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Salve a tutti, io ho installato sul mio Lombardini un alternatore ISKRA. Ho appena acquistato un ripartitore di carica dell'osculati (
http://www.osculati.com/cat/Scheda.aspx?id=1092). Siccome leggendo in altre discussioni che, se l'alternatore non ha un regolatore elettronico, potrei avere dei problemi sulla carica dei miei due banchi batterie.
La mia richesta è questa: il mio alternatore ISKRA è già completo
di questo strumento o devo . che prezzo può avere?Spero di essere stato chiaro.
Grazie a tutti.
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che tipo di lombardini monti sulla tua barca? e che alternatore era quello vecchio?
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E' un Lombardini LDW 702 e l'alternatore è quello . motore l'ho acquistato l'anno scorso. Sto attendendo risposte anche dal venditore..
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Ecco, questo è il mio alternatore.. qualcuno sa dirmi qualche cosa?
http://www.iskra-ae.com/alba_cat/php/kframe.php?lang=I
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Citazione:drakkar ha scritto:
Ecco, questo è il mio alternatore.. qualcuno sa dirmi qualche cosa?
http://www.iskra-ae.com/alba_cat/php/kframe.php?lang=I
Drakkar non credo che avrai problemi di carica, non capisco che tipo di dubbio hai
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semplicemente, se fai uso di porti quando navighi e ti puoi allacciare alla 220v ogni tanto, non hai problemi, se invece vuoi fare molta rada e devi ricavare l'energia dal motore, allora meglio che ti orienti come sto facendo io su un regolatore attivo che sostanzialmente dimezza i tempi di ricarica delle batterie rispetto alla configurazione che stai istallando
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Citazione:minelfa1 ha scritto:
semplicemente, se fai uso di porti quando navighi e ti puoi allacciare alla 220v ogni tanto, non hai problemi, se invece vuoi fare molta rada e devi ricavare l'energia dal motore, allora meglio che ti orienti come sto facendo io su un regolatore attivo che sostanzialmente dimezza i tempi di ricarica delle batterie rispetto alla configurazione che stai istallando
Dimezza i tempi?! Dai non le raccontiamo grosse....
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KERMIT: Dimezza i tempi?! Dai non le raccontiamo grosse....
. da ignorante consumatore, (che cerca di ottimizzare al massimo i pochi soldi disponibili per la barca) mi sono fatto l'idea che per un impianto 'semplice' di 200/300 A piombo /acido libero(magari in futuro AGM), monitorato da semplici voltmetri digitali, un discreto alternatore di serie ed un ripartitore abbastanza moderno tipo mosfet, sia già all'altezza della maggior parte delle mie esigenze....... e c'è anche il vantaggio che in caso di necessità l'ignorante medio (quale io sono) riesce a metterci le mani
p.s.: finora ho fatto io il 'regolatore' con l'uso accorto delle chiavette staccabatteria e non ho avuto grossi problemi
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Citazione:kermit ha scritto:
Citazione:minelfa1 ha scritto:
semplicemente, se fai uso di porti quando navighi e ti puoi allacciare alla 220v ogni tanto, non hai problemi, se invece vuoi fare molta rada e devi ricavare l'energia dal motore, allora meglio che ti orienti come sto facendo io su un regolatore attivo che sostanzialmente dimezza i tempi di ricarica delle batterie rispetto alla configurazione che stai istallando
Dimezza i tempi?! Dai non le raccontiamo grosse....
oggi con un impianto standard (60A di alternatore, ripartitore passivo, 200ah +100ah batterie acido libero) devo tenere acceso il motore 'allegro' 2-3 ore per ricaricare decentemente, un domani spero di dimezzare e forse anche meno ....questa è la mia aspettativa, ti farò sapere dopo averlo istallato, ma i commenti che trovo in giro sono più o meno allineati. ragionevolmente 'spingendo a forza' corrente nelle batterie, invece che attendere la ricarica asintotica dell'alternatore i tempi si accorciano drasticamente. ovvie controindicazioni, attento controllo temperatura batterie e alla lunga loro durata, da qui l'uso di agm che dovrebbero soffrire meno le ciclature