Come al solito, gli interventi di Polimeri sono pietre miliari.
Aggiungo qualcosa di mio.
Per fare stucco uso resina, e la addenso 'secondo necessita'.
Se desidero riempire buchi corposi, uso addensarla con aerosil, e se desidero renderla anche leggera, aggiungo microsfere, che ne abbassano (e di molto!) il suo peso specifico.
Ma soltanto in caso di qiantita corposa, tipo riempire cavita' o ricostruire del termanto. Alleggerire un lavoro di 'rattoppo' di 50 o 100 grammi, non ha molto senso per me.
Se invece il rattoppo deve essere strutturale e quindi idealmente essere 'dello stesso materiale che c'era prima' esiste un additivo chiamato pagliuzze che non é nient'altro che tessuto di vetroresina sminuzzato.
In mancanza (.. la solita domenica pomeriggio con negozi chiusi
), prendo del normale mat, lo 'trituro' e lo aggiungo alla resina. Ne viene fuori del materiale resistentissimo.
N.B. Non ho mai nascosto che in caso d'emergenza lo trituro con la mezzaluna da cucina...
Veniamo però alla cosa principale. Lo stucco a rasare.
Per avere tale stucco, ci vuole solo un po di pratica ed essere disposti a fare qualche tentativo e di buttare qualche euro di materiale.
La resina pura é già un poco densa. Teoricamente si potrebbe passarla arullo e depositare una piccola pellicole di materiale.
Il problema é che noi lavoriamo su superfici curve inclinate e spesso 'rivolte' verso il basso.
Il piano orizzontale 'a bolla' a me non é mai capitato. (Kekkulo..
)
Quindi ci serve che la resina si 'attacchi' alla superficie da stuccare e non tenda ad andarsene per le sue.
L'addensamento (tixotropizzazione) serve all'appiccicosa resina per restare dentro i buchini e fessure da stuccare e non colare o rimanere attaccata alla spatola.
Non é opportuno usare microsfere. Anzi. Più il materiale é robusto, meglio fara' il suo lavoro di riempitivo.
Quindi l'aerosil va aggiunto alla resina poco alla volta, fino a trovare una densita tale che il materiale ottenuto sia possibile spalmarlo con una spatola da carrozziere (quelle quadrate o rettangolari di color blu scuro o viola) e stenderla senza che faccia grumi.
Io faccio di solito 50 grammi di resina, e aggiungo aerosil misurandolo a 'sessoline' comprate in negozio da cucina. E' oggettivamente impossibile pesare l'aerosil. Ha ragione Polimeri, una volta per errore ho ordinato mezzo KG di Aerosil, e mi sono arrivati SEI secchielli.
Facciamo un paragone...
In commercio esiste uno 'stucco epossidico bicomponente superleggero a rasare'. Di una nota marca 'primaria del settore'.
Confezione da 750 grammi a 38 euro. (comprato. Eeee..stika![:136]).
Si tratta della solita resina epoxy bicomponente addensata con molto aerosil e MOLTISSIME microsfere. E basta. Nulla di particolarmente 'esoterico'.
Non so se ero io 'non in giornata', ma non sono riuscito a stenderla con la spatola da carrozziere.
Continuava a farmi 'riccioli' di materiale. C'é voluta un'estenuante levigata dopo.
Boh... fate voi.
Ultima cosa. Stucco... Con poliestere o epossidica?
Partiamo da un dato. La vinilestere io la trovo a 9 euro il Kg, l'epossidica strutturale a 12. E non faccio mai compromessi sulla qualita', dando piena garanzia sui miei lavori.
Se si ragiona a spessori minimi, che richiedono grande resistenza,la cosa ha un senso.
Ricordate anche che l'epossidica sottile é molto resistente ma anche particolarmente fragile.
Se mettete una 'cosa' (riempimento, rasatura) molto rigida su uno scafo invece abbastanza flessibile... L'effetto ve lo lascio immaginare.
Se avete uno scafo in vinilestere, cercate di fare lo stucco in vinilestere.
Anche la compatibilita tra resine ha la sua importanza.
[u]
Stand by! Post in progress...[u][:13][:136]