Ok, ma integra anche un caricabatterie (chiamalo come preferisci) a 220V che normalmente nelle barche c'è già, anzi è forse una delle poche cose che c'è sempre oltre all'alternatore.
Che poi tu dica "tanto prima o poi si rompe..." ok, ma commercialmente mi sembra meno attraente, a meno che tu non dica che l'integrazione ti consente un forte risparmio di pezzi e costruzione, allora...
Insisto però su una cosa: la media degli impianti (e degli utenti) è molto bassa per cui farai fatica a spiegare il senso di un "coso" del genere, di cui pochi sono in grado di apprezzare il valore e quindi anche il costo conseguente.
Fai una ricerca di mercato per capire quale può essere il target di prezzo.
(25-02-2016 18:40)claudiog Ha scritto: Si, ma è esattamente quello che fa: raccoglie le diverse fonti di energia, le incanala in un bus interno (con diverse vie di privilegio) e provvede a caricare le batterie (e gestirle), e poi anche usa le stesse batterie come sorgente da convogliare nel bus per erogare in uscita alle utenze (servizi, strumenti, ecc.), e naturalmente tutta la diagnostica con alcune azioni automatiche.