I Forum di Amici della Vela

Versione completa: regolazione delle vele con vento forte
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ciao a tutti sono appena entrato nel forum
mi presento: mi chiamo max e sono pugliese, di brindisi per la precisione.
ho un'esperienza a vela di circa un anno su semicabinato di 7 metri ed ho all'attivo un corso di vela della lega navale.
quest anno ho avuto la fortuna di acquistare con un amico un 33 piedi per l'esattezza un comet 333.
sotto certi aspetti potrebbe sembrare una barca esagerata data l'inesperienza ma qualcuno mi ha suggerito invece di entrare subito nel vivo ed imparare navigando.
sono tante le domande che mi porto dietro e spero davvero di diventare presto vostro amico e di poter approfittare della vostra pazienza ed esperienza.
il comportamento in mare e le reazioni di questa barca saranno completamente diverse dal semicabinato a deriva mobile che ho utilizzato.
la prima domanda che vorrei porre è relativa alla stabilità di un cabinato di dieci metri data la presenza della deriva/zavorra.
mi dicono di stare tranquillo con vento fino a venti nodi, che la barca regge tutta la tela su e che posso non ridurla.
la verità è che domenica scorsa, andatura di bolina stretta, vento di maestrale 18 nodi e tutta tela la barca sbandava molto e nonostante gli accorgimenti di portare il carrello sotto vento, smagrire la randa e chiudere bene il fiocco arretrando il punto di scotta sembrava continuare a sbandare come se non avesse un limite. risultato: ho dato una mano alla randa e ridotto il fiocco.
mi chiedo se potevo lasciare su tutta tela e magari allargare la bolina continuando a tenere le vele in quella regolazione oppure lascare e mettermi al lasco.
ad ogni modo è stata tanta la delusione di non esser riuscito a sentirmi tranquillo a bordo.
ringrazio sin d'ora tutti gli amici che vorranno accompagnarmi in questo cammino.
max
Semel in anno licet insanire
Arriverà a breve qualcuno che ti dirà che dovevi presentarti nell'apposita sezione.
Benvenuto!
Alla tua domanda non ci sono risposte precise. O, meglio, non è possibile dare una risposta non conoscendo bene la tua imbarcazione con il suo armo e le vele di cui sei dotato. Probabilmente il tuo limite è più basso, poi con l'esperienza aumenterà. Soprattutto con l'esperienza imparerai a gestire in maggior sicurezza ogni condizione.
Poi 18 nodi, se di reale, non è che sono proprio pochi, se sei superinvelato o con delle mutande a riva.Big Grin
Ciao,
Secondo me ridurre non è una sconfitta.. poi oltre a sbandare andava all'orza oppure se ne stava bella dritta (la rotta) inclinata?
Cmq se non fai regate e devi veleggiare ti interessa la velocità, la comodità, il piacere. Quindi se sbanda troppo a 18 Kn o cambi direzione o riduci.
Io riduco a 12.
Ciao
ciao
come immaginavo il forum inizia a dare i suoi risultati!!! finalmente posso parlarne con amici..
GT in effetti è questo che vorrei fare ovvero esperienza
so che queste barche, cabinati zavorrati intendo, se ben gestiti consentono di stare fuori in quasi tutte le condizioni
il problema per me non è tanto il mare nel senso che il moto ondoso che ho trovato fuori domenica quando i 18 nodi erano di reale sono riuscito a gestirlo, anzi lo trovo pure divertente
era questa sensazione di sbandamento non controllato che mi metteva una sorta di ansia se cosi la si puo definire
ho sentito piu' di un velista parlare di falchetta in acqua ma quello che mi chiedo è ad un certo punto si raggiunge uno sbandamento limite e la barca si stabilizza su quello in funzione del vento che c'è oppure no
sai per me sarebbe importante anzitutto sentirmi dire che un eccessivo sbandamento dovuto come dici tu a 'essere superinvelato o con delle mutande a riva' non comporta conseguenze particolari; voglio dire so per certo che non vado incontro a capovolgimenti perchè conosco la teoria (in particolare del momento raddrizzante) e so pure che una barca molto sbandata riduce la sua velocità (bolina stretta aumenta scarroccio, riduce la velocità ma aumenta sbandamento)ma finchè imparo bene a gestirla cosa altro puo capitarmi?

grazie anche a te stout; quello che succedeva era che sbandava, andava all'orza e sembrava non volerla finire pero' tutto sommato manteneva la sua rotta
la mia sensazione, forse la scoglio da superare, è capire di quanto possono sbandare questi cabinati , conoscere il loro limite...poi è ovvio che allenandosi alla riduzione delle vele si puo gestire meglio la situazione

ragazzi ancora grazie ...buon vento!!
Ciao Max e benvenuto.
Ho anche io una barca di 33' piuttosto invelata (randa poco più di 30 mq, genoa 135% da 33 mq) e riduco ben prima dei 18 kts di reale.
Ho le vele in ordine (in dacron, ma in ordine), ho modo di appiattirle e svergolarle (ho carrello a randa e genoa efficienti)a dovere, eppure a 12/13 kts reali devo prendere già una mano alla randa perchè aumenta lo sbandamento della barca (nonostante i 1.350 kg di piombo 2 metri sott'acqua), aumenta l'angolo alla poggia del timone ma la velocità della barca non aumenta e la manovrabilità della barca è compromessa.
Devo dire che il fatto di essere un equipaggio familiare e leggero non aiuta.
E' chiaro che se a portare la mia barca fossero 6/7 maschiacci cattivi le cose cambierebbero: timoniere e randista in pozzetto, gli altri 5 a schiacciare in falchetta e vedi che non si ridurrebbe fino ai 18/20...
Non ti scoraggiare, esci tanto, riduci presto e piano piano la confidenza con la barca arriva
ciao

matteo
Secondo me la tecnica giusta è esattamente opposta a quella che hai adottato.
E' comune dire che il momento giusto per mettere mano ai terzaroli è lo stesso nel quale ti poni la domanda.
Procedi così.
Quando ti poni la domanda riduci la tela di quanto ti senti sia giusto verificando il comportamento della barca (sbandamento, angolo di bolina, scarroccio, orza-puggia ecc.)ed eventualmente eccedendo nella riduzione.
Fatto questo fai un po' di manovre e 'senti' che succede.
Prova a ridare tela per gradi e ti accorgi immediatamente quando è troppa per cui devi nuovamente ridurre.
Questo approccio esteso alle altre situazioni che ti troverai ad affrontare ti permetterà di acquisire la sicurezza che è data dalla conoscenza dei propri limiti e che deve venire prima di tutto.
Anche rinunciando ad uscire perché valuti che c'è troppo mare o vento anche se altri escono.


Maurizio
Citazione:bussola ha scritto:
...

grazie anche a te stout; quello che succedeva era che sbandava, andava all'orza e sembrava non volerla finire pero' tutto sommato manteneva la sua rotta
la mia sensazione, forse la scoglio da superare, è capire di quanto possono sbandare questi cabinati , conoscere il loro limite...poi è ovvio che allenandosi alla riduzione delle vele si puo gestire meglio la situazione

ragazzi ancora grazie ...buon vento!!

Quando va all'orza veramente hai il timone molto poggiato e fatichi a tenerlo. Per via dello sbandamento come per il resto dipende da barca a barca, ci sono barche che buttano la falchetta subbio in acqua ed altre che non la mettono quasi mai. La tua non so come si comporta dovresti confrontarti con chi ne ha una uguale, ma io la vedo così: guarderei più come si comporta globalmente piuttosto che puntare solo sullo sbandamento, quello più che altro è pericoloso se hai moglie, bimbi, .. che devono aggrapparsi per non rotolare per tutto il pozzetto o peggio finirci fuori.
Ciao bussola e benvenuto. Vorrei sapere a che ora eri fuori domenica con i 18 nodi. Io provenendo dalla grecia Domenica trovandomi alle ore 19420 a sud di brindisi a circa 12 miglia, per essere preciso un po più a sud della federico II ho avuto grosse difficolta a rientrare in porto in pratica sono arrivato all'imboccatura di punta riso alle 24420 e ti assicuro che non erano 18 nodi di vento, ad occhio e croce non avendo l'anemometro penso che siano stati 35 o 40 di nnw. e di vele meno male che le avevo serrate prima.
Se sei in lega vienimi a trovare la mia barca ha il guidone a riva.
benvenutoSmiley14Smiley14Smiley14
bella Max, io non ho anemometro e me ne impippo se sono 18 oppure 22.
quando la barra diventa troppo pesante io riduco la randa.
Citazione:mckewoy ha scritto:


bella Max, io non ho anemometro e me ne impippo se sono 18 oppure 22.
quando la barra diventa troppo pesante io riduco la randa.

io pure, in genere, mi regolo in base alla 'durezza' del timone
Max,
il consiglio fondamentale te lo hanno già dato:
'appena ti passa per la mente che sia il caso di ridurre le vele FALLO!'
E questo vale per tutta la tua carriera velica:
adesso magari ridurrai un pò prima e, fra un pò di tempo (quando ne masticherai di più), lo farai un pò dopo
ma ricorda...appenna ti passa per la mente!Wink

ps: Benvenuto e buon vento!
Citazione:mckewoy ha scritto:


bella Max, io non ho anemometro e me ne impippo se sono 18 oppure 22.
quando la barra diventa troppo pesante io riduco la randa.


Quotissimo, per capire se la barca la tieni o meno chettenefai dell'anemometro? 18-20 nodi se non sei pratico sono tanti, mi verrebbe da dire troppi, io se vedo che fuori tira aria esco già con una bella mano, quando sono fuori, mi sto divertendo e penso che la randa ci sta tutta allora di bolina larghetta svento la randa e tiro su quel che rimane e metto più peso che posso in falchetta... Se la mano è richiesta non c'è storia, si prende e basta, migliora il confort e la barca fila che è una meraviglia, che gusto ci sia ad andare con la falchetta in acqua con la barca piantata, in balia del vento e del mare non lo so...ma fa figo in banchina... Per quanto riguarda l'andatura che relazione c'è con il vento che c'hai...? Al limite se dove devi andare è tutta di poppa puoi pensare di tenere tutta tela non dimenticando che però prima o poi la randa la devi tirar giù e sperare che nel frattempo il vento non rinforzi ulteriormente...
Durante il mio primo corso con i Glenans, la vela che ho visto di più è stata la tormentina...
Dovresti dirci anche in quanti uscite e quale è la preparazione media dell'equipaggio...
Ciao e benvenuto, dimenticavo! Smile
Benvenuto bussola, come anche altri ti hanno suggerito vai nella apposita sezione e presentati, altrimenti il nostro AdV Montecelio si innervosisceSmile.
Tornando a te devi fare una considerazione basilare: tu vai in barca per il tuo piacere, il tuo divertimento, non devi render conto a nessuno.Se navigare troppo sbandato o con il timone orziero ti crea ansia, riduci la tela, altrimenti non è piu' un piacere.Pian piano imparerai a conoscere la barca ed alzerai i tuoi limiti.
BV
Due cose sulla regolazione con vento forte

Randa: Cazzare a ferro bugna di scotta per tesare base 'serve un circuito scorrevole e potente per non dover lascare troppo la randa, Cunnimgham cazzato smagrisci parte anteriore randa 'meglio un paranco a 6/8 vie' cosi da cazzare anche senza dover lascare troppo la randa, Paterazzo cazzato smagrisci parte centrale, Carrello sottovento e scottaranda cazzata, se fatto questo noterai i segnavento verso l'alto vuol dire che stai scaricando aria/potenza

Genoa: Carrello scotta a poppa quanto basta, paterazzo cazzato, drizza cazzata, scotta a segno, noterai come sopra i segnavento verso l'alto quindi scarichi aria/potenza, se poi hai la possibilità di avere un tesa base genoa ancora meglio

Devi allargare canale genoa/randa, cercando di mantenere l'angolo ottimale di attacco/ingresso di genoa e randa

Dulcis in fundo se vuoi andare con vento, devi appiattire le vele, vele in ottima forma e mettere gente in falchetta, di Comet 333 ci sono 2 versioni con piu o meno tela

Benvenuto
Benvenuto!

Direi che le tue domande sono essenzialmente due:

1 - perché la barca sbandava così tanto nonostante quello che mi hanno detto?

2 - quanto posso far sbandare la barca?

1 - Lo sbandamento dipende dall'andatura, di base più avvicini la prua al vento più la barca sbanda. Con 18 nodi di reale al traverso od al lasco probabilmente riesci a tenere l'autopilota, la barca è poco sbandata e veloce. Con 18 nodi a gran laso o poppa puoi mettere la pentola con la pasta sul fuoco. Con 18 nodi di reale in bolina l'apparente sale a 22-23 nodi, la barca sbanda molto, tende all'orza ed il timone perde d'efficienza.
Quindi è vero che la tua può tenere tutta la tela su fino a 20 nodi ma non in bolina. Anzi, sarebbe strano se lo facesse.
La prossima volta, quando ti trovi in una situazione come quella che hai appena raccontato, prova a poggiare con decisione e metterti dalla bolina al lasco (ricordati di lascare progressivamente le vele!). Vedrai che la situazione cambia totalmente, per un attimo ti sembrerà di essere fermo e senza più vento. Poi noti la scia, guardi il log, e... Cool fai tranquilli 6 nodi senza accorgertene.

2 - Un conto è quanto può sbandare la barca (cioè tanto Big Grin), un conto è quanto conviene far sbandare la barca. Su una barca da crociera la falchetta in acqua è decisamente troppo. Le vele smettono di spingere, il timone è alla poggia, sforza moltissimo e fa l'effetto di una tavola ti traverso nell'acqua e a bordo si sta scomodi. Inoltre, sotto raffica, rischi di straorzare, cioè il timone non è più sufficiente a contrastare la spinta orziera della barca e ti ritrovi muso al vento, con le vele che sbattono o col fiocco al collo: un casino.
Come ti hanno detto, la vela si riduce quando pensi che vada fatto.
Ciò posto, considera che la barca ha il così detto 'angolo naturale di sbandata', quindi, specialmente di bolina, deve sbandare per poter avanzare. Inoltre, una barca sbandata il giusto, ha la forza sufficiente a superare le onde al mascone senza fermarsi e senza sbattere.

Ricorda che la cosa importante NON è ridurre la tela e basta. Devi mantenere inalterato il rapporto genova-randa, altrimenti rischi di avere una barca sbilanciata. La prossima volta fai così: se la barca sbanda troppo e tende all'orza prendi una mano di terzaroli (randa). Se si raddrizza ma, all'opposto, tende alla poggia, vuol dire che hai troppo genova, quindi riduci un po' anche quello rollandolo parzialmente (e qui si aprirà un dibattito sul genova un po' rollato di bolina Big GrinBig GrinBig Grin). Il genova non è conteto di lavorare rollato ma l'importante è che tu sia contento e sicuro. Se rolli il genova porta avanti il carrello.
Prosegui così anche con due o tre mani di terzaroli.
Per venti molto forti, però, il discorso cambia e ridurre non è più sufficiente, ma ne parliamo un'altra volta.

Per il momento... BV a te ed agli altri ADV
Di solito con 18 nodi di apparente di bolina si riduce. Meglio cominciare da prua con un genoa più piccolo, la barca avrà il centro velico più a prua e orzera meno e la prua sarà più leggera. Navigare con il trincarino in acqua di solito riduce la velocità e scarocciare di più. La vela è un'opppppinione.
ragazzi desidero ringraziarvi tutti
ho letto tutti i vostri suggerimenti e sto cominciando a farmi un 'idea di come comportarmi
tra le vostre risposte la linea comune è quella di sentire la barca e sentirmi sicuro quindi, non giovedi che qui giu' sono previsti 30 nodi di reale ma sicuramente sabato saro' in acqua e comincero' ad impegnarmi
buon vento a tutti e ancora grazie
per barracuda 62: io sono uscito la mattina alle dieci e verso le 14 ha cominciato a rinforzare
son rientrato proprio quando ho cominciato ad avere i primi segnali di sbandamento eccessivo
ad ogni modo presto passero' a conoscerti...per ora un grazie caloroso anche a te
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