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Versione completa: schemino circuito spi.
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Ciao a tutti,

Ho visto che ci sono moooolte discussioni sull'argomento, ma non sono riuscito a trovare uno schema del circuito e dei 'componenti' del circuito stesso.... Quindi se qualcuno ha un disegnino (a prova di tontolone Big Grin) gli sarei mooolto grato!!!

La barca e' un balanzone 9 metri dove ci dovrebbe essere tutto per l'utilizzo dello spi (spi tangone scotte bozzelli e 2 cavi d'acciaio collegati da un anello metallico che dovrebbe servire per strambare.....se non ho capito male)

Grazie e buon vento
guardati (comprati!)

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Citazione:cicciopettola ha scritto:
facevi prima a scansionargli uno schemino rispetto ad una copertina... ma ognuno ha il suo modo di essere utile....


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Come libro invece ti consiglio:
Lo spinnaker. Storia, attrezzatura, tipologia, appunti di manovra
Autore: Albanesi Oreste
Citazione:Alpa550 ha scritto:
Citazione:cicciopettola ha scritto:
facevi prima a scansionargli uno schemino rispetto ad una copertina... ma ognuno ha il suo modo di essere utile....

tesoro mio. ma ti pare che gli ho scansionato la copertina?!?! Wink
(era un'immagine che stava in rete e l'ho solo linkata!)
Interessante quel Reaching strut. Eviterebbe ai miei candelieri di piangere quando vado strallato con un po' di vento, senza per forza pensare di usare le manovre doppie.
il Reaching strut è il vecchio buttafuori, è una manovra in più che devi spostare da un lato all'altro quando strambi, puoi risolvere montando un barber, sul punto piu largo della barca, ci fai passare il braccio e lo cazzi dalla parte che serve, cosi non pieghi piu i candelieri!
Citazione:ghibli4 ha scritto:
Interessante quel Reaching strut. Eviterebbe ai miei candelieri di piangere quando vado strallato con un po' di vento, senza per forza pensare di usare le manovre doppie.
Su un comet 910? Lascia stare...
Citazione:tiger86 ha scritto:
Citazione:ghibli4 ha scritto:
Interessante quel Reaching strut. Eviterebbe ai miei candelieri di piangere quando vado strallato con un po' di vento, senza per forza pensare di usare le manovre doppie.
Su un comet 910? Lascia stare...

Obbedisco Big Grin. Anche perche' mi e' bastata una breve ricerca in rete per desistere...

Contribuisco anche io. Per me il sistema 1 anche se sono 50cm sopra il consigliato. Immagino stessa soluzione sul ballanzone

Le foto sono del catalogo Harken

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Grazie mille a tutti,

Su questa immagine riconosco quasi tutto.... Braccio, scotta, e carica basso, non vedo il carica alto ma so come e dove si arma, mi rimane un dubbio, sul tangone il bozzello 'A' si arma sul cavo d'acciaio con l'anello?? e lo stesso cavo si arma ad entambe le varee (lasciando l'anello al centro)??

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Grazie
Sul mio Comet 420 le scotte vanno fuori dai candelieri, i bracci all'interno e, nelle andature più appruate, si inserisce il braccio in una pasteca incocciata in un golfare pieghevole sul marciapiede tra le lande e la falchetta.
E' giusto questo utilizzo?
L'alabasso dal winch drizze di Sn passa da uno stopper, và ad un bozzello sulla falchetta a prua, và ad un bozzello incocciato sull'orecchia del tangone e torna in pozzetto a Dx speculare a come era partito a Sn.
Quando si và con tangone a pruavia del traverso l'alabasso sforza sulla draglia alta. Alla fine ho fatto quello che i puristi chiamano 'groppo' a cavallo del bozzello sul tangone e tutto và bene utilizzando il rinvio dell'alabasso sottovento.
Ma è giusto così o come sarebbe meglio?

Big GrinBig GrinBig Grin
Io avrei una domanda.... ma era il jib del braccio ad armarsi sul jib della scotta(come ricordo io), o viceversa?
Citazione:eulero ha scritto:
Io avrei una domanda.... ma era il jib del braccio ad armarsi sul jib della scotta(come ricordo io), o viceversa?

Jib = fiocco non sovrapposto.

Gibb = antica marca di moschettoni

Moschettone della scotta incocciato sull'anello maggiorato del Gibb o wichard o tylaska del braccio, a sua volta incocciato sull'anello della vela.

Ciao
Citazione:albert ha scritto:
Citazione:eulero ha scritto:
Io avrei una domanda.... ma era il jib del braccio ad armarsi sul jib della scotta(come ricordo io), o viceversa?

Jib = fiocco non sovrapposto.

Gibb = antica marca di moschettoni

Moschettone della scotta incocciato sull'anello maggiorato del Gibb o wichard o tylaska del braccio, a sua volta incocciato sull'anello della vela.

Ciao


thanks!
purtroppo bisogna cominciare a prendere familiarità con le terminologie inglesi che si usano sempre di più, vedi:
jib, tack, clew, jackline, back e via dicendo.
Una volta erano da fighetti oggi frasi tipo 'cazza il back' stanno diventando di uso comune in Italia.
Citazione:tiger86 ha scritto:
purtroppo bisogna cominciare a prendere familiarità con le terminologie inglesi che si usano sempre di più, vedi:
jib, tack, clew, jackline, back e via dicendo.
Una volta erano da fighetti oggi frasi tipo 'cazza il back' stanno diventando di uso comune in Italia.

Son ancora più divertenti le italianizzazioni: TRIMMA TRIMMA!!!
Citazione:albert ha scritto:
Citazione:eulero ha scritto:
Io avrei una domanda.... ma era il jib del braccio ad armarsi sul jib della scotta(come ricordo io), o viceversa?

Jib = fiocco non sovrapposto.

Gibb = antica marca di moschettoni

Moschettone della scotta incocciato sull'anello maggiorato del Gibb o wichard o tylaska del braccio, a sua volta incocciato sull'anello della vela.

Ciao
io preferisco far incocciare sulla varea dello spi la scotta e a questa il braccio; in questo modo quando cala il vento il prodiere può smontare momentaneamente il braccio che non si usa (e che pesa) per poi rimontarlo prima della strambata.
Che vantaggio c'è invece ad incocciare la scotta al braccio?
Citazione:mania2 ha scritto:
io preferisco far incocciare sulla varea dello spi la scotta e a questa il braccio; in questo modo quando cala il vento il prodiere può smontare momentaneamente il braccio che non si usa (e che pesa) per poi rimontarlo prima della strambata.
Che vantaggio c'è invece ad incocciare la scotta al braccio?
Anch'io preferisco fare come te
Citazione:mania2 ha scritto:
io preferisco far incocciare sulla varea dello spi la scotta e a questa il braccio; in questo modo quando cala il vento il prodiere può smontare momentaneamente il braccio che non si usa (e che pesa) per poi rimontarlo prima della strambata.
Che vantaggio c'è invece ad incocciare la scotta al braccio?

Usualmente il moschettone del braccio ha l'anello maggiorato dove incocciare quello della scotta.

Poi se attacchi il moschettone del braccio su quello della scotta, in varea del tangone hai una collanina di moschettoni che vanno su e giù....

In caso di vento leggero io faccio incocciare 'provvisoriamente' entrambi i moschettoni direttamente sull'anello della vela, sotto quello del braccio e sopra quello della scotta. Se si vuole 'sparare' (ormai non si fa più) ci si deve ricordare di togliere prima di farlo il moschettone della scotta.
Io Albert facevo esattamente come dici tu, ma ultimamente avevo sperimentato, su consiglio di un collega, il metodo di mania e mi pareva più che ok. Certo che esiste come dici tu la collanina che non è il max.

A questo punto la sparo grossa e qualcuno si agita, ma ognuno la vede a modo suo:
se la barca non è grande, e quindi situazione diversa a bilancino, due scottini con due gasse direttamente sulla bugna sono veramente una favola.BlushWink
Noi siamo in economia. Un moschettone solo per scotta e braccio assieme.
Logicamente scotta e braccio ben scalzate che la calza pesa e si risparmia sulla lunghezza totale.
Wink
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