etap: proprio inaffondabile?
#1
Come insommergibili non come . cosa é decisamente simile ma non porprio uguale. Cioé riempite d'acqua continuano ad avere spinta positiva tale da non colare a picco ma sempre di una barca affondata si tratta. Questo grazie all'anima di poliuretano a cellula chiusa che gli da riserva di galleggiabilità. Certo che conviene comunque . meglio rimanere su un mezzo pieno d'acqua che ancora sta a galla anche se pieno di acqua che stare solo dentro l'acqua senza nessun mezzo sotto i piedi. Per via della loro anima costruita in questo modo anche 'segate' le due parti dovrebbero continuare a galleggiare ma non ho mai visto prove fatte in questo senso.
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#2
Per inaffondabile dovrebbe intendersi uno scafo che colmo (pieno fino a strabordare) di acqua, mantiene le caratteristiche di navigabilità. Non è quindi solo un relitto a cui aggrapparsi.
Gli Etap sono forse gli unici che hanno testato la loro inaffondabilità, ecco la prova effettuata tempo fa.
.

Se lo scafo spezzato rimane a galla non lo so, ma considerando ancora che il progetto non prevede casse stagne, ma l'intero scafo in sandwich di poliuretano probabile sia così.
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#3
premettendo che ho un . sono dichiaratamente di parte,
per quanto ne posso sapere, e come da prova allegata da Barcapolacca, gli Etap sommersi garantiscono oltre alla galleggiabilità, anche una ridotta capacità di proseguire la navigazione.
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#4
confermo, inoltre, che lo scafo è interamente a sandwich, riempito di poliuretano, pertanto dovrebbe galleggiare anche diviso in tronconi...

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#5
. direi! a questo punto mi chiedo come mai altri cantieri non adottato la stessa tecnica costruttiva. insomma, non mi sembra male il concetto che la barca comunque . galleggia e naviga lo stesso. meglio star li che in una zattera. quanto meno si è molto più visibili. immagino che ci saranno delle controindicazioni. peso? scafo largo e meno vivibilità? . cat se ha un etap, come vanno a vela? un etap 39 si può paragonare a un grand soleil 39 o siamo lontani?
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#6
Caro Tralla,

La prima risposta è facile: il costo di un etap era sensibilmente superiore ad una concorrente prodotta in serie.

Pensa che in Belgio e in Francia le Etap sono esonerate dall'avere la pompa di sentina, che come sai è obbligatoria.
A vela sono considerate come barche straordinariamente 'marine', la loro vocazione è la crociera.
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#7
C'e' purtroppo, oltre al costo, un altro punto 'a sfavore' che va considerato: lo spazio occupato del poliuretano che consente la galleggiabilita' e' in diretto rapporto con il dislocamento. In particolare sui modelli piu piccoli, 2-3 metri cubi di 'riserva di galleggiamento', anche se ben distribuiti su tutto lo scafo, significano spazi in meno per gavoni e ripostigli.
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#8
Già risposto Carcat e fiolet. Ho una inaffondabile, provato che lo sia, come quasi tutte le polacche moderne sotto i 6 metri.

Sottocoperta non ho praticamente gavoni, tutto il volume sotto le cuccette e in quadrato è sigillato e riempito di poliuretano. Ne consegue che la necessità di essere inaffondabili per alcuni passa in secondo piano rispetto ai volumi di stoccaggio.
Non ultimo i gavoni o le paratie stagne sono foriere di sacche di umidità che a lungo andare possono creare problemi è quindi bene prevedere tappi di ispezione nelle zone sensibili per poter controllare ed eventualmente asciugare l'acqua presente.
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#9
il brand ETAP ha sempre incuriosito anche me, anche se non ci ho mai navigato (non sono mai riuscito a trovarne una da poter noleggiare).

purtroppo pare che navighino in acque assai . è un vero peccato.

http://www.tabcrest.com/eoa/phpBB2/viewforum.php?f=3
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