che ci si possa sedere sopra... temperatura permettendo, mi sembra una via di mezzo pubblicitaria ;-)
Da come è costruito il pannello non mi pare sufficientemente robusto per camminarci sopra.
La superficie è plastificata ed il supporto è un foglio di alluminio, quindi flessibile.Le giunzioni tra le celle, le celle stesse penso ne soffrirebbero proprio a causa di tale flessibilità costruttiva.
Mi interessa però sapere cosa rispondono ;-)
Citazione:Resolution ha scritto:
scrivono: Can sit, stamp on it
comunque ho inviato un'email, vediamo cosa rispondono
Citazione:palve ha scritto:
non mi pare siano calpestabili xchè non c'è scritto.
ok appena arrivano faccio il resoconto
Quanto alla possibilità di mantenere collegati contemporaneamente vari sistemi di ricarica ho interpellato chi costruisce il caricabatterie.
Mi hanno detto che il pannello con relativo regolatore non da problemi come invece può darne l'alternatore del motore in moto.
Citazione:palve ha scritto:
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[V]Mi dispiace raffreddare i tuoi entusiasmi ma QUELLO NON E' IL MARCHIO CE di ripondenza alle normative europee, bensi il marchio
Chinese Export , di pura fantasia, che i musi gialli si sono inventati per invadere con prodotti tarocchi i mercati europei, drenare i nostri soldi, aumentare il loro surplus commerciale e metterci in ginochhio....con l'interessato collaborazionismo di alcuni bottegai europei.
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Per intendersi, sta facendo pubblicita' grtuita a borse di Luis Vuitton comprate a 10 euro in via Paolo Sarpi a Milano, ferrmenta inox simil- Kong che e' (forse) AISI304 e comunque con caratteristiche diverse ed inferiori di un ordine di grandezza dagli originali,,,,,,,ma tanto e' lo stesso, no?
Che poi il prodotto funzioni o meno, questo e' altro discorso.
guardando su internet trovo:
http://www.consted.com/doc/marcaturaCE.asp
La distanza tra C ed E è quantomento equivoca perchè potrebbe corrispondere a quella comunitaria.
Non ne so di più ed ho imparato ora del trucco
OT: tanto sono gli imprenditori italiani a delocalizzare le produzioni e a rifornirsi da tale mercato per aumentare i propri guadagni
in cina si trovano spesso grandi affari. loro non inventano nulla....loro producono per i principali 'produtori' mondiali e, quindi, spesso non fanno altor che replicare abusivamente la produzione di prodotti noti per commercializzarli abusivamente.
tienici aggiornato.
io comunque mi preoccuperei più del silicio, che è cancerogeno e potrebbe essere inalato in caso di perdite dovute a scarsa qualità
Citazione:palve ha scritto:
guardando su internet trovo: http://www.consted.com/doc/marcaturaCE.asp
La distanza tra C ed E è quantomento equivoca perchè potrebbe corrispondere a quella comunitaria.
A) le due lettere sono inscritte in un cerchio
B) le due lettere occupano un semicerchio
c) il cerchio della C prosegue e ricopre esattamente il punto della E da cui parte la stanghetta orizzontale (i due cerchi si sovrappongono in qul punto.
D) le proporzioni tra le diverse misure del marchio sono quelle riportate nella figura.
mi piacerebbe sapere se questi pannelli possono essere poggiati-fissati sullo sprywood
hi Mario
Yes, you can walk on it,thanks
regards
Candy
http://www.lensunhk.com
direi che importante è che il supporto (es la tuga) sia perfettamente aderente al pannello in modo che il peso si scarichi su di esso e non sul pannello
Citazione:palve ha scritto:
che ci si possa sedere sopra... temperatura permettendo, mi sembra una via di mezzo pubblicitaria ;-)
Da come è costruito il pannello non mi pare sufficientemente robusto per camminarci sopra.
La superficie è plastificata ed il supporto è un foglio di alluminio, quindi flessibile.Le giunzioni tra le celle, le celle stesse penso ne soffrirebbero proprio a causa di tale flessibilità costruttiva.
Mi interessa però sapere cosa rispondono ;-)
Citazione:Resolution ha scritto:
scrivono: Can sit, stamp on it
comunque ho inviato un'email, vediamo cosa rispondono
Citazione:palve ha scritto:
non mi pare siano calpestabili xchè non c'è scritto.
ok appena arrivano faccio il resoconto
Ovvio che non voglio sostenere chi contrafà un marchio, ma questi sono inequivocabilmente cinesi d'origine.
Piuttosto vorrei essere sicuro che quelli che NON appaiono cinesi e che costano il doppio siano effettivamente costruiti in Italia (e non semplicemente marchiati in Italia, che abbiano caratteristiche tabellari e siano sottoposti ad un controllo qualitativo che mi possa giustificare il prezzo maggiorato (e non sia solo unmaggior margine per il 'marchiatore')
E questo vale per tutti i prodotti, il discorso ci porta lontano, per me sono i 'falsi Italiani' a metterci in ginocchio.
Citazione:umeghu ha scritto:
Citazione:palve ha scritto:
guardando su internet trovo: http://www.consted.com/doc/marcaturaCE.asp
La distanza tra C ed E è quantomento equivoca perchè potrebbe corrispondere a quella comunitaria.
A) le due lettere sono inscritte in un cerchio
B) le due lettere occupano un semicerchio
c) il cerchio della C prosegue e ricopre esattamente il punto della E da cui parte la stanghetta orizzontale (i due cerchi si sovrappongono in qul punto.
D) le proporzioni tra le diverse misure del marchio sono quelle riportate nella figura.
Citazione:Resolution ha scritto:
hi Mario
Yes, you can walk on it,thanks
...
JARIFE ha scritto che il suo pannello SUNWARE ha come supporto un foglio di inox mentre questi hanno come supporto un foglio di alluminio.
Si piegano con una certa facilità però questo, secondo me è anche un limite. Anche la plastificazione superficiale sembra che non possa resistere all'abrasione più di tanto.
Per poterci camminare sopra quanto meno vanno incollati su di una superficie rigida che possa ovviare alla loro duttilità senza che si deformino le celle e le giunzioni.
Inizialmente pensavo di sistemarlo sulla tuga, che è leggermente convessa, circondandolo con una cornice di alluminio fatta con due parti piatte (una sotto e l'altra sopra) tenute insieme da bulloncini, riempiendo lo spessore vuoto sotto il pannello con del materiale isolante. Così isolerei la tuga termicamente e ci incollerei sopra con silicone poliuretanico solo la cornice. Ma per poterci appoggiare un piede sopra, magari accidentalmente, senza far danni devo modificare l'idea originaria. Oggi o domani andrò dalla barca e proverò a verificare come fare.
Se li installi sulla tuga, la resa dei pannelli sarà inferiore a causa dell'ombra del boma, dell'albero, delle vele, etc.
Ciao Paolo
Ciao Gianni, ho una barca di soli 9,4 m. ed il rollbar o il palo proprio non ce li vedo
Tra l'altro quella posizione mi costringe anche a non usare un cagnaro grande come l'attuale.
A prua voglio avere spazio libero e niente inciampi per quando ancoro o devo fare altre manovre. Sulle draglie non mi piace ed è un'installazione da fare con attenzione (a Paride con un ventone si è spaccato qualche cosa).
Oggi o domani farò mille prove per trovare il compromesso 'accettabile'...
personalmente non li appoggerei sopra nulla, tanto meno del neoprene
più circolazione d'aria hanno attorno, meno scaldano e più producono (o meglio la produzione non cala)
Citazione:TestaCuore ha scritto:
in cina si trovano spesso grandi affari. loro non inventano nulla....loro producono per i principali 'produtori' mondiali e, quindi, spesso non fanno altor che replicare abusivamente la produzione di prodotti noti per commercializzarli abusivamente.
tienici aggiornato.
io comunque mi preoccuperei più del silicio, che è cancerogeno e potrebbe essere inalato in caso di perdite dovute a scarsa qualità
Forse se lo grattugia e lo sniffa sì
Il silicio(tutto) sarà pericoloso per chi lo lavora ma nei pannelli è chiuso tra due lamine ed il pericolo,a mio parere,non esiste.
Attenzione,anche la spiaggia è piena di silicio...
BV
Paolo,se può esserti utile e vuoi venire a vedere come l'ho montato io vieni pure quando vuoi.
La prima volta lo avevo incollato(sika)alla copertura del tambuccio,direttamente.
Poi(siccome me lo hanno sostituito in garanzia perchè difettoso)l'ho messo nella stessa posizione ma tra il pannello e la barca ho interposto 6 listelli il polietilene(3x1cm),in modo da favorirne il raffreddamento e non riscaldare la vtr sottostante.
Ora non credo lo si possa calpestare,per sicurezza meglio di no.
Se vuoi vedere anche dentro(per quel poco che è a vista) vieni Domenica che ci sarò.
BV
cut
Anche la plastificazione superficiale sembra che non possa resistere all'abrasione più di tanto
cut
ecco questo potrebbe essere un problema, anche se uno certo non ci va su con i ramponi da ghiaccio.
secondo me i pannelli più o meno flessibili devono essere ben appoggiati a superfici solide. Se sulla tuga ci cammini devi poterci camminare anche se hai messo su il pannello. quindi nessuno spessore tar pannello e tuga.
Citazione:palve ha scritto:
Citazione:Resolution ha scritto:
hi Mario
Yes, you can walk on it,thanks
...
JARIFE ha scritto che il suo pannello SUNWARE ha come supporto un foglio di inox mentre questi hanno come supporto un foglio di alluminio.
Si piegano con una certa facilità però questo, secondo me è anche un limite. .
Per poterci camminare sopra quanto meno vanno incollati su di una superficie rigida che possa ovviare alla loro duttilità senza che si deformino le celle e le giunzioni.
Inizialmente pensavo di sistemarlo sulla tuga, che è leggermente convessa, circondandolo con una cornice di alluminio fatta con due parti piatte (una sotto e l'altra sopra) tenute insieme da bulloncini, riempiendo lo spessore vuoto sotto il pannello con del materiale isolante. Così isolerei la tuga termicamente e ci incollerei sopra con silicone poliuretanico solo la cornice. Ma per poterci appoggiare un piede sopra, magari accidentalmente, senza far danni devo modificare l'idea originaria. Oggi o domani andrò dalla barca e proverò a verificare come fare.
I pannelli sono fatti da cellule che sono collegate in serie di 7-8 ora non ricordo a memoria in modo da raggiungere i 18-20 volts ed ogni gruppo in serie viene messo in parallelo ad altri gruppi uguali in modo da raggiungere la potenza che si vuole.
Ne consegue che se l'oscuramento parziale avviene nel senso che vengono ad essere tagliate le serie, esse non raggiungono la tensione utile a caricare la batteria che quindi non avrà alcun giovamento.
Se invece l'osuramento parziale è nell'altro senso, si accecheranno gruppi tra loro in parallelo e quindi si ridurrà l'energia di carica, ma essa manterrà un livello di tensione che consentirà un pò di carica.
Quindi attenzione a come si mette il pannello, nel caso si dovessero mettere sulla tuga vanno messi per lungo magari mettendone due in modo che il boma ne oscuri uno solo.
Citazione:Gianni Mandrioli ha scritto:
Se li installi sulla tuga, la resa dei pannelli sarà inferiore a causa dell'ombra del boma, dell'albero, delle vele, etc.
Ciao Paolo
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io comunque mi preoccuperei più del silicio, che è cancerogeno e potrebbe essere inalato in caso di perdite dovute a scarsa qualità
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Col silicio (e un po' di altre cose) ci ho lavorato alcuni decenni e non mi risulta che vi siano pericoli di questo genere fatta eccezione del caso di frequente inalazione di polvere (piu' specificatamente nella forma di silice che e' ossido di silicio) che,come tutte le polveri, oltre ad indurre silicosi irrita in modo anomalo le vie respiratorie predisponendo all'oncogenesi. Se c'e' una fonte attendibile (studi, pubblicazioni scientifiche, ecc.) che abbia constatato cose diverse mi interessa (per mia cultura) averne informazione.
Per quanto ne so fino ad ora non vi sono pericoli tranne che professionali per lavoratori che svolgono particolari trattamenti a causa dei quali potrebbero essere esposti ad inalazione di polveri in quantita' elevate e per tempi prolungati. Ricordo inoltre che il silicio puro e' in forma solida, fonde a 1413,85 °C e bolle a 2899,85 °C e' quindi molto improbabile poterne respirare i vapori a causa di 'perdite'.
Comunque il silicio, assieme all'alluminio, e' uno degli elementi piu' diffusi e abbondanti su questa terra tanto che la crosta su cui camminiamo e' denominata SIAL acronimo formato dall'unione dei simboli chimici del silicio e dell'alluminio, se fosse tanto pericoloso credo che non esisteremmo piu'.
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Attenzione,anche la spiaggia è piena di silicio...
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Stare in spiaggia (a quanto risulta finora) fa solo bene (anche se in mezzo al mare su una barca a vela e' meglio ancora).
Alcuni suoi composti poi (i siliconi) sono usati per scopi 'nobili' con risultati interessanti !
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Quando montate il pannello lo coprite per evitare che mentre fate le connessioni produca corrente e prendiate la scossa?
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I pannelli per la nautica hanno una tensione d'uscita che rimane sempre a valori alquanto bassi, nel caso di circuito a 12V i pannelli a circuito aperto (non collegati alle batterie e quindi alla massima tensione possibile) sviluppano tensioni di poco superiori ai 20V quindi ampiamente al di sotto della soglia di pericolo e di sensibilita'.
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Che differenza c'è tra monocristallino e policristallino?
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Semplificando enormemente : si tratta di due diverse strutture del materiale usato per la fabbricazione della cella elementare, se ricavato da silicio monocristallo (ossia avente tutti gli elementi che lo compongono orientati secondo gli stessi assi a formare un unico grande cristallo) la cella ha un rendimento piu' elevato e a pari potenza e' un po' piu' piccola ma e' un po' piu' fragile, costa di piu' ed e' sensibile ad una gamma di 'colori' un pochino piu' ristretta, se invece e' ricavata da silicio policristallo (ossia avente una struttura formata da una mescolanza 'alla rinfusa' di piccolissimi cristalli) la cella ha un rendimento piu' basso della precedente e richiede per dare la stessa potenza una dimensione piu' grande, e' un po' meno fragile e, quindi, un po' piu' flessibile, costa un poco meno ed ha una sesibilita' cromatica un poco piu' ampia (c'e' chi afferma che soffrano meno dell'effetto ombra ma non ci giurerei).
I miei pannelli (4 da 35W di picco) li ho montati su di una struttura leggera in alluminio al di sopra del bimini che ombreggia la timoneria, sono in piano non orientabili ma lavorano abbastanza da dare una discreta autonomia in estate e non far mai scaricare le batterie tutto l'anno.