Citazione:robe ha scritto:
scusate se mi intrometto ,.,esistono anche in acciao aisi 316,., passascafi e valvole,.,. la valvola da 1' costa meno di 40€,.,. ciao.,.,
Robe, vorrei cercare di chiarire alcuni aspetti, prese a mare e non:
:blush
a quanto ho visto ne vengono installate di due tipologie:
valvole a maschio (tipo le citate Blake)
valvole a sfera (tipo quelle di testacuore)
valvole a saracinesca (ne ho viste solo sulla mia barca
al lago Trasimeno - molto 'antica')
;)le valvole a maschio sono la prima realizzazione, storicamente parlando, di una valvola a chiusura rapida /1/4 di giro), la tenuta e' ottenuta con grasso. Hanno gli ingrassatori proprio per questo motivo. Sono state superate (ormai praticamente in disuso nell' industria) prima da quelle a maschio teflonato e poi da quelle a sfera,che rappresentano la migliore soluzione per valvole di intercettazione a chiusura rapida (ovviamente le sfere non hanno ingrassatori - il PTFE di tenuta e' autolubrificante). Unico 'difetto' delle sfere la resistenza al fuoco (il PTFE delle tenute fonde intorno ai 250°C), a meno di non usare un modello fire safe a tenuta metallica (credo siano sconosciute nel mondo della nautica). Per trovare una di queste valvole non e' assolutamente necessario cercare negli USA. Abbiamo in Italia tantissimi produttori di valvole di altissimo livello, che forniscono l' industria - a costi nettamente inferiori a quelli che conosciamo della nautica. (Se siete interessati, posso preparare una lista di 'valvolari' italiani)
:DANCORA GLI ACCIAI INOSSIDABILI - ATTENZIONE CAUTELA!!
Dovete considerare che nel mondo dell' impiantistica industriale (che, per inciso e' il mio campo professionale)- tipo una piattaforma off-shore- NESSUNO SI SOGNEREBBE MAI DI UTILIZZARE UN AISI 316 IN SERVIZIO ACQUA MARE!!
Gli acciai isossidabili (almeno quelli standard come il 316) sono suscettibili di attacco di corrosione in presenza di cloruri. La corrosione e' subdola, non si vede ad occhio nudo, e posso definirla perforante - non e' generalizzata ma morfologicamente una criccatura sullo spessore del pezzo, e manco a farlo apposta e' molto rapida!
Per fare un esempio, per le prove idrauliche di recipienti o tubazioni di acciaio inox (una prova di quaollche ora) viene universalmente specificato un contenuto massimo di 50 ppm di cloruri nell' acqua usata per il test (nell' acqua di mare ce ne sono 300000 di ppm)
Per cercare di sintetizzare, la mia raccomandazione e' :
:cool:INOX accettabile (ma certo non il massimo) nei servizi 'asciutti' - battagliole, sartie e come nel mio caso per il grillo ancora catena (sta in acqua durante un ancoraggio, ma poi e' in aria e si asciuga)
;)INOX da evitare come il diavolo per servizi continui o prolungati in acqua mare - prese a mare e valvole relative.
P.S. Quando dico inox intendo aisi 304 o 316. Esistono acciai inossidabili resistenti in acqua mare, ad esempio i Duplex (tipo SAF 2205) in cui potete tranquillamente trovare le valvole dai valvolari italiani, ma dubito fortemente le prese a mare
:sadsmiley:perdonatemi la lungaggine, ma faccio del mio meglio per evitare che si facciano scelte sbagliate che possono impattare sulla sicurezza