12-12-2010, 04:05
Citazione:Giorgio ha scritto:
Secondo me fate confusione.......ragazzi leggete Polimeri
Senza offesa Giorgio,di un ripassino ne hai bisogno anche tu secondo me.
La resina Vinilestere,il gel coat Neopentilico,conosci?
BV
Citazione:Giorgio ha scritto:
Secondo me fate confusione.......ragazzi leggete Polimeri
Citazione:lorenzo.picco ha scritto:
questo è il mio pensiero ed il mio fare :
quando ho acquistato la barca nel 2001 ( bavaria del 1997 ) dopo aver tolto tutta l'a.v. e preparato il fondo ho fatto con il mio amico sergio un buon trattamento antiosmosi ( 4 mani di international )
da allora uso antivegetativa veneziani autolevigante ( abbondante e poco diluita ) e faccio carena ogni due / tre anni
e ad oggi non ho riscontrato fenomeni di osmosi.
Citazione:andros ha scritto:
l'osmosi non è direttamente correlata al tempo che la barca
resta in acqua.
il mio vicino di barca (show 29) toglie la barca dall'acqua
5gg l'anno per fare carena. zero bolle.
invece barche con 36 mesi d'invaso hanno le bolle.
chiamasi terno al lotto.
Citazione:mania2 ha scritto:
le barche moderne costruite con cicli industriali difficilmente soffrono di osmosi...è un fantasma che i cantieri hanno tutto l'interesse a mantenere
Citazione:Giorgio ha scritto:
Non esiste nessuna relazione con il tempo in acqua.Se si asciuga....che strana parola per una cosa che deve stare in acqua dopo 10 minuti e' come prima.Non sono cambiate ne le resine ne i procedimenti.....semplicemente si usano i catalizzatori con le dovute cautele e si lascia il tempo alla resina di disaereare.
Citazione:JARIFE ha scritto:
Citazione:mike59 ha scritto:Quoto.
è vero che le moderne resine e procedimenti hanno allontanato il pericolo dell'osmosi. Ma per quanto dicono i sacri testi, il pericolo di osmosi è proporzionale al periodo passato in acqua e alla temperatura dell'acqua stessa, oltre che alla composizione chimica (lagomare)
Negli ultimi 10-12 anni è diventata di largo uso la resina vinilestere,almeno per gli strati più esterni,e questo ha allungato i tempi di assorbimento.
Zerbinati ,e non solo lui,ha stilato una tabella indicativa rigurdo il tempo necessario all'asciugatura a terra in base all'anzianità della barca.(priva di osmosi ,s'intende)
Io ho deciso di fare il trattamento preventivo(international) perchè soffro molto il fatto di tenerla alata d'inverno.
In laboratorio,per accelerare il fenomeno dell'osmosi,usano mettere un cilindro di acqua distillata a temp.costante di 60°C sul pezzo campione da testare.(visto io)
L'osmosi arriva sempre, è solo questione di tempo.
BV
Citazione:mike59 ha scritto:
:)Kermit, mi spiace fare la parte dello scass. e insistere, ma è una qualità delle resine e non lo dice solo Zerbinati, anche la resina vinilestere, o l'isoftalica, alla fine, tra trent'anni, ma la fanno. Che poi tutti noi(di quelli che ricordano il buon ifix...)di una cert età abbiamo la nozione che la barca deve stare in acqua, deriva dalle vecchie imbarcazioni in legno che, effettivamente, lontano dall'acqua, andavano a ...ford.
Citazione:pulce75 ha scritto:
Vebbè dico la mia anche io...
credo se una barca è alata correttamente e posto sul giusto invaso controindicazioni particolari non ce ne dovrebbero essere.
personalmente sono convinto che la barca fuori dall'acqua per qualoche periodo all'anno possa resistere all'osmosi di piu' rispetto ad una sempre in acqua (a paritàdi trattamenti s'intende).
Il problema, sempre a mio parere, è che teniamo le barche fuori dall'acqua in inverno che non è certo la stagione migliore per asciugare un'opera viva. Dovremmo veleggiare d'inverno e asciugare d'estate
.
Io nel dubbio la mia (vecchiottina...) me la tiro fuori sei mesi l'anno.
Speriamo che serva
Citazione:Leonardo696 ha scritto:
Citazione:pulce75 ha scritto:
Vebbè dico la mia anche io...
credo se una barca è alata correttamente e posto sul giusto invaso controindicazioni particolari non ce ne dovrebbero essere.
personalmente sono convinto che la barca fuori dall'acqua per qualoche periodo all'anno possa resistere all'osmosi di piu' rispetto ad una sempre in acqua (a paritàdi trattamenti s'intende).
Il problema, sempre a mio parere, è che teniamo le barche fuori dall'acqua in inverno che non è certo la stagione migliore per asciugare un'opera viva. Dovremmo veleggiare d'inverno e asciugare d'estate
.
Io nel dubbio la mia (vecchiottina...) me la tiro fuori sei mesi l'anno.
Speriamo che serva
Per asciugare ci vuole aria con poca percentuale d'umidità a meno he tu non la metta in un capannone con atmosfera controllata
Pensi chen ci sia più umidità atmosferica a marzo aprile o a luglio agosto?
Citazione:Leonardo696 ha scritto:
Citazione:pulce75 ha scritto:
Vebbè dico la mia anche io...
credo se una barca è alata correttamente e posto sul giusto invaso controindicazioni particolari non ce ne dovrebbero essere.
personalmente sono convinto che la barca fuori dall'acqua per qualoche periodo all'anno possa resistere all'osmosi di piu' rispetto ad una sempre in acqua (a paritàdi trattamenti s'intende).
Il problema, sempre a mio parere, è che teniamo le barche fuori dall'acqua in inverno che non è certo la stagione migliore per asciugare un'opera viva. Dovremmo veleggiare d'inverno e asciugare d'estate
.
Io nel dubbio la mia (vecchiottina...) me la tiro fuori sei mesi l'anno.
Speriamo che serva
Per asciugare ci vuole aria con poca percentuale d'umidità a meno he tu non la metta in un capannone con atmosfera controllata
Pensi chen ci sia più umidità atmosferica a marzo aprile o a luglio agosto?
Citazione:caricabasso ha scritto:La più banale potrebbe essere che la lunga esposizione a temperature elevate fa più danni ad un materia plastica di qualsiasi altra cosa, compreso lo stare a galla nel proprio ambiente.
Cinque barche uscite tutte dallo stesso stampo,stessa resina,stesso gelcoat,stesse mani e stesso piano di stratificazione.
Quattro barche in acqua per oltre 15 anni.
Una è rimasta a terra per oltrre sei anni dentro un capannone metallico (d'estate raggiungeva temperature da forno!).
Prima del varo:ripulitura della carena a gelcoat,carteggiatura e quattro mani di epoxy.
Poi in mare un anno ed anno successivo trattata con coppercoat.
Al terzo anno piena di osmosi cone evoluzione molto rapida della dimensione delle bolle.
Il proprietario ancora non riesce da dere una spiegazione.
Citazione:Messaggio di faberroma
buongiorno a tutti.
mi rimetto agli amici più esperti per redimere una disputa con la mogliecocomandante.
io vorrei lasciare in acqua per il secondo anno consecutivo il nostro bavaria 40 cruiser varata a luglio 2009 e tirata su solo per una settimana a luglio 2010 per la carena, mentre lei vorrebbe metterla a terra per 3 mesi per farla 'asciugare'.
la domanda è:
è vero che facilmente si crea osmosi se non la si tira a secco?
quale è, ragionevolmente, il tempo massimo di permanenza in mare?
preciso che la teniamo in porto e che è costruita, leggo,
stratificazione
tradizionale a mano in solid sullo scafo e sandwich
per l’opera morta
grazie a tutti
Fabrizio
Citazione:pulce75 ha scritto:
Citazione:Leonardo696 ha scritto:
Citazione:pulce75 ha scritto:
Vebbè dico la mia anche io...
credo se una barca è alata correttamente e posto sul giusto invaso controindicazioni particolari non ce ne dovrebbero essere.
personalmente sono convinto che la barca fuori dall'acqua per qualoche periodo all'anno possa resistere all'osmosi di piu' rispetto ad una sempre in acqua (a paritàdi trattamenti s'intende).
Il problema, sempre a mio parere, è che teniamo le barche fuori dall'acqua in inverno che non è certo la stagione migliore per asciugare un'opera viva. Dovremmo veleggiare d'inverno e asciugare d'estate
.
Io nel dubbio la mia (vecchiottina...) me la tiro fuori sei mesi l'anno.
Speriamo che serva
Per asciugare ci vuole aria con poca percentuale d'umidità a meno he tu non la metta in un capannone con atmosfera controllata
Pensi chen ci sia più umidità atmosferica a marzo aprile o a luglio agosto?
Quindi, se non ho capito male, i tempi medi di asciugatura tra estate e inverno non sono poi così radicalmente differenti?