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Versione completa: riduttore di pressione acqua in banchina
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l'attacco dell'acqua diretto alla barca ....manco morto ! in fondo basta mettere un pò d'acqua nel serbatoio ... certo se avete la lavatrice e /o lavastoviglie a bordo ... allora ci vuole 1
(17-01-2014 15:24)kermit Ha scritto: [ -> ]
Citazione:anonimone ha scritto:
Citazione:kitegorico ha scritto:
A che serve stò riduttore di pressione?

A ridurre le probabilità di affondare in porto Cool

BV
Concordo con anonimone se c'è una cosa che ritengo tra le più pericolose per affondare una barca è proprio l'attacco diretto dell'acqua di banchina, io su Jolie ce l'ho perchè l'exarmatore da buon motoscafaro lo aveva fatto fare.....non l'ho mai utilizzato e forse mia moglie nemmeno sa che c'è Smile
Infatti io lo avevo e lho "rappato" con un rubinetto dopo avere rischiato la barca nuova di pacca
Ti spiego cosa devi fare, dopo aver montato sto cazz. di riduttore, nel ' impianto crea un attacco dove monterai una valvola di sfioro, che tarerai a una pressione appena superiore a quella del ' impianto desiderata, ess ... 3 bar a bordo 4 bar a sfioro, ben visibile, no so lavello wc,purché in mare a te la scelta più comoda, col tempo il tuo reg .. farà le bizze, e ti accorgi dalle goccioline che usciranno dalla valvola di sfioro.
Questo è il momento di cambiare il reg un anno o poco meno.
Mi scuso per eventuali errori di ortografia. Sono col T9
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che disegno del cavolo, puoi istallare la valvola di sfioro sulla colonnina, subito dopo il riduttore di pressione.
vedrai che funziona, mi ha salvato il cul ... già diverse volte.
i
(28-07-2015 01:40)pepilene Ha scritto: [ -> ]Questo contenuto non e' visualizzabile da te Ospite. Se vuoi vederlo, REGISTRATI QUI .
che disegno del cavolo, puoi istallare la valvola di sfioro sulla colonnina, subito dopo il riduttore di pressione.
vedrai che funziona, mi ha salvato il cul ... già diverse volte.
Più che valvola di sfioro si installa una valvola di sovrapressione da 2 bar immediatamente a valle del riduttore di pressione come si fa negli impianti domestici e non all'interno della barca come hai disegnato tu dove una parte dell'impianto non è protetto.

La sequenza è:
rubinetto/valvola di banchina, riduttore di pressione, tee con valvola di sovra pressione da 2 bar, impianto della barca. A questo punto tarare il riduttore di pressione ad un valore inferiore ai 2 bar. In caso di rottura del riduttore di pressione la valvola di svrapressione proteggerà l'impianto.

Continuo comunque a ripetere che su una barca attaccare l'acqua diretta è una follia
E tutto protetto guarda bene. Basta che sia nell'impianto va bene, l'importante che scarichi ha mare, se il marina lo concede anche nella colonnina va bene. A casa mia è posta in giardino, ben visibile.
Cuoto che è sempre un pericolo, attacchi diretti.
(28-07-2015 07:05)pepilene Ha scritto: [ -> ]E tutto protetto guarda bene. Basta che sia nell'impianto va bene, l'importante che scarichi ha mare, se il marina lo concede anche nella colonnina va bene. A casa mia è posta in giardino, ben visibile.
Cuoto che è sempre un pericolo, attacchi diretti.
Sai che bella la barca con la valvola di sovrapressione che scarica in mare? 19 fai buco sullo scafo o metti il tubo sopra la falchetta?
Non capisco se la tua è ironia! :91:La cosa è soggettiva.
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Non è ironia, è pragmatismo: se la valvola scarica nel cesso, chi pompa fuori l'acqua di sfioro, magari mentre dormi?
Idem se nel lavello: se chiudi/dimentichi chiusa la presa a mare, in entrambi i casi l'acqua sempre in barca è, quindi tanto vale.
Per esperienza diretta (già nel 2008 dissi di analogo impianto fatto nel 2004; come da link allegato più sopra) un riduttore di pressione di ottima marca, ben montato, tarato a 1.7 e non strozzato (pressione e portata sono due cose diverse) dura degli anni.
Il mio ne ha 86 e non da segni di vecchiaia, intasamento, né altre cose.
La valvola di sovrapressione, in questo tipo d'impianto, messa in barca non serve a evitare guai, messa fuori, forse.
Ma il punto è un altro: visto quanto si è detto, e cioè che la buona prudenza vuole che si chiuda la valvola della colonnina lasciando la barca, e magari anche andando a dormire, e considerato che una perdita di acqua (dolce) a bordo, si avverte abbastanza in fretta, non c'è motivo di complicarsi la vita, perché i rubinetti (anche i più banali) tengono tranquillamente 8 Atmosfere, un buon tubo retinato o spiralato, anche 10 (c'è la specifica scritta sui tubi), mettere la doppia fascetta (buona regola sempre) ben stretta porta le giunzioni a quel livello di resistenza, sapendo che difficilmente la pressione in un acquedotto super le 8 atmosfere, non ci sono problemi.
O meglio, mettiamola così, in 8 anni, il mio impianto senza valvola, non ha mai avuto problemi di sorta.
Poi, ognuno è libero di garantirsi, perfino e anche contro se stesso, come meglio reputa.
Ho specificato, qui il punto soggettiva ha mod.. di barca, che deve finire in acqua di mare, alcuni lavelli hanno lo scarico posizionato a cica 1 m dalla linea di galleggiamento, volante sulla presa ha terra che scarica a mare, sulla colonnina del pontile sembra essere di sua propiete.
Tutte le barche di grossa stazza attingono a terra, elettrico e idrico.
I tuoi 8 bar in barca sembrano essere tantini, io non sfiderei la sorte.
Lavoro con pressioni che vanno da 1 bar a 50 bar, e ti assicuro di non fidarti di quello che è scritto sui tubi, sono specifiche di resistenza non di lavoro.
Comunque ho sempre quotato che se non serve evita.
Più cose ci sono è più se ne rompono
Leggi bene, forse ti è sfuggito che ho detto che 8 Atm sono la pressione massima di acquedotto che l'acquedotto le raggiunge a volte solo di notte. In genere in banchina ce ne sono 3, massimo 4.
Non ho mai scritto che in barca ci debbano essere 8 Atm, anzi guai se ci sono.
In barca tutto andrebbe regolato (anche l'autoclave) per 1.5, massimo 2 Atm, che sono più che sufficienti.
Un tubo titolato per 10 Atm, può lavorare a 10 Atm, quelle segnate sono le pressioni di lavoro, non quelle di scoppio. Sui tubi è diverso che sulle catene e sulle cime, è stampata su la massima pressione di lavoro, che è più bassa della pressione di scoppio.
Quindi, se tutto lavora a 2 Atm, siamo ben lontani dalla pressione pericolosa.
Tutto quello che non c'è non si può rompere, sono d'accordo anch'io, ma se c'è tanto vale farlo in modo da vivere tranquilli.
In linea di principio, tutti gli scarichi di sicurezza, i troppo pieni, gli sfiati e le uscite delle pompe, devono essere autonomi e non scaricare da qualche altra parte, per quello ho detto che è meglio non usare cessi e lavelli per far scaricare altre cose.
E poi, siamo sempre lì, se gli impianti sono fatti bene, pensati e fatti da chi li sa fare, sono sicuri e non danno problemi.
Sì ho letto con poca attenzione.
Comunque in barca mai, ma ah casa più di una volta mi ha salvato da spiacevoli inconvenienti, quando comincia ha gocciolare smonto il reg. e cerco di ripristinarlo, con tela grasso e OR.
(17-01-2014 17:30)kermit Ha scritto: [ -> ]Tutte queste belle valvole che nell'industria funzionano a meraviglia fatemele vedere come diventano dopo qualche anno installate in ambiente marino, io non mi fido nemmeno di una valvola a mano che si blocca dopo due settimane che non la usi figuriamoci di una valvola a molla arrugginita
googolate la frase 'Dockside Freshwater Hookups' e divertitevi con qualche lettura in materia
Buon attacco diretto!!! SmileSmile

Questa valvola riduttrice di pressione acqua sembra essere fatta per ambienti aggressivi come l'acqua di mare
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