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Versione completa: Lucidare inox
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io !!!!!!

sono a Lavagna e devo lucidare acciai e vetroresina.....

va bene?

disposto anche ad ospitare, disponibile settimana 23-28 giugno!!!!
A me va benissimo. La banchina è larga e credo ci dovrebbero lasciarla usare senza seccarci.
La barca è alata?
22 un po' lontanuccio per me 22..
vabbè in ogni caso come predetto da albodo, la lucidatura dell'inox è una pratica che ti prende la mano.. sembra da pazzi, ma è una cosa che mi rilassa.. Partire da una superficie grezza con abrasivi da 40 in su come nel mio primo esperimento è molto faticoso, invece se si tratta solo di sisal e cotone tutto è più semplice e sicuramente non mi sognerò più di acquistare prodotti lucidanti (di dubbia efficacia). Ho appena lucidato un tondino, l'ho inserito nel trapano e via! 2 minuti e mi ci stavo specchiando!

Nell'attesa che la lezione di Albodo continui, chiedo a lui o a chiunque possa rispondere di chiarirmi un dubbio. Dovendo imbullonare la piastra (304) che si vede nelle foto qualche post più in alto è conveniente usare ferramenta 316 o meglio continuare con bulloni 304 per evitare correnti galvaniche? (L'oggetto in questione è in coperta, quindi non immerso ma molto spesso bagnato..)
Giovanni
Non esiste la bulloneria in 316 è un argomento già trattato.

La bulloneria austenitica è quella di classe A.
In ambiente salino, per esperienza, consiglio la A2 - 50.
Specificamente, ecco la lega:
X 2 CrNi 18 11; X 5 CrNi 18 10; X 8 CrNi 18 12
Non si pensi che meccanicamente possano avere la tenuta della viteria B o C; e anche la scelta 50, più "debole", è data per puntare maggiormente alla caratteristica austenitica ricercata.


correnti galvaniche
La nobiltà del 304 e del 316 è indifferenziata e non ci sono quindi problemi di natura galvanica.


304 in coperta
Non puoi però mettere in coperta un manufatto di 304, specie di quel tipo.

se lo fai, mettiti il cuore in pace ed accetta l'ossidazione; per ritardarla puoi provare ad usare i prodotti che trovi nella convenzione che abbiamo stipulato

http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=99098

il prodotto è questo

http://www.abrasivionline.it/products/em...atment-KIT

Non aspettarti miracoli: il sale non perdona.


Gian
(28-05-2014 21:21)albodo Ha scritto: [ -> ]Non esiste la bulloneria in 316 è un argomento già trattato.

La bulloneria austenitica è quella di classe A.
In ambiente salino, per esperienza, consiglio la A2 - 50.
Specificamente, ecco la lega:
X 2 CrNi 18 11; X 5 CrNi 18 10; X 8 CrNi 18 12
Non si pensi che meccanicamente possano avere la tenuta della viteria B o C; e anche la scelta 50, più "debole", è data per puntare maggiormente alla caratteristica austenitica ricercata.


correnti galvaniche
La nobiltà del 304 e del 316 è indifferenziata e non ci sono quindi problemi di natura galvanica.


304 in coperta
Non puoi però mettere in coperta un manufatto di 304, specie di quel tipo.

se lo fai, mettiti il cuore in pace ed accetta l'ossidazione; per ritardarla puoi provare ad usare i prodotti che trovi nella convenzione che abbiamo stipulato

http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=99098

il prodotto è questo

http://www.abrasivionline.it/products/em...atment-KIT

Non aspettarti miracoli: il sale non perdona.


Gian

grazie per aver risposto.. devo confessare che pensavo di aver capito che A2 e 304 fossero "sinonimi" come A4 e 316.. o almeno è quello che lasciano intendere i negozi di nautica. Voglio dire che è pieno di cataloghi in cui si legge ad es. (copio e incollo): "Viti interamente filettate, testa esagonale - Materiale: acciaio inox aisi 316 (A4) "
Sapevo che qualcuno l'avrebbe chiesto e per questo ho indicato la lega:
X 2 CrNi 18 11; X 5 CrNi 18 10; X 8 CrNi 18 12

In realtà le comparazioni proposte non sono pertinenti.
L'esperienza di alcuni anni di porte, passerelle, scalette bagno mi hanno indotto a usare quanto sopra.
Le caratteristiche di un metallo sono austenitico, martensico e ferritico.....e la vita è un compromesso Smiley2
(28-05-2014 21:40)albodo Ha scritto: [ -> ]Sapevo che qualcuno l'avrebbe chiesto e per questo ho indicato la lega:
X 2 CrNi 18 11; X 5 CrNi 18 10; X 8 CrNi 18 12

In realtà le comparazioni proposte non sono pertinenti.
L'esperienza di alcuni anni di porte, passerelle, scalette bagno mi hanno indotto a usare quanto sopra.
Le caratteristiche di un metallo sono austenitico, martensico e ferritico.....e la vita è un compromesso Smiley2

Ok ho capito vado a studiareSmiley59..
Juan, l'acciao è una opppppinione 89.
ok ho studiato. se non si fosse ancora capito mi sto appassionando all'argomento (per necessità..).
Ora ho le idee un po' più chiare e a tal proposito spero di essere utile a qualcuno indicando le pagine che per me sono risultate chiarificatrici:

differenza vari tipi di inox:
http://www.progettoinossidabile.it/categ...ossidabili

classificazione classe di resistenza e qualità (UNI EN ISO 3506-1 2009):
http://www.rodacciai.it/normeetabelle.php?pid=37

decapaggio e passivazione:
http://www.centroinox.it/sites/default/f...i/234A.pdf

Quindi, ricapitolando, per chi come me volesse creare una qualsiasi struttura in inox da tenere in ambiente marino partendo da materiale grezzo bisogna:
1) Scegliere l'acciaio giusto;
2) Lavorare in ambiente non inquinato da metalli diversi;
3) Sgrassare per rimuovere tracce di olio e grasso dovuti alla lavorazione;
4) Rendere la superficie da grezza via via più liscia con abrasivi (ossido di zirconio) al fine di "abbattere la foresta di pini, cit." nella quale potrebbe insidiarsi materiale contaminante;
5) Per eventuale lucidatura a specchio passaggio di Sisal e Cotone con le specifiche paste;
6) Decapaggio, ossia rimozione ossidi, un primo stadio (D. meccanico) è già avvenuto durante la carteggiatura, a questo punto segue quello chimico in bagno di acidi;
7) Passivazione, che altro non è che l'accelerazione del naturale processo che ha l'acciaio inox nel formare un film passivo, protettivo contro l'esterno. Anche questo avviene per lo più in bagno di acidi.

Spero di non averle sparate troppo grosse, correggetemi!
Ora, io sono (o sarei) arrivato alla fase 5. A quanto pare decapaggio e passivazione si possono fare anche con prodotti in gel o anche (solo per la passivazione) con acqua ossigenata mista con altri prodotti chimici. Mi informo e magari passo all'opera.
Condivido tutto solo che mi fermerei tassativamente al punto 5.
passivazione o decapaggio non servono sui materiali lucidati a specchio: se fossero stati contaminati, non risolvi il problema e nel medio periodo riemerge.
La prima regola è non contaminare e per farlo il mio consiglio è che tu progetti tenendo utilizzando SOLO barre e tondi già lucidati a specchio, in 316L.

Lascia perdere decapaggio e passivazione: tempo e denaro gettati.

Al tuo elenco di lavorazioni mancherebbe l'importante operazione denominata DECONTAMINAZIONE.

dal web...

La decontaminazione è il trattamento chimico che permette la rimozione dalla superficie di acciaio inossidabile di tracce ferrose o di altri materiali che ne comprometterebbero la sua “inossidabilità” nel tempo.
A volte è impropriamente confuso con il termine “passivazione” che è più specificatamente riferito alla formazione dello strato passivo delle superfici,tipica degli acciai inossidabili, mediante opportuni prodotti chimici.

E' MOLTO IMPORTANTE POICHE' la superficie degli acciai inossidabili viene contaminata dalle lavorazioni.

Cattivo immagazzinamento dei manufatti inox (piani di appoggio non rivestiti,contenitori, trucioli e pulviscolo di ferro provenienti da molature su acciaio al carbonio effettuate nelle vicinanze), impiego di utensili che siano stati a loro volta inquinati durante le lavorazioni precedenti su acciai comuni, processo di taglio o saldatura.

La presenza di contaminazioni sulle superfici oltre a creare un difetto estetico può dar luogo ad inneschi di corrosione , pregiudicando la giusta condizione di passività nel tempo.

Come si decontamina ?
In base alla dimensione e alla posizione dell’area contaminata (manufatto, loop , semilavorato, barra,tubo,lamiera, ecc..) si procede con l’applicazione di appositi prodotti in pasta, gel o iquidi mediante immersione o circolazione. Al termine di tale trattamento andrà eseguito un accurato lavaggio ad alta pressione per la rimozione di qualunque traccia di soluzione acida e contaminanti disciolti.

Nella convenzione proposta, ci sono dei materiali adatti alla decontaminazione.
Non sono gli unici al mondo ma sono sufficienti alla bisogna.

:91:Quasi quasi oltre che la convenzione per gli abrasivi, mi occupo di sentire un mio fornitore per una convenzione di questi prodotti:

- acquisto tubi e profilati CERTIFICATI in 316L
- Sviluppo in 3d di disegno vostro progetto.
- acquisto manufatti realizzati su disegno e lucidati a specchio (taglio, piegatura, saldatura, lavorazioni meccaniche di tubi, tubolari e lamiere).

Se serve, posso organizzare in pochi giorni.

Fatemi sapere.
Smiley53
Quasi O.T...ho trovato interessantissima la discussione, gli interventi e l'argomento trattato.
Vorrei porre una domanda forse un po' banale: tutto quanto detto sulla resistenza degli acciai in ambiente marino / salino, come deve essere considerato in acqua dolce, ad esempio barca che naviga su lago?
Ciao Albodo, la barca e' in acqua, ma la banchina e' grande.... Fammi sapere....
@infinity,
hai un mp

@maroglia
In acqua dolce, senza l'aggressività dell'ambiente salino, è tutto più facile.
Ad esempio, un 304 al lago dura per sempre.
Grazie, ciò mi raddolcisce il futuro…:-)
io di solito uso il radiant o una pasta della ditta allegrini...
Olio di gomito hahahahaemoji23]


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