I 50/55 nodi li vedono solo i Triestini quando nel golfo l'acqua vola, si vedono solo gli alberi delle navi alla fonda, la nave no, è in mezzo al pulviscolo d'acqua, qualche raffica arriva a 70 nodi, per respirare bisogna tenere la bocca di traverso al vento, altrimenti se sta sottovento ti manca l'aria perchè si forma il vuoto.
Dove fanno le regate a bastone con 30 nodi? Mao visto!
Il vento è un'oppppppinione.-
non ci sono solo le regate a bastone, a livorno l' anno scorso ha tirato ben oltre 100 nodi ma li non li vanta nessuno, io non li ho mai presi 70 nodi a trieste, in toscana si riesce a respirare benino fino a 80.
A Trieste c'è un'aria diversa, in Toscana avete la Ci aspirata forse per quello.
La mia hagna ha fatto sette hagnolini tutti senza hoda.
A trieste il vento è più pesante
.
I nodi sono un'opppppinione.-
palla al centro
la randa di cappa non serve per navigare, ma per stare alla cappa filante
io mi farei fare un triangolo con tessile in acciaio, da non inferire sull'albero, ma da cazzare a ferro.
il punto di scotta, non sul boma, ma su una pastecca, o un bozzello di spi..
la cappa è la cappa, la randa è altra cosa
ma forse mi sono perso le ragioni del 3ead
in effetti si potrebbe anche fare così, cazzando di drizza per ghindarla....ma non so se reggerebbe tutto
Citazione:gian54 ha scritto:
palla al centro
la randa di cappa non serve per navigare, ma per stare alla cappa filante
la cappa è la cappa, la randa è altra cosa
Tanto per rinvigorire il 3d
:
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Il cavo d'acciaio nella vela e la drizza senza nemmeno un cursore che tenga la penna della randa di cappa vicino all'albero, soprattutto su un frazionato, possono portare al disalberamento, come succede quando con 2 mani di terzi si stacca il cursore della tavoletta ed in sequenza il resto delle slitte....
Fate vobis....ma secondo me su queste robe non si deve scherzare, o ci sono e sono fatte come si deve, e allora si adoperano, oppure meglio lasciar perdere e darsi alla cappa secca.....a proposito, sicuro che la randa di cappa serva solo per la cappa filante e non anche per quella ardente ??
...
Se devo essere sincero l'unica volta che mi sono messo alla cappa con le vele issate è stato quando me lo ha ordinato il comandante della CP all'esame della patente e parlo di più di 40 anni fa, dunque non mi ritengo un esperto in materia
...
Ciao
Citazione:ZK ha scritto:
e' un paperini quello?
si, 'biancaluna'
Citazione:albert ha scritto:
Citazione:gian54 ha scritto:
palla al centro
la randa di cappa non serve per navigare, ma per stare alla cappa filante
la cappa è la cappa, la randa è altra cosa
Tanto per rinvigorire il 3d :
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Il cavo d'acciaio nella vela e la drizza senza nemmeno un cursore che tenga la penna della randa di cappa vicino all'albero, soprattutto su un frazionato, possono portare al disalberamento, come succede quando con 2 mani di terzi si stacca il cursore della tavoletta ed in sequenza il resto delle slitte....
Fate vobis....ma secondo me su queste robe non si deve scherzare, o ci sono e sono fatte come si deve, e allora si adoperano, oppure meglio lasciar perdere e darsi alla cappa secca.....a proposito, sicuro che la randa di cappa serva solo per la cappa filante e non anche per quella ardente ??...
Se devo essere sincero l'unica volta che mi sono messo alla cappa con le vele issate è stato quando me lo ha ordinato il comandante della CP all'esame della patente e parlo di più di 40 anni fa, dunque non mi ritengo un esperto in materia ...
Ciao
Perché si disalbera ?
l' albero e' una struttura reticolare progettata per sopportare le massime sollecitazioni che il raddrizzamento della barca puo generare sui nodi della struttura:
attacco dello strallo, del paterazzo, delle sartie, delle crocette,
questi sono i punti forti di tutti gli alberi.
le crocette indietro suddividono l' albero in tratti corti, riducendo l' allungamento e il rischio di rottura a carico di punta.
per le sollecitazioni verso poppa l' albero non ha difese.
si flette finche il nocciolo centrale di inerzia rimane all' interno della sezione, poi tracolla di schianto (fa proprio il botto) a pressoflessione.. si flette per capirsi come farebbe l' arco delle frecce quando tiri la cordicella e non essendo altrettanto plastico, si spezza.
tutti gli alberi hanno un minimo di resistenza a flessione, le rande la generano e cio non puo essere ignorato, la terza mano e' spesso gia al limite, con la quarta e' sicuro che si possano fare danni... sulle barche da ventone in corrispondenza della penna per oggni mano c'e' unop stralletto o un caricabasso o insomma un elemento che possa annullare il carico orizzontale.
il giochino della randa di cappa delle osr e' quello, senza boma non ce' un momento da assorbire, non c'e' il gioco della scotta randa a generare il carico verticale che il boma e' cosi bravo a trasformare e moltiplicare in carico orizzontale..
forse..mi so confuso nello spiegarmi
ZK scusami ma non capisco niente. Io sono ignorante e ho sempre creduto che l'albero dovesse lavorare in compressione e bisogna farlo lavorare dritto perchè oltre una certa curvatara si rompe.
Che significa: le crocette indietro suddividono l'albero in tratti corti? Riducendo L'allungamento?
Per le sollecitazioni verso poppa l'albero non ha difese, Ci sono lo strallo di trinchetto e lo stralletto ed in opposizione le volanti e le volantine, in modo che non pompi, poco.
Gli alberi sono un'opppppinione.-
Caro Roberto.....non ci sono più gli alberi di una volta
...
Le crocette dividono l'albero in una serie di pannelli per ridurre la lunghezza libera di inflessione e dunque il momento d'inerzia della sezione necessario a tenere tutto in piedi.
'Una volta' le crocette riducevano la lunghezza di inflessione sul piano trasversale mentre volanti e stralli e stralletti su quello longitudinale.....e questo è ciò che ricordi(amo) delle barche su cui regatavamo nello scorso millennio
.
Nel nuovo millennio sul piano trasversale non è cambiato nulla, mentre su quello longitudinale sono scomparsi, per comodità e per ragioni di penalizzazione nei sistemi di stazza, stralli, stralletti e volanti.....e l'albero sta in piedi solo perchè le crocette sono a quartiere e dunque lavorano su entrambi i piani.
Però, c'è un però, ovvero le diagonali tra l'estremità delle crocette e il profilo impediscono la flessione verso prua, mentre verso poppa la stabilità è affidata alla compressione della crocetta sulla sartia verticale: ora, se nel calcolo dei carichi di questa trave reticolare è stato inserito quello della balumina al 40-50 % di P, va tutto bene, ma se le mani previste sono quelle con cui la barca viene consegnata, l'aggiunta di un baby stay non è una cattiva idea. C'è un altra problematica che viene a volte sottovalutata: la stabilità longitudinale affidata alle crocette a quartiere, quando le sartie sottovento vanno in bando, si riduce a quella garantita dalle crocette e del loro attacco di un solo lato.
Per quanto riguarda gli sforzi della randa di cappa, in effetti, data la geometria poco allungata, il carico sulla balumina è inferiore a quello di una randa terzaruolata di pari superficie.....ma, dato l'angolo maggiore con cui questo carico arriva sull'albero, la componente longitudinale destabilizzante è sempre quella.
In merito a quel che succede all'albero con una randa non inferita, per scelta o per disgrazia, l'esempio dell'arco di ZK è estremamente calzante: il carico di compressione fuori asse fa flettere tutto fino ad oltrepassare il limite di instabilità a presso flessione e l'albero 'si accuccia'.
Ciao
Caro Albert la Comodità è un'opppppinione. Allora mi dai ragione che gli alberi odierni vengono giù più facilmente di quelli di una volta.
Quello che scrivi l'ho capito. E' quello che ha detto ZK che non capisco.
Gli alberi sono un'oppppinione.-
Gli alberi di una volta (soprattutto i frazionati) venivano giù in seguito ad errori di manovra, dunque la loro incolumità derivava da come l'equipaggio li gestiva. Con le manovre però si poteva comunque rimediare alle criticità, bastava sapere cosa fare.
Gli alberi di adesso invece sono 'fatti per gli stupidi' e vengono giù solo se regolati male di base o calcolati e realizzati male, o se si fa qualcosa che nel dimensionamento non è stato considerato (p.es. aggiungere mani di terzi non previste). L'altra faccia della medaglia è che, salvo tirar giù tutto prima che sia troppo tardi, l'equipaggio non può far nulla per rimediare a delle situazioni di instabilità che si manifestino in navigazione.
Oppppppinioni anche queste.....
Ciao
Albert una curiosità quando cazzi forte lo strallo di poppa in un frazionato 7/8 cosa evita la rottura verso poppa dell'ultimo segmento
grz luca
Il momento d'inerzia del profilo nel tratto a sbalzo e, se presente (come in quasi tutti i 7/8 ed in tutti i 3/4), il diamante.
Lo sforzo è comunque limitato, dato che la tensione dello strallo e gli sforzi sono assorbiti dal tiro delle volanti....
Ciao
nessuno vieta su un albero a crocette indiero di montare le volanti e uno o piu stralli. viene fatto sulle barche che devono affrontare situazioni dure, raramente sulle barche da crociera, volanti e stralli come dice albert, se sbagli ad usarli spioppi.
piu o meno bullo lo capisco cosa non vuoi capire, come dire.. non le posso spiegare.
Albert pensavo a alberi 7/8 che non hanno ne diamante ne volanti tipo farr 40 o millenium