01-08-2010, 00:41
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 01-08-2010, 00:49 da ghibli4.)
Come promesso tempo addietro provo a fare un piccolo reportage fotografico dei lavori fatti, un po' da addetti ai lavori, un po' da me con la consulenza del forum o di testa mia
.
Critiche e suggerimenti sono sempre benvenuti, come sapete non mi offendo.
Subito una vista di come era prima:
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Per prima cosa ad albero a terra con un trapano ho tolto tutti i rivetti che teneva il rollaranda attaccato all'albero, in venti anni di sporco se ne era accumulato parecchio. Per fortuna l'installazione del rollaranda non ha minimamente rovinato l'inferitura sull'albero.
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A seguire o sviluppato i miei pettorali rivettando di nuovi buchi. Un consiglio se siete degli smidollati come me, prendete rivetti il piu' corti possibili tanto sono estetici, altrimenti vi tocca metterci due giorni per rivettare tutto l'albero. Alternativa un amico forzuto o con la rivettatrice elettrica.
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Visto che l'albero era a terra ho approfittato per far mettere dei golfari addizionali a piede d'albero per poter sistemare meglio i bozzelli dei terzaroli e della drizza della trinchetta che avevo in mente di mettere.
Prima
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Dopo
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Poi ho fatto adattare l'attacco trozza albero per avvicinare il punto di mura all'albero, prima c'era lo spazio per la vite senza fine
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Dopo tentativi vari ho deciso per le mani di terzaroli con manovre separate e rinviate in pozzetto.
Ho rimontato dei clamcleat dove gia' c'erano ( minimizzazione dei buchi
e montato un bozzello piano sull'organizer,
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questo inverno cerchero' di trovare il materiale per metterlo a ..
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Mura prima mano di terzaroli, drizza genoa, drizza trinchetta, borosa prima mano.
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Borosa seconda mano, e' appoggiata vi assicuro che quando lavora si blocca per bene, per sicurezza la blocco anche sulla galloccia in pozzetto. Drizza randa, c'e' scritto
, mura seconda mano. Ho spostato all'albero la drizza del caricaalto, tanto o c'e' equipaggio, oppure posso sempre usare la drizza di trinchetta.
Purtroppo la borosa passata da fuori il boma non e' il massimo, piu' di cosi' non mi e' venuto in mente di come sistemarla.
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Ho cambiato anche il boma e' ho dovuto installare ex novo i bozzelli piani dei terzaroli.
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[/hide] Spostare e migliorare!!
attacco boma e wang
Ultimo ma non meno importante il cancelletto della randa, alla fine dopo tanto cercare, la nemo mi ha mandato il disegno tecnico ed io l'ho fatto realizzare da un fabbro perche' quello della Nemo sarebbe stato piu' corto. Ho risparmiato
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L'ho montato oggi invece di uscire con questo bel venticello. Non mi convince al 100%, dovro' far saldare un tondino da 4mm per livellare lo scalino interno che in issata mi obblighera' per certo ad andare all'albero. In ammainata e presa di terzaroli nessun problema perche' lo scalino e' nell'altro senso.
Notare come sono belli i carrellini che mi ha regalato Albert
, peccato che ho dovuto sostituirne uno perche' lo spessore del cancello non permetteva lo scorrimento. Anche questo e' un elemento che mi disturba, sono sicuro che mi si blocchera in discesa, dovro' diminuire il diametro delle route. Dopo le ferie di fine agosto.
Ultime foto, lo stralletto. Non l'ho ancora provato, ho appena trovato una vela non ritirata da un cliente in una veleria ma deve essere ancora adattata, anche lei dopo le ferie. Sara' di circa 14mq in realta' sara' uno yankee ( cosi' mi dicono e io ci devo credere).
Stralletto montato a circa 40cm dal primario, il gavone si apre al pelo, devo scostare di un paio di mm lo strallo con la mano.
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Collegamento al dritto di prua.
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Stralletto a riposo
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Bloccato con elastici ad un sartia, riesco a virare senza problemi,
si vede poco ma sono tre elastici di lunghezza diversa. Lo strallo non sforza ma rimane discosto dall'albero, se no sai che palle il tic tlan tank ad ogni onda
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Strallo in testa d'albero, pochi cm dalle sartie alte
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. Critiche e suggerimenti sono sempre benvenuti, come sapete non mi offendo.
Subito una vista di come era prima:
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Per prima cosa ad albero a terra con un trapano ho tolto tutti i rivetti che teneva il rollaranda attaccato all'albero, in venti anni di sporco se ne era accumulato parecchio. Per fortuna l'installazione del rollaranda non ha minimamente rovinato l'inferitura sull'albero.
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A seguire o sviluppato i miei pettorali rivettando di nuovi buchi. Un consiglio se siete degli smidollati come me, prendete rivetti il piu' corti possibili tanto sono estetici, altrimenti vi tocca metterci due giorni per rivettare tutto l'albero. Alternativa un amico forzuto o con la rivettatrice elettrica.
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Visto che l'albero era a terra ho approfittato per far mettere dei golfari addizionali a piede d'albero per poter sistemare meglio i bozzelli dei terzaroli e della drizza della trinchetta che avevo in mente di mettere.
Prima
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Dopo
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Poi ho fatto adattare l'attacco trozza albero per avvicinare il punto di mura all'albero, prima c'era lo spazio per la vite senza fine
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Dopo tentativi vari ho deciso per le mani di terzaroli con manovre separate e rinviate in pozzetto.
Ho rimontato dei clamcleat dove gia' c'erano ( minimizzazione dei buchi
e montato un bozzello piano sull'organizer, [hide]
questo inverno cerchero' di trovare il materiale per metterlo a ..
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Mura prima mano di terzaroli, drizza genoa, drizza trinchetta, borosa prima mano.
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Borosa seconda mano, e' appoggiata vi assicuro che quando lavora si blocca per bene, per sicurezza la blocco anche sulla galloccia in pozzetto. Drizza randa, c'e' scritto
, mura seconda mano. Ho spostato all'albero la drizza del caricaalto, tanto o c'e' equipaggio, oppure posso sempre usare la drizza di trinchetta.Purtroppo la borosa passata da fuori il boma non e' il massimo, piu' di cosi' non mi e' venuto in mente di come sistemarla.
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Ho cambiato anche il boma e' ho dovuto installare ex novo i bozzelli piani dei terzaroli.
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attacco boma e wangUltimo ma non meno importante il cancelletto della randa, alla fine dopo tanto cercare, la nemo mi ha mandato il disegno tecnico ed io l'ho fatto realizzare da un fabbro perche' quello della Nemo sarebbe stato piu' corto. Ho risparmiato

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L'ho montato oggi invece di uscire con questo bel venticello. Non mi convince al 100%, dovro' far saldare un tondino da 4mm per livellare lo scalino interno che in issata mi obblighera' per certo ad andare all'albero. In ammainata e presa di terzaroli nessun problema perche' lo scalino e' nell'altro senso.
Notare come sono belli i carrellini che mi ha regalato Albert

, peccato che ho dovuto sostituirne uno perche' lo spessore del cancello non permetteva lo scorrimento. Anche questo e' un elemento che mi disturba, sono sicuro che mi si blocchera in discesa, dovro' diminuire il diametro delle route. Dopo le ferie di fine agosto.Ultime foto, lo stralletto. Non l'ho ancora provato, ho appena trovato una vela non ritirata da un cliente in una veleria ma deve essere ancora adattata, anche lei dopo le ferie. Sara' di circa 14mq in realta' sara' uno yankee ( cosi' mi dicono e io ci devo credere).
Stralletto montato a circa 40cm dal primario, il gavone si apre al pelo, devo scostare di un paio di mm lo strallo con la mano.
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Collegamento al dritto di prua.
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Stralletto a riposo
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Bloccato con elastici ad un sartia, riesco a virare senza problemi,
si vede poco ma sono tre elastici di lunghezza diversa. Lo strallo non sforza ma rimane discosto dall'albero, se no sai che palle il tic tlan tank ad ogni onda
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Strallo in testa d'albero, pochi cm dalle sartie alte
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