Il problema della ridotta ventilazione é che il pannello, scaldandosi, perde di efficienza... la potenza-picco nominale é data per una determinata temperatura di regime e se questa temperatura sale, la potenza scende: il mantenerli ventilati al di sotto vi permette di dissipare quel calore in eccesso e quindi ottimizzarne la resa.
Oltre al sole che batte su una superficie scura, e la temperatura esterna, tutti i pannelli solari si scaldano di per se a causa della loro resistenza interna che si oppone al passaggio di corrente: questa resistenza aumenta nelle celle all'ombra e quindi parte della corrente elettrica generata dal resto del pannello, si trasformerá in calore passando attraverso la cella in ombra (fino alle temperature alte di una cella danneggiata come nel caso di Pepe1395).
Il bimini sembrerebbe il posto piú logico per ospitare i pannelli solari ma é anche uno dei meno adatti a causa delle numerose ombre, a cominciare dal boma: la produzione viene ridotta di molto se anche solo una cella (o parte di essa) é in ombra o c'é sporco sopra (maledetti gabbiani)
Ovviamente, la praticitá ha il suo prezzo e con due pannelli da 100W come quelli di ..., non importa se la resa non é proprio ottimale... 1 kWh é comunque sufficiente per tutte le amenitá di bordo e la praticitá sembra ottima quindi direi che il sistema é ben fatto.
Il posto ideale dipende dallo spazio disponibile: secondo la mia esperienza, in barche di dimensione appropriata, sarebbe il roll-bar o sopra alle davits a poppa se non si hanno in programma navigazioni impegnative: in quel caso é sempre possibile smontarli e metterli di sotto. Durante 5 anni di navigazione, il modesto 60W (anni '90... era high tech... costavano un botto) ha prodotto tutta l'energia necessaria senza aver mai bisogno di attaccarsi in banchina... ovviamente il frigo era la prima cosa che fu sbarcata prima di partire, dato che per rinfrescare la birra ed il bianco ci sono metodi molto piú pratici, veloci, ed a consumo zero.
C'é anche chi li mette agganciati alle draglie, di lato alla barca, e li sposta a seconda della posizione del sole in quello specifico ancoraggio: purtroppo questa idea che é di per se ottima, é stata scippata da chi ha fatto installazioni fisse che peró sono per loro un pensiero nei porti ed una immensa rottura di paIIe per chi si avvicina all'ormeggio a fianco (sopratutto se sono stati lasciati egoisticamente aperti).
Ho in programma di acqistare o riciclare un pannello in policristallino da 50-60Wp ma lo monteró esterno alle draglie a secondo del vento e di dove sta il sole... per metterlo sotto in paratia durante la navigazione. La barca é piccola e non c'é posto altrimenti.
Questo é un montaggio fisso (che odio quando li trovo in porto) ma rende l'idea di come montarli in modo mobile con delle clip e stecche di legno.
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