24-12-2011, 02:40
24-12-2011, 02:45
Citazione:kermit ha scritto:
Citazione:einstein ha scritto:Einstein non tocco le vele ovvio, assecondo solo la barca con il timone alla nuova prua ma mantenendo lo stesso angolo apparente con il vento
Come fai a non toccare nulla se nella raffica l'angolo del vento apparente aumenta?
Cioè, se ho capito bene, anche con poco vento orzi per seguire i filetti; così facendo non aggiusti certo la tua target speed come hai accennato sopra, avrai (forse) guadagnato un po' d'angolo, ma sarai certamente dietro (anche in VMG) a chi avrà avuto un approccio diverso usando la VT.
ciao
24-12-2011, 02:53
Citazione:einstein ha scritto:Einstein sono contento che tu parli V target perchè in altri luoghi con altri velisti su questo argomento ci siamo quasi scannati, io sono un fermo sostenitore dell'uso delle Vtarget.
Citazione:kermit ha scritto:
Citazione:einstein ha scritto:Einstein non tocco le vele ovvio, assecondo solo la barca con il timone alla nuova prua ma mantenendo lo stesso angolo apparente con il vento
Come fai a non toccare nulla se nella raffica l'angolo del vento apparente aumenta?
Cioè, se ho capito bene, anche con poco vento orzi per seguire i filetti; così facendo non aggiusti certo la tua target speed come hai accennato sopra, avrai (forse) guadagnato un po' d'angolo, ma sarai certamente dietro (anche in VMG) a chi avrà avuto un approccio diverso usando la VT.
ciao
Rimanendo in tema se hai un aumento del vento da 6 ad 8 nodi inizialmente tale aumento ti porta ad un incremento dell'angolo apparente e ti fa aumentare la velocità fino alla nuova target ma poi devi orzare per mantenerla la target altrimenti vai fuori target e perdi in VMG, ovvio che come il vento ricrolla a 6 nodi devi essere rapido a fare il contrario altrimenti per assurdo le vele ti stallano
24-12-2011, 02:58
Citazione:einstein ha scritto:
Come fai a non toccare nulla se nella raffica l'angolo del vento apparente aumenta?
io orzo senza toccare le vele fino a quando posso. non guadagno velocità ma guadagno mare sopravvento. quando la raffica mi abbandona poggio sulla vecchia rotta.
24-12-2011, 02:58
Come dici ora, kermit, vuol dire che regoli le vele al nuovo angolo
24-12-2011, 03:01
Citazione:mckewoy ha scritto:Idem, ma mi sa che le soluzioni più ovvie non sono poi le migliori
Citazione:einstein ha scritto:
Come fai a non toccare nulla se nella raffica l'angolo del vento apparente aumenta?
io orzo senza toccare le vele fino a quando posso. non guadagno velocità ma guadagno mare sopravvento. quando la raffica mi abbandona poggio sulla vecchia rotta.
24-12-2011, 03:03
Si cmq state discutendo della fase successiva ossia di quando hai già il buono generato dal ridondare dell'apparente per l'aumento del reale
24-12-2011, 03:19
Tu tiger come ti regoli? Viri?
24-12-2011, 03:20
Se ho capito, chiamate l'angolo d'incidenza del Va, vento apparente, con le vele, le giuste mure. Per me le mure sono le cime che sulle vele quadre si trovano sopravento, quelle sottovento scotte, ora, la parte oppasta al boma. La raffica si vede sull'acqua di solito se a prua devi poggiare, se sul fianco devi orzare. Se la barca è leggermente orziera, come dev'essere, non serve neanche toccare, quasi, il timone perchè la barca verrà da sola all'orza, aumentando lo sbandamento aumenta la tendenza orziera. In conclusione dipende tutto dal manico. La raffeca è un'oppppinione.
24-12-2011, 03:22
Sempre per seguire Einstein faccio un esempio numerico con 6 nodi di reale la mia Vt è di 4.2 nodi ed il mio Angolo apparente deve essere di 30.5°, all'arrivo della raffica a 8 il mio angolo apparente si apre, la velocità aumenta e la nuova V target sarà di 5.2 nodi ma l'angolo apparente si deve comunque riportare su un valore di 30.3°altrimenti perdo in VMG, quindi dovrò orzare ma come dice Bullo la barca tende a farlo da sola, cioè sotto raffica poco male..
Cala la raffica tutto il contrario, l'angolo apparente si chiude dovrò comunque riportare un angolo di 30,5° quindi dovrò poggiare la velocità scenderà a 4.2 nodi, in questo caso bisogna essere più reattivi e fare attenzione...
Cala la raffica tutto il contrario, l'angolo apparente si chiude dovrò comunque riportare un angolo di 30,5° quindi dovrò poggiare la velocità scenderà a 4.2 nodi, in questo caso bisogna essere più reattivi e fare attenzione...
24-12-2011, 03:45
Ricapitolando, arriva la raffica, mantengo ma rotta e regolo le vele per il nuovo angolo, in modo da subentrare la velocità della barca e quindi anche la target. A questo punto orziamo di nuovo regolando le vele per il nuovo angolo, che è lo stesso di prima; quando cala di nuovo il vento e quindi l'angolo, allora porgiamo per andare nuovamente alla rotta iniziale.
Ho capito bene?
Ho capito bene?
24-12-2011, 03:47
Credo di aver capito cosa intende dire Tiger.
Succede in caso di atmosfera stabile, scarsa insolazione e debole vento geostrofico che lo strato più alto e dunque più veloce di vento si raffreddi e dunque riesca a penetrare un po' qua e un po' là negli strati sottostanti più caldi provocando un vento pulsante ma di direzione media stabile.
Però l'attrito delle parti esterne di questi refoli con l'aria più lenta ne provoca l'allargarsi a ventaglio senza che la direzione del flusso principale ne risenta.
Dunque c'è una certa differenza se incontriamo il centro oppure una delle parti esterne della raffica, se la attraversiamo tutta o se ne veniamo solo lambiti.
La regola dovrebbe essere (sempre che riusciamo a individuare la raffica ed i suoi confini sull'acqua):
Mure a dritta: se siamo in anticipo e verremo raggiunti dal centro o dalla parte sinistra della raffica continuiamo nel buono; se siamo in ritardo e riusciremo ad entrare nel margine destro, converrà virare prima di essere raggiunti dallo scarso e dunque prendere il buono sulle altre mure.
Mure a sinistra: se siamo in anticipo e verremo raggiunti dal centro o dalla parte destra della raffica continuiamo nel buono; se siamo in ritardo e riusciremo ad entrare nel margine sinistro, converrà virare prima di essere raggiunti dallo scarso e dunque prendere il buono sulle altre mure.
Nota bene: parte sinistra o destra sono riferite al lato della raffica guardandola arrivare con la faccia volta contro vento.
Tutto ciò ovviamente se si é nel centro del campo e non ci sono motivi tattico-strategici per fare diversamente.
Ciao
Succede in caso di atmosfera stabile, scarsa insolazione e debole vento geostrofico che lo strato più alto e dunque più veloce di vento si raffreddi e dunque riesca a penetrare un po' qua e un po' là negli strati sottostanti più caldi provocando un vento pulsante ma di direzione media stabile.
Però l'attrito delle parti esterne di questi refoli con l'aria più lenta ne provoca l'allargarsi a ventaglio senza che la direzione del flusso principale ne risenta.
Dunque c'è una certa differenza se incontriamo il centro oppure una delle parti esterne della raffica, se la attraversiamo tutta o se ne veniamo solo lambiti.
La regola dovrebbe essere (sempre che riusciamo a individuare la raffica ed i suoi confini sull'acqua):
Mure a dritta: se siamo in anticipo e verremo raggiunti dal centro o dalla parte sinistra della raffica continuiamo nel buono; se siamo in ritardo e riusciremo ad entrare nel margine destro, converrà virare prima di essere raggiunti dallo scarso e dunque prendere il buono sulle altre mure.
Mure a sinistra: se siamo in anticipo e verremo raggiunti dal centro o dalla parte destra della raffica continuiamo nel buono; se siamo in ritardo e riusciremo ad entrare nel margine sinistro, converrà virare prima di essere raggiunti dallo scarso e dunque prendere il buono sulle altre mure.
Nota bene: parte sinistra o destra sono riferite al lato della raffica guardandola arrivare con la faccia volta contro vento.
Tutto ciò ovviamente se si é nel centro del campo e non ci sono motivi tattico-strategici per fare diversamente.
Ciao
24-12-2011, 03:55
Grande albert
24-12-2011, 04:08
Certamente Albert, questo è il concetto di partenza, espresso per espesso in maniera tecnica e sintetica come sai fare tu.
Questo è il punto di partenza.
La discussione che volevo far partire a questo punto era la seguente.
Se siamo in ritardo (e questo capita spesso quando le andiamo a cercare) solitamente quale scelta attuiamo: teniamo duro qualche lunghezza sullo scarso(ovviamente poggiare no o meno possibile)o viriamo?
Io tengo duro ed evito di virare se posso.
Però si apre un mondo su cui si può discutere circa il momento giusto di virare o la scelta in funzione della situazione in particolare l'intensità e l'ampiezza della raffica...
Ovviamente il tema è posto in modo astratto a prescindere da altri elementi: copertura, prossimità lay, strategie particolari...
Questo è il punto di partenza.
La discussione che volevo far partire a questo punto era la seguente.
Se siamo in ritardo (e questo capita spesso quando le andiamo a cercare) solitamente quale scelta attuiamo: teniamo duro qualche lunghezza sullo scarso(ovviamente poggiare no o meno possibile)o viriamo?
Io tengo duro ed evito di virare se posso.
Però si apre un mondo su cui si può discutere circa il momento giusto di virare o la scelta in funzione della situazione in particolare l'intensità e l'ampiezza della raffica...
Ovviamente il tema è posto in modo astratto a prescindere da altri elementi: copertura, prossimità lay, strategie particolari...
24-12-2011, 04:13
Citazione:tiger86 ha scritto:Insomma si era partiti con un tema sulla raffica invece mi pare di capire che si parli di come fare a prendere meno buchi di vento possibile (cioè giro il problema al contrario).
Certamente Albert, questo è il concetto di partenza, espresso per espesso in maniera tecnica e sintetica come sai fare tu.
Questo è il punto di partenza.
La discussione che volevo far partire a questo punto era la seguente.
Se siamo in ritardo (e questo capita spesso quando le andiamo a cercare) solitamente quale scelta attuiamo: teniamo duro qualche lunghezza sullo scarso(ovviamente poggiare no o meno possibile)o viriamo?
Io tengo duro ed evito di virare se posso.
Però si apre un mondo su cui si può discutere circa il momento giusto di virare o la scelta in funzione della situazione in particolare l'intensità e l'ampiezza della raffica...
Ovviamente il tema è posto in modo astratto a prescindere da altri elementi: copertura, prossimità lay, strategie particolari...
Quando parliamo di certe condizioni abbonacciate io cerco di visualizzare sul campo dove ci sia più vento, il fatto del buono o dello scarso in queste situazioni decide molto poco, chi riesce a stare il più possibile sulle 'macchie' di vento arriva prima
24-12-2011, 04:18
Se si è in ritardo completo, credo che virare sarebbe un suicidio, perché cosi non la prenderemmo mai la raffica
24-12-2011, 04:30
Citazione:Messaggio di tiger86
Situazione di vento a raffiche o pulsante.
Entrare nella raffica con le mure giuste, sembra banale ma fa la differenza.
Parliamone...
24-12-2011, 04:30
Citazione:kermit ha scritto:
Sempre per seguire Einstein faccio un esempio numerico con 6 nodi di reale la mia Vt è di 4.2 nodi ed il mio Angolo apparente deve essere di 30.5°, all'arrivo della raffica a 8 il mio angolo apparente si apre, la velocità aumenta e la nuova V target sarà di 5.2 nodi ma l'angolo apparente si deve comunque riportare su un valore di 30.3°altrimenti perdo in VMG, quindi dovrò orzare ma come dice Bullo la barca tende a farlo da sola, cioè sotto raffica poco male..
Cala la raffica tutto il contrario, l'angolo apparente si chiude dovrò comunque riportare un angolo di 30,5° quindi dovrò poggiare la velocità scenderà a 4.2 nodi, in questo caso bisogna essere più reattivi e fare attenzione...
Ne abbiamo parlato tempo fa, ma repetita iuvant.
Allora, 6 nodi di TWS e stai viaggiando in target a 4,2 nodi, bene, arriva la raffica a 8 nodi e la tua nuova VT sarà di 5,2 nodi.
Tralasciamo per il momento l'angolo del vento apparente e concentriamoci sulla nuova VT; in pratica, all'arrivare della raffica, stai viaggiando un nodo sotto target, quindi dovrai aumentare la velocità della barca nel minor tempo possibile. Non sarà certo andando all'orza che potrai farlo, meglio lascare le vele e poggiare leggermente, ma, prudenzialmente, forse conviene mantenere la rotta e mano a mano che aumenta la velocità cazzare progressivamente per raggiungere la nuova VT con le vele a segno per la bolina stretta. Una volta raggiunti i fatidici 5,2 nodi puoi dare un'occhio agli angoli, vedrai che, se la VT è corretta, tutto corrisponderà, sia TWA che AWA.
Quando finisce la raffica e ritorna il TWS a 6 nodi, ti troverai il vento sul naso, ma non dovrai assolutamente poggiare, dovresti invece orzare per sfruttare la velocità in eccesso per guadagnare angolo, ma, anche qui, per prudenza, forse conviene mantenere la rotta fintanto che la tua velocità si attesta a 4,2 nodi, la nuova VT.
Avrai capito che seguendo questo approccio, prima viene la velocità e poi (per controllo) l'angolo.
ciao
Questa tecnica è valida fino a 9/10 nodi di vento reale, dove le velocità imbarcazione, per ogni nodo di vento, sono abbastanza rilevanti, dopo è sempre valida la vecchia regola del filettodipendente. E' una questione di tempi, con aria il tempo per accelerare e decelerare ad una nuova VT è minimo ed è minima anche la differenza di velocità della barca.
24-12-2011, 04:39
Citazione:einstein ha scritto:Sull'aumento di vento mi ci trovo perfettamente e credo che io non abbia scritto diversamente da te, ma sul calo di vento mi ci trovo un po meno, però forse io sono abituato ad una barca pesante e perdere velocità in certe condizioni è drammatico e tendo ad anticipare.
Citazione:kermit ha scritto:
Sempre per seguire Einstein faccio un esempio numerico con 6 nodi di reale la mia Vt è di 4.2 nodi ed il mio Angolo apparente deve essere di 30.5°, all'arrivo della raffica a 8 il mio angolo apparente si apre, la velocità aumenta e la nuova V target sarà di 5.2 nodi ma l'angolo apparente si deve comunque riportare su un valore di 30.3°altrimenti perdo in VMG, quindi dovrò orzare ma come dice Bullo la barca tende a farlo da sola, cioè sotto raffica poco male..
Cala la raffica tutto il contrario, l'angolo apparente si chiude dovrò comunque riportare un angolo di 30,5° quindi dovrò poggiare la velocità scenderà a 4.2 nodi, in questo caso bisogna essere più reattivi e fare attenzione...
Ne abbiamo parlato tempo fa, ma repetita iuvant.
Allora, 6 nodi di TWS e stai viaggiando in target a 4,2 nodi, bene, arriva la raffica a 8 nodi e la tua nuova VT sarà di 5,2 nodi.
Tralasciamo per il momento l'angolo del vento apparente e concentriamoci sulla nuova VT; in pratica, all'arrivare della raffica, stai viaggiando un nodo sotto target, quindi dovrai aumentare la velocità della barca nel minor tempo possibile. Non sarà certo andando all'orza che potrai farlo, meglio lascare le vele e poggiare leggermente, ma, prudenzialmente, forse conviene mantenere la rotta e mano a mano che aumenta la velocità orzare leggermente per raggiungere la nuova VT con le vele a segno per la bolina stretta. Una volta raggiunti i fatidici 5,2 nodi puoi dare un'occhio agli angoli, vedrai che, se la VT è corretta, tutto corrisponderà, sia TWA che AWA.
Quando finisce la raffica e ritorna il TWS a 6 nodi, ti troverai il vento sul naso, ma non dovrai assolutamente poggiare, dovresti invece orzare per sfruttare la velocità in eccesso per guadagnare angolo, ma, anche qui, per prudenza, forse conviene mantenere la rotta fintanto che la tua velocità si attesta a 4,2 nodi, la nuova VT.
Avrai capito che seguendo questo approccio, prima viene la velocità e poi (per controllo) l'angolo.
ciao
A dir la verità l'angolo l'ho riportato solo per dare un numero in realtà l'angolo con il senso della Vt non sarebbe quasi da considerare
24-12-2011, 04:56
Scusami ho corretto 'orzare leggermente' in 'cazzare progressivamente', quindi anche qui l'approccio è diverso.
ciao
ciao