Citazione:apache ha scritto:
Mi verrebbe una battutaccia su te che fai....l'indiano!
Allora precisiamo:
A) la messa in commercio NON la delibera nessun Ministero Italiano, viene accertata da un ente notificato.
B) la messa in commercio in un paese UE vale anche per l'Italia; esempio: sulla barca, consegnatami in FRANCIA e immatricolata in Italia è stata montata una radio venduta all'allestitore (francese) da un grossista francese; nemo problema/akuna matata per licenza di stazione in Italia.
C) se uno va a comprarsi negli USA EPIRB e non si porta appresso il suo MMSI ed il nominativo internazionale potrebbe dedicarsi al golf, con maggior successo.
D)Breve indagine di mercato, per apparati con GPS integrato e con programmazione MMSI, escluso trasporto e iva/dazi (per i soli USA):
MCMurdo G406: UK da 673 a 706 €; Germania SVB 520 €; USA 522 €.
ACR Globalfix 406: UK da 725 a 773€; USA 600€.
Oceansignal E100G: UK da 573 a 609€.
Citazione:umeghu ha scritto:
devono cambiare la batteria ogni 4 anni (non 5 come dice il costruttore dell'EPIRB) E' una regola Italiana del Febbraio 2010 ! IN BASE A QUALE REGOLAMENTO ATTUATIVO?......
E' una notizia apparsa su Internet da parte di alcuni rivenditori di EPIRB.....se desideri te la mando in copia, ma in effetti non riesco a trovare la fonte ufficiale. Sto cercando! Forse il MIn. Sviluppo o qualche altro ente.
Il riferimento è sempre la IMO 1039 punto 4.2 che specifica che il test SBM va fatto con una scadenza stabilita dalla Nazione o al cambio di batteria
(at intervals specified by the flag Administration and not exceeding 5 years) In pratica se il test SBM é obbligatorio ogni 4 anni (Italia), e a 5 devo cambiare la batteria devo anche rifare il test. Per questo motivo i rivenditori di EPIRB hanno detto che poiché il test in Italia va fatto ogni 4 anni ti cambiano anche la batteria.
Citazione:apache ha scritto:
E' una notizia apparsa su Internet da parte di alcuni rivenditori di EPIRB.....se desideri te la mando in copia, ma in effetti non riesco a trovare la fonte ufficiale. Sto cercando! Forse il MIn. Sviluppo o qualche altro ente.
:)Beh, come notizia vale quella dell'oste che annuncia la bontà del proprio vino....
.
Sarei però curioso di sapere se la mafia dei commercianti/produttori italiani dopo la fregatura delle zattere ISO ITALIA (due anni anzichè tre tra le revisioni) sono riusciti ANCHE a fotterci un anno tra le sostituzioni della batteria. Tieni conto che si tratterebbe di un 20% di maggior costo per naviglio comunque non SOLAS, per il quale il manuale della Kannad da addirittura SEI anni tra il cambio delle batterie.
Sarei anche curioso di sapere se quanto sostenuto dai commercianti riguarda il naviglio obbligato SOLAS o anche il diporto.
E poi si chiedono perchè uno voglia la bandiera belga....
Citazione:umeghu ha scritto:
:)Beh, come notizia vale quella dell'oste che annuncia la bontà del proprio vino.......
Sarei però curioso di sapere se la mafia dei commercianti/produttori italiani dopo la fregatura delle zattere ISO ITALIA (due anni anzichè tre tra le revisioni) sono riusciti ANCHE a fotterci un anno tra le sostituzioni della batteria.
Sarei anche curioso di sapere se quanto sostenuto dai commercianti riguarda il noviglio obbligato SOLAS o anche il diporto (che non rientra nell'obbligo SOLAS.
Se c'è una cosa che fa incazzare son proprio le notizie false dei commercianti ! Ho chiesto spiegazioni, mi han detto che mi mandano un'email con il riferimento, ma sarei felice di screditarli ! Non hanno specificato se SOLAS o tutti, ma dove è specificato che il naviglio da diporto non rientra nel SOLAS ?
Ho inviato il file incriminato direttamente.
Citazione:apache ha scritto:
[ ma dove è specificato che il naviglio da diporto non rientra nel SOLAS ?
Per definizione le imbarcazioni sotto alle 300 tons e/o dedite al diporto sono esentate dalla Normativa SOLAS; tutte le altre no.
Poi l'armatore di un natante di 8 metri può decidere di dotarsi, in tutto o in parte di materiale 'SOLAS' se così vuole; tale materiale è esuberante nelle specifiche rispetto a quello 'omologato' per l'Italia.
La normativa é spiegata nel Decreto 15 aprile 2003, n.130, all'articolo 21 e si riferisce a tutte le navi mercantili e da diporto, quindi i vari laboratori ne approfittano e ci provano ad applicarla a tutti.
La distinzione delle navi da diporto però non è più in base al ton. ma alla lunghezza, oltre 24 mt. (magari ce l'avessi)
Citazione:umeghu ha scritto:
Citazione:apache ha scritto:
[ ma dove è specificato che il naviglio da diporto non rientra nel SOLAS ?
Per definizione le imbarcazioni sotto alle 300 tons e dedite al diporto sono esentate dalla Normativa SOLAS; tutte le altre no.
Poi l'armatore di un natante di 8 metri può decidere di dotarsi, in tutto o in parte di materiale 'SOLAS' se così vuole; tale materiale è esuberante nelle specifiche rispetto a quello 'omologato' per l'Italia.
Citazione:apache ha scritto:
Ti sono oltremodo grato per aver rintracciato e pubblicato la circolare.
Ti dico come la leggo io: per navi commerciali e da diporto vige l'obbligo di revisione annuale.
Per le imbarcazioni da diporto NO!! Per queste solo l'obbligo di test ogni 4 anni.
Che poi quest'ultima cosa sia un po' una baggianata (quasi tutti gli EPIRB hanno da 5 a 6 anni di vita certificata dalla data di produzione....) è altro discorso.
Ciò che mi preoccupa moltissimo è che la Direzione Generale di un Ministero interloquisca coinvolgenso aziende private, enti pubblici e Istituti Tecnici....
I concetti espressi, IMHO, andrebbero comunicati agli Ispettorati territoriali, inclusa la lista dei requisiti per poter fare i test/collaudi. Infatti il testo recita che il test lo può fare il produttore: ergo compro un EPIRB in U.K., lo registro sulla licenza di stazione (è SOLAS), alla scadenza dei 4 anni lo spedisco in UK per la ertificazione che funziona e mi torna indietro con una lettera di accompaganmento che dice ' Sir, we confirm You that the equipment is O.K.'; spesa 50€?
Certo che la voglia di bandiera estera cresce vieppiù...
Citazione:umeghu ha scritto:
AGGIORNAMENTO:
HO POSTO I SEGUENTI QUESITI A DUE ISPETTORATI TERRITORIALI:
'... Purtroppo ora non mi è chiaro quali obblighi sorgano a valle della iscrizione: quasi tutti i produttori infatti garantiscono per 5 o 6 anni la vita utile del proprio prodotto mentre “voci di banchina” parlano di collaudi annuali, quadriennali e chi più ne ha più ne mette.
Parimenti, alla luce dei principi di libera circolazione dei beni all’interno dell’Unione Europea, tali verifiche/collaudi possono essere fatti dal produttore (inglese, norvegese o altro, comunque COMUNITARIO)?'
MI HANNO RISPOSTO, NELL'ARCO DI 24 ORE, CHE:
Primo ispettorato:
'I collaudi di cui fa cenno sono obbligatori anualmente per i pescherecci e visita di ispezione e collaudo sono obbligatori per navi gestite da concessionarie.
Pertanto, nel Suo caso, è sufficiente la dichiarazione di conformità alle norme Cee che, in genere, è nelle ultime pagine del libretto di istruzioni dell'apparato stesso.'
Secondo Ispettorato:
'Gli apparti EPIRB dotati di marcatura timone CE repiribili sul mercato possono essere installati a bordo delle imbarcazioni italiane.
Nel sito del Ministero dello Sviluppo Economico - Dipartimento Comunicazioni è consultabile il data base aggiornato degli apparati approvati'
Sempre la solita confusione, però anche io ho telefonato all'ufficio che rilascia il certificato di radiotelefonia, e mi hanno detto che pena il sequestro, possono essere installati a bordo delle imbarcazioni da diporto battente bandiera italiana, solo gli apparati immessi sul mercato italiano.