmente il cavo di poppa sopravento (la quantità dipende dall'imbarcazione e dal vento), la regolazione del timone non è importante (io lo tengo al centro). Piuttosto sulla bitta di poppa mantengo un collo completo di cavo, per evitare che mi si strappi di mano. Quando capisco che la poppa può passare senza urtare l'imbarcazione sopravento recupero velocemente il cavo ( se è a doppino) o lo mollo se lo lascio in banchina).
Con 30 nodi al traverso?
Scusami ma non credo che tenere il "cavo" di sopravento sia sufficiente ad evitare che la prua si abbatta miseramente sottovento.
Anche perché la tua è la procedura standard.
Tra l'altro se hai una barca sopravento che ti ripara non hai trenta nodi ma zero, il vento lo prendi appena metti il naso fuori e la prua scade sottovento, anche molto rapidamente.
Sei sicuro che la traversia con barca sopravento sia o? Io non ho una nave sopravento...E' vero che appena l'imbarcazione da mezza nave in poi, è esposta completamente al vento, abbatte velocemente, , ma è anche vero che 'uscita dal canale l'ho nella direzione giusta....E se serve il cavo sopravento lo mantengo anche per 5-6 metri o più.
Non mi pare poi che questa manovra venga indicata nel forum come "standard". C'è gente che ritiene che filare gradualmente il cavo sopravento non sia consigliabile.....Ripeto, io altre manovre per uascire non ne conosco.
Per standard intendo che un po' tutti mollano prima l'ormeggio sottovento e si tengono fino all'ultimo con quella sopravento.
Comunque va bene, se riesci ad uscire prua al vento con trenta nodi buon per te, io non ci riesco già con la metà del vento.
Con 30 nodi controllo gli ormeggi e vado al ristorante.
Non mi va di passare da incosciente. Come ho già detto a Kawa75 ci sono volte che non ci su può esimere dal partire (in condizioni che comunque ritengo sicure per la navigazione). Chi mi conosce sa che la prudenza e la sicurezza sono per me fondamentali. Chiedo comunque a Franzdima di spiegarmi come fa ad uscire con vento.
non vorrei andare fuori tema, ma io come dice Franzdima vado al ristorante...
il problema io lo ho opposto.. senza arrivare a 30nodi quando ormeggio mi trovo spesso un vento teso circa 10nodi ma anche più che mi prende al traverso durante l'entrata nel canale e poi me lo trovo praticamente di prua.
se ci sono altre barche affianco nessun problema altrimenti ... si rischia una veloce abbattuta con la fiancata in banchina ... o peggio..
La procedura è semplice .. entro prendo la trappa di poppa di sinistra ( non parlo di sopravento in quanto lo ho sul naso...) la metto sulla bitta con una gassa precedentemente fatta ... per essere veloce poi corro veloce come un furetto a prua a recuperare la trappa .. se la manovra va bene .. è essenziale che non manco la presa della trappa di poppa e che mi trovo in mano la cima che lega quella di prua .. che non si incastra in qualche parabordo ecc..., mi trovo che la barca pende già di 20° ma quello che è peggio il vento mi manda in banchina ... ma se tutto funziona recupero la trappa di prua e metto in sicurezza .. poi recupero le altre trappe..
La domanda è se presa la trappa di poppa do motore in avanti e il timone scontrato (dove mi direte voi) riesco a tenere la prua dritta per un tempo ragionevole per non fare il saltimbanco??
(07-10-2015 17:45)Franzdima Ha scritto: [ -> ]Io porto la poppa sopravento dandomi una tirata alla cima prima di lanciarla in banchina.
A questo punto assecondo il vento e se mi spinge la prua verso il fondo del canale d'uscita la lascio fare, quando la barca è tutta fuori esco a retromarcia e mi giro dove ho più acqua.
Forzare la prua controvento in manovra quando si ha poca acqua dà un passatempo ai curiosi del porto.
Non conviene ostinarsi a fare la manovra che si ha in mente, conviene adattarla e modificarla in funzione delle condizioni.
@ Atnike
Mi auto cito perché ho spiegato qui come faccio.
BV!
si io parlo dell'ormeggio... quando arrivo ... non quando parto...
...e se ci fossero 50 Kn cosa faresti???
Ma daiii!!!!
Con 50 kn se sono all'ormeggio guardo se c'è ancora posto nel ristorante dove ha prenotato Franzdima...
Se devi lasciare gli ormeggi per necessità i casi sono due:
Hai esperienza per farlo,
Oppure non farlo perché potresti fare danno a se e gli altri, quindi dopo che hai lasciato gli ormeggi con 10 kts senza problemi, prova con 15, poi con 20 ecc. Ecc. E ti accorgerai che non è così complicato, come già scritto anche da Franzdima
Se devi ormeggiare con vento al traverso invece le regole sono due
Entri di prua oppure se c'è abbastanza acqua, di poppa da sottovento sempre dopo aver provato con 10 kts, 15 kts, ecc.
Imho
il mio problema non è entrare ... è recuperare la trappa di prua prima che abbatto sotto vento... e quindi trovare il modo di rallentare l'abbattuta contrastando con il motore il vento avendo presp la trappa di poppa e messa su una bitta... se possibile...