E'una vela magnifica che ti fa divertire nelle giornate di patana.
Molto delicata, sembra. Ci sono delle volte che le regolazioni mi riescono bene, altre volte ho l'impressione di sbagliare.
Qualcuno esperto potrebbe dare delle indicazioni per una corretta regolazione a tutte le andature? Grazie.
Ciao Michele, sarebbe bene postassi una foto in navigazione per vedere il taglio della vela e il materiale usato.
ciao
Giusta considerazione di Einstein, comunque per fare una buona cosa un bel barber per il punto di scotta....
Michele, se si tratta del code0 che intendiamo noi alto adriatici, possiamo dire che va regolato come un grande genoa leggero, con la differenza che non è una vela inferita e la drizza serve per ridurre catenaria e non per spostare il grasso. Infatti per poter dare la forma voluta alla vela è importante che la ghinda sia svincolata dalla tensione della drizza che agisce sui cavi, i quali sono solidali alla vela solo in penna, mentre il resto della vela è libero per essere regolato tramite una cimetta (solidale alla vela stessa) sul punto di mura che poi viene strozzata a piacere.
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ciao
Einstein, la vela e'in CZ 30, recupero qualche foto e la posto. E'molto leggero come tessuto. In realta'e'proprio quella di cui tu parli la regolazione di cui chiedo. NOrmalmente riesco a stringere il vento sino a 50 gradi, ma per stringere oltre mi sono fatto un paranchetto, come dice Aleufo, per abbassare il punto di scotta. A quel punto la vela diventa come un grande genova, ma ho sempre teso a cazzare la drizza e non quel meolo o cimetta interna, parallela al gratile. Arrivo cosi a 30-35 gradi. Quando passo alle portanti mollo la drizza e faccio spanciare la vela, aiutandomi anche con la scotta che mollo. Cosa fare in quel caso con il meolo dche arriva al punto di mura?
Ma varda la foto de eistein, non è un meolo, tiri giù il gratile, linferitura e sposti il grasso avanti e indietro. Per farla più o meno grassa agisci sulla drizza. Per fare meno catenaria possibile molla il paterazzo cazza a morte la drizza e dopo ricazza il paterazzo. I genoa rullabili senza strallo sono un'oppppppinione.
Citazione:mantonel ha scritto:
Einstein, la vela e'in CZ 30, recupero qualche foto e la posto. E'molto leggero come tessuto. In realta'e'proprio quella di cui tu parli la regolazione di cui chiedo. NOrmalmente riesco a stringere il vento sino a 50 gradi, ma per stringere oltre mi sono fatto un paranchetto, come dice Aleufo, per abbassare il punto di scotta. A quel punto la vela diventa come un grande genova, ma ho sempre teso a cazzare la drizza e non quel meolo o cimetta interna, parallela al gratile. Arrivo cosi a 30-35 gradi. Quando passo alle portanti mollo la drizza e faccio spanciare la vela, aiutandomi anche con la scotta che mollo. Cosa fare in quel caso con il meolo dche arriva al punto di mura?
Attenzione, se il velaio ha fatto bene il suo lavoro, quando si stringe al massimo, il punto di scotta deve risultare corretto senza barber (cioè deve permettere alla balumina di scaricare correttamente); il barber serve quando si allarga l'andatura.
Ma ritornando a noi, la cimetta che tu vedi ha la funzione di modificare la tensione del punto di mura e quindi di spostare il grasso più o meno avanti o indietro, praticamente ha la stessa funzione della drizza su un genoa inferito.
Ti posto altre due diapositive per farti capire meglio:
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osservando la prima diapositiva, con drizza ben cazzata, si nota tutto il grasso avanti, basta lascare la mura e questo è il risultato:
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E' chiaro che non puoi ogni volta andare su e giù (a meno che non ti porti la regolazione mura in pozzetto), sarà sufficiente trovare il giusto compromesso a drizza ben cazzata e poi giocare sulla tensione della stessa (drizza).
ciao
Citazione:bullo ha scritto: Per fare meno catenaria possibile molla il paterazzo cazza a morte la drizza e dopo ricazza il paterazzo.
...e butti via la vela!!
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Adesso comincio a capire la funzione della cimetta o meolo che e'piazzata accanto al gratile.
Qui si vede la vela in qulache modo.
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Concludendo:
Drizza sempre ben cazzata. IL paterazzo non e'molto cazzato.
Nelle andature strette mollare la cimetta di mura per spostare il grasso verso poppa.
Man mano che si allarga mollare la scotta ovviamente e leggermente la drizza. Con vento debole al lasco-traverso cazare leggermente la cima di mura.
Cosa sbaglio?
Citazione:Mr. Cinghia ha scritto:
Citazione:bullo ha scritto: Per fare meno catenaria possibile molla il paterazzo cazza a morte la drizza e dopo ricazza il paterazzo.
...e butti via la vela!! 
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E' una manovra che si fa, ma esige una certa attenzione, anche per non superare certi carichi a cui sia la puleggia che il perno relativo, molto probabilmente, non sono stati dimensionati.
ciao
Michele, quando allarghi l'andatura e giustamente laschi un po di drizza, non fai che rendere la vela più potente spostando il grasso avanti, se mi cazzi anche la cima di mura, lo sposti ancora più avanti, direi quindi che la mura va invece leggermente lascata, per evitare che il grasso si sposti troppo verso prua.

ciao
Michele per le andature strette, forse il grasso deve andare avanti....
Drizza sempre ben cazzata. IL paterazzo non e'molto cazzato.
Nelle andature strette mollare la cimetta di mura per spostare il grasso verso poppa prua.
Man mano che si allarga mollare la scotta ovviamente e leggermente la drizza, ma non cazzare la cima di mura, semmai mollare leggermente per diminuire il grasso e quindi la potenza. Con vento debole al lasco-traverso cazare leggermente la cima di mura. Giustamente non e'un meolo...
Bene, bene...proveremo presto grazie.
Michele, secondo me nella pima foto che hai messo, ci sono alcune regolazioni da fare, per me forse da mettere un barber per portare un pò avanti il punto, per aprire in basso e chiudere in alto (In alto è molto aperto, forse addirittura non porta e in basso il contrario)....e mollare un pò di scotta code e quindi anche randa.
Einstein che ne dici?
Ale, la prima foto ricordo bene stringevamo attorno ai 50 ed ero troppo prigro per il barber ed ma hai ragione.
1. portare avanti il punto di scotta usando un barber dalla bitta.
2. mollare la cimetta code per spostare il grasso
3. mollare leggermente la scotta randa.
Citazione:aleufo ha scritto:
Michele, secondo me nella pima foto che hai messo, ci sono alcune regolazioni da fare, per me forse da mettere un barber per portare un pò avanti il punto, per aprire in basso e chiudere in alto (In alto è molto aperto, forse addirittura non porta e in basso il contrario)....e mollare un pò di scotta code e quindi anche randa.
Einstein che ne dici?
Sullo spostare un po avanti il punto di scotta con il barber penso tu abbia ragione, poiché la balumina sembra scaricare troppo. Sul resto credo dipenda dall'ingresso della vela (una volta regolata la balumina).
ciao
Citazione:mantonel ha scritto:
Drizza sempre ben cazzata. IL paterazzo non e'molto cazzato.
Nelle andature strette mollare la cimetta di mura per spostare il grasso verso poppa prua.
Man mano che si allarga mollare la scotta ovviamente e leggermente la drizza, ma non cazzare la cima di mura, semmai mollare leggermente per diminuire il grasso e quindi la potenza. Con vento debole al lasco-traverso cazare leggermente la cima di mura. Giustamente non e'un meolo...
Bene, bene...proveremo presto grazie.
Michele, se hai abbastanza aria (3/5 nodi reali) da poter relativamente stringere, anche qui vale la stessa regola con il genoa: ingresso arrotondato = meno angolo, e viceversa. Devi anche considerare che questa vela non è adatta con maretta, quindi, poiché l'uso che se ne fa è prevalentemente con mare piatto, non ha molto senso spostare il grasso troppo a prua; forse potrebbe averlo con pochissima aria per dare un po di tolleranza alla vela e quindi facilitare la conduzione.
Comunque, ripeto, vale sempre la stessa regola che con la drizza genoa: Mura cazzata = grasso avanti e viceversa.
ciao
Citazione:mantonel ha scritto:
Drizza sempre ben cazzata. IL paterazzo non e'molto cazzato.
Nelle andature strette mollare la cimetta di mura per spostare il grasso verso poppa prua.[color='maroon]
[color=red]Man mano che si allarga mollare la scotta ovviamente e leggermente la drizza, ma non cazzare la cima di mura, semmai mollare leggermente per diminuire il grasso e quindi la potenza. Con vento debole al lasco-traverso cazare leggermente la cima di mura. Giustamente non e'un meolo...
Bene, bene...proveremo presto grazie.
Nelle andature prossime al traverso, non è che lascando la mura, e quindi spostando il grasso indietro, tu diminuisca la potenza della vela, la potenza c'è e come, sposti la risultante di spinta più indietro verso il centro della vela per poter orientarla più aperta possibile. Ricordati che la massima forza aerodinamica si ottiene quando le vele sono concave (da 1:5 a 1:7 il rapporto fra profondità e corda) e i loro angoli di incidenza minimi.
ciao
Grazie per le dritte, adesso capisco qualcosa in piu'di questa vela magnifica. Io la uso solo con mare piatto, quando schiocca mi fa paura e temo che esploda. Ma quando e' a punto, mi diverto a raggiungere belle velocita'spostando 18 tonnellate...
Cinghia, non pago io, paga l'armatore

. La realtà e che questi genoa non li ho mai usati. quelli che usavo, già 20 anni fa, avevano le ralinghe in acciaio e si tenevano su finchè la barca non si ingavonava e diminuiva di velocità.