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se laschi la mura si alza di conseguenza anche la bugna.
l' effetto e' che l' angolo di scotta cambia esattamente come cazzando il barber.
e certo che si generano anche altri effetti, e' solo una mia riflessione ad alta voce.
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14-03-2017, 09:51
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 14-03-2017, 09:53 da kermit.)
(03-03-2017, 18:34)Gundam Ha scritto: (03-03-2017, 10:15)zankipal Ha scritto: (02-03-2017, 19:51)Gundam Ha scritto: Ma a che serve?
Io son dell'idea che la mura del gennaker non va toccata, tutte le volte che l'abbiamo fatto in regata la situazione è peggiorata, però bisogna anche vedere la lunghezza del luff, se la vela è corta, la tack deve stare più in alto
Ok, serve se il velaio ha scazzato.... o se si è allungato il bompresso.... o si è lavato il gennaker in lavatrice 
+ 1, c'è gente che per giustificare un errore di misura e di realizzazione di un gennaker inventerebbe balle spaziali, vabbè una in più una meno cambia poco....
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(14-03-2017, 09:51)ZK Ha scritto: se laschi la mura si alza di conseguenza anche la bugna.
l' effetto e' che l' angolo di scotta cambia esattamente come cazzando il barber.
e certo che si generano anche altri effetti, e' solo una mia riflessione ad alta voce.
Vero, dal mio punto vista , sempre nell'intento del pacato confronto, uno di questi effetti e' spostare il grasso e di conseguenza l'orientamento delle forza aerodinamica della vela . Che mi sembra sia un problema sia con poco e che con molto vento.
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Spostare il grasso su uno spi o un genn? Ero con dei giovani e ne ho sentito parlare, pensavano di appiattire o di ingrassare lo spi? alzando il tangone e cazzando il barber, scotta, è come se col genoa spostassi il punto di scotta in avanti e chiudessi la vela, indietro come se la aprissi in alto e la svergolassi, chiudendo ti sbandi di più e cammini di meno.
La vela deve volare davanti alla prua e tirare in avanti.
Per lo spi angolo di mura e di scotta devono essere parallele al ponte della barca.
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si bullo in qualche modo col tuo discorso mi ci trovo.
e' un gioco di forme e svergolamento.
l' angolo di scotta modifica entrambi, l' uso del barber sul genny, puo essere una risorsa che sin ora non ho mai sfruttato, gestire insomma sia l' angolo di scotta per modificare lo svergolamento che la drizza (leggi mura del genny) del fiocco per modificare anche la pozione del grasso... e per spostare in avanti il piano velico.
prova a immaginare un fiocco che non ha regolazione di carrello ma abbastanza corto di luff da poterlo alzare a abbassare sullo strallo regolando la mura e la drizza, ovvero alle vele dove questa regolazione e' affidata a una grande bugna con diverse brancarelle, la sostanza alla fine e' quella che vince.
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