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la delaminazione e' un aspetto che non dipende molto dalla tecnologia di produzione quanto dall' accuratezza nella progettazione.
quando si deformano tre strati di matriali comunque siano accoppiati uno lavorera a compressione, uno a trazione e quello in mezzo sara soggetto a taglio.
se i materiali esterni non sono adatti a lavorare a compressione e trazione e se quello in mezzo non sopporta gli sforzi di taglio la delaminazione e' una certezza, avviene anche solo per deformazione termica o per cristallizzazione .
l' uso di presse ad alta pressione e' un tentativo di ridurre lo spessore del sandwich magari statisticamente allunga la vita della vela ma non rappresenta una soluzione, il modo 3di e' un tentativo di risolvere alla base il problema, una vela monolitica invece di un multimateriale.
vi faccio l' esempio sulle stecche? chi ha provato quelle in sandwich ha apprezzato la loro leggerezza, la loro efficienza e qualche volte le ha anche tirate fuori dalle tasche delaminate, le stecche monolitiche non soffrono di questo problema, l' idea di north e' di fare una vela monolitica ed eliminare alla fonte le problematiche connesse a tutti i sanwich.
anche il dacron e' un composito, con un collante termolabile all' interno e una resina epox all' esterno, la delaminazione c'e' pure sul dacron ma.. non si vede.
amare le donne, dolce il caffe.
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Citazione:albert ha scritto:
E sempre per non fare nomi, l'anno scorso ha chiuso i battenti la Spidertech, che, invece, di esperimenti e di relativi problemi di delaminazione ha riempito il mare
Peccato, mi era sfuggita la notizia e brindo in ritardo, meglio tardi che mai.
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=30060
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coerentemente fossilizzato?
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differenze con il 4Tforte della One?
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a me la stessa north ha sconsigliato il 3di, a parte il costo improponibile, ma anche per un discorso di attrezzatura. Sono vele che per performare al meglio necessitano di albero in carbonio e sartiame e cordame di conseguenza, anzi addirittura mi hanno detto che è talmente rigida che con un albero in alluminio e sartiame 'normale' con il 3di rischi di rompere .ì mi han . perché tanto sapevano che non potevo permettermela
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in pratica, credo di aver capito: le NS sono usa e getta
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a me sembrano di 'carton-fiber'
guardare dal secondo 23 al 27...
http://www.youtube.com/watch?v=LDDun32dKgo
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è passato qualche anno, e sono anche arrivate le 3Di race.
com'è andata quest'esperienza per chi ne sa qualcosa in concreto?
La NS dice sempre le stesse cose: non si Piccoletto, sono più facili da regolare, tengono la forma anche dopo aver preso le mani e relative botte di vento...
...pochi possono dare del tu al mare e quei pochi non lo fanno.
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Sono le vele più irregolari e piene di "bozzi" che abbia mai visto, ottime per chi piace spendere...
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23-05-2017, 08:37
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 23-05-2017, 08:42 da FRA 21987.)
Le 3di raw, a detta della stessa north, non sono durevoli. Che siano però allo stato dell'arte non lo si mette in dubbio, hanno semplicemente target di clienti e utilizzo differenti.
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Il mio genoa 3dl è alla quinta (ed ultima) stagione. Non delaminato e con forma ancora accettabile.
Ha preso batoste serie, sopra i 30 nodi (chiaramente parzialmente arrotolato), ha subito virate su virate... è stato maltrattato, ma ha resistito.
Non posso che spendere parole buone.
Sul 3di, non so, ma mi sembra un tessuto con fibre. Non amo troppo l'estetica, ma sembrerebbe molto più robusto del 3dl.
Una domanda su un appunto di Albert ormai del 2013. Quando il pannello passa sotto la calandra, la fibra non rompe le scatole al film attorno alla stessa? (nel senso come si fa a pressare precisamente il film se la fibra fa spessore?)
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(29-05-2017, 14:38)Sebastian Ha scritto: Una domanda su un appunto di Albert ormai del 2013. Quando il pannello passa sotto la calandra, la fibra non rompe le scatole al film attorno alla stessa? (nel senso come si fa a pressare precisamente il film se la fibra fa spessore?)
Passavo di qua per caso

......... la fibra è in realtà composta da un fascio di fibre molto sottili, che si "spiaccicano" senza problemi tra i due film.