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17-07-2017, 18:33
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-07-2017, 18:37 da santicuti.)
tutto ad un tratto, dopo 12 anni ed a 3 mesi dall'ultimo solito trattamento (lavaggio con detersivo per piatti e qualche parte con chante su macchie ostinate e trattamento con 50%petroliobianco e 50%oliodilinocotto) che faccio ogni anno, i comenti - specie, se non solo, quelli delles edute del pozzetto - si stanno "squagliando", sporcando tutto di nero, gelcoat e teak.
al di la della causa, che comunque sarebbe utile comprendere, esiste qualche rimedio, anche tampone, tipo spennellare con qualche prodotto, acido, basico, o altro?
cosa si può fare?
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Ringraziare San Sika.
Palliativo da alto mare il talco sul comento liquefatto.
In porto: rimuovere il comento e rimpiazzare. Riparazioni locali sono solo una perdita di tempo.
E' una maledizione. Secondo me è un problema di UV. In inverno lavando anche con la bomba atomica non si è mai mosso nulla. In estate il disastro.
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Rimuovere e rigommare, tutto il resto è tempo perso
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(17-07-2017, 19:48)Frizzz Ha scritto: Rimuovere e rigommare, tutto il resto è tempo perso
Non ho altri comenti da aggiungere a quanto detto da Friiizz e Jetsep.
Birbante di un Frap!!!
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rimuovere cosa ?
solo il pezzo che si sta squagliando?
tutti i comenti tanto prima o poi si squagliano?
come devo operare?
non c'è proprio un modo per fare riseccare il tutto?
anche a lasciare un effetto estetico schifio
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Benvenuto nell'inferno Sika
Questo è solo uno dei post che ne parlano.
http://forum.amicidellavela.it/showthread.php?tid=119644&highlight=%22Sikaflex%22
Occhio a non rimettere Sika, da qualche tempo il famoso marchio sembra essere fonte di infiniti guai.
Anche i nuovi Sika sembrano ad orologeria, dopo un po' mollano e il degrado è irreversibile.
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18-07-2017, 09:42
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 18-07-2017, 09:43 da ITA-16495.)
Se sporgono leggermente dal teak, un palliativo che può durare nel migliore dei casi una o due stagioni è di rimuovere la parte in eccesso. Sperando che la zona sottostante, non intaccata dagli UV sia rimasta integra.
Antonio Giovannelli
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Se vuoi fermare l'azione in atto, devi usare acquaragia, è uno (se non l'unico) prodotto che neutralizza e che rimuovi con sapone marsiglia dopo evaporata.
La usavo per fermare l'azione troppo aggressiva dei prodotti chimici per la pulizia dei dipinti antichi. Prova non danneggi niente.
MEOLO
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18-07-2017, 10:30
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 18-07-2017, 10:35 da santicuti.)
fabrizio,
potresti indicarmi i passaggi da fare ?
inoltre secondo te, visto che la acqua ragia potrebbe essere il rimedio, e la stessa acqua ragia è +o- derivato petrolio come petrolio bianco (che ho già usato per diluire olio di lino cotto prima di passarlo su teak 2/3 mesi fa) ollora secondo te potrebbe essere che la causa sia l'olio di lino cotto rimasto nelle scanalature dei comenti dopo evaporazione petrolio bianco ?
per ITA
purtroppo, come puoi vedere dalle foto, la parte che si squaglia, si squaglia sino a sotto per tutto lo spessore del comento, e diventa tutta una pappetta, da sopra a sotto
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(17-07-2017, 18:33)santicuti Ha scritto: tutto ad un tratto, dopo 12 anni ed a 3 mesi dall'ultimo solito trattamento (lavaggio con detersivo per piatti e qualche parte con chante su macchie ostinate e trattamento con 50%petroliobianco e 50%oliodilinocotto) che faccio ogni anno, i comenti - specie, se non solo, quelli delles edute del pozzetto - si stanno "squagliando", sporcando tutto di nero, gelcoat e teak.
al di la della causa, che comunque sarebbe utile comprendere, esiste qualche rimedio, anche tampone, tipo spennellare con qualche prodotto, acido, basico, o altro?
cosa si può fare?
Io credo che adoperare una miscela fatta da petrolio bianco e olio di lino (o qualsiasi altro olio) sulla gomma, voglia dire "andarsela a cercare".
Quei comenti, poverini, hanno già fatto troppo a resistere fino ad ora.
Anche adoperare acquaragia, a mio avviso, è da criminali.
Do seguito un estratto delle avvertenze relative al Silka 290DC
*******
offrono un‘effettiva resistenza nel lungo periodo all‘acqua, all‘acqua di mare, agli agenti di pulizia acquosi. Entrambi i sigillanti non sono resistenti ai solventi, agli acidi concentrati, alle soluzioni corrosive e agli agenti di pulizia contenenti cloro. Un contatto a breve termine con carburanti o lubrificanti non ha un effetto significativo sulla durata del sigillante.
*******
Un contatto breve con carburanti e lubrificanti, non vuol dire che carburanti (petrolio bianco = kerosene) e lubrificanti (olio di lino) debbano essere adoperati come impregnanti del legno, legno a cui il Silka è unito.
IMVHO.
_____
Nulla possiamo davanti al nascere o al morire. L'unica cosa che possiamo (e che dobbiamo), è assaporare l'intervallo!
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(17-07-2017, 20:09)santicuti Ha scritto: rimuovere cosa ?
solo il pezzo che si sta squagliando?
tutti i comenti tanto prima o poi si squagliano?
come devo operare?
non c'è proprio un modo per fare riseccare il tutto?
anche a lasciare un effetto estetico schifio
Bavaria con pozzetto e panche in teak.
Quando ha iniziato a squaglire il Sika prima intervenivo locamente asportando un tratto di comento, nastro sui bordi, primer e riempire con altro prodotto. Spatola in plastica a pareggiare e quando asciutto via il nastro.
Tempo perso. Impazzimento assicurato. Incazzature per costumi/vestiti macchiati, barca impestata dello squaglio portato in giro con piedi e scarpe.
La sola ed unica soluzione è rimuovere tutto. Compreso il giro di comento attorno alle zone periferiche dove inizia il gelcoat.
Utinsile Fein o equivalente a basso costo con sgurbia della misura giusta per scalzare quella infame sostanza. Non è un lavoro difficile ma ci vuole . ginocchiere.
Fai un "blocco" alla volta. Tipo una panca per volta e per ultimo il pozzetto.
Per capire quanto materiale ti serve (per niente facile per uno non del mestire valutare a occhio) devi misurare la sezione di un comento e a spanne vedere la lunghezza e moltiplicare per il numero dei comenti più un 30% che è quello che va in eccedenza e che poi viene rimosso.
Rassegnati.
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18-07-2017, 12:06
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 18-07-2017, 12:16 da fabrizio 61.)
(18-07-2017, 10:30)santicuti Ha scritto: fabrizio,
potresti indicarmi i passaggi da fare ?
inoltre secondo te, visto che la acqua ragia potrebbe essere il rimedio, e la stessa acqua ragia è +o- derivato petrolio come petrolio bianco (che ho già usato per diluire olio di lino cotto prima di passarlo su teak 2/3 mesi fa) ollora secondo te potrebbe essere che la causa sia l'olio di lino cotto rimasto nelle scanalature dei comenti dopo evaporazione petrolio bianco ?
per ITA
purtroppo, come puoi vedere dalle foto, la parte che si squaglia, si squaglia sino a sotto per tutto lo spessore del comento, e diventa tutta una pappetta, da sopra a sotto
Santi, se i comenti sono danneggiati vanno rifatti c'è poco da fare con passaggi, da quel che vedo da foto sembrerebbe di si, se vuoi fermare, ribadisco anche per Beppe, l'acqua ragia arresta il procedimento innestato da altri prodotti se ancora in atto! Dopo di che sei tu che devi valutare se ripristinare parti, o rifacimento totale dei comenti, ciao BV
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a me li hanno frantummati i comenti
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fabri,
sono interessato alla tua esperienza ... ed è per questo che chiedo lumi.
con mia precedente volevo conoscere i passaggi procedurali della tua proposta, vedi un po se sono questi e nel caso correggimi:
1) passo con una spugnetta o con un pennello dell''acquaragia sui punti in cui si verifica problema (non sono tutti i comenti ne - nel singolo comento - tutto lo stesso comento, ma sono parti di 2/3 cm, qua e la, sopratutto nelle panche e non ancora (spero non) sui passavanti ne sulla coperta, sopratutto alle giunture tra comenti o tra comenti e fine teak inizio gelcoat.
2) strofino con spugnetta ... o non strofino
3) aspetto che si asciuga (quanto tempo?)
4) dopo asciugato lavo con detersivo
appena puoi fammi sapere
xchè quasi mai nella mia vita ho certezze ... pensa un po se ce l'ho in questo campo
saluti
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mi pare che @jet c'abbia sbattuto il naso.
non conosco i motivi per cui lo stesso prodotto su alcune barche funziona per decenni e su altre "tracolli" cosi, mi verrebbe di dare la colpa al tipo di "cura" "manutenzione" "lavaggio", come se piu lo curi il teak piu ti castiga.
in genere il modo raschietto funziona meglio di tutti gli altri, e certo che torvare un raschietto a misura la vedo dura, ma forse ti puoi fare un attrezzo ad ok partendo da uno scalpello.
io in situazioni di questo tipo userei l' SP 101.. henkel, ha pure un prezzo accessibile, di sicuro una notevole resistenza a uv e a tutti quei detersivi solventi e simili che gli amanti del teak usano per "curarlo"
amare le donne, dolce il caffe.
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santicuti hai un MP
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(18-07-2017, 15:20)fabrizio 61 Ha scritto: santicuti hai un MP Visto che l'argomento è stato sviscerato pubblicamente, a meno che tu non debba svelare segreti industriali sottoposti a copyright, sarebbe opportuno (credo) pubblicare la risposta a beneficio di tutti gli utenti del forum.
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Ci mancherebbe Beppe, era per non fare il solito pippone come spesso accade in certi casi, semplicemente ne più ne meno di cui parlato sopra accompagnato da consigli personali a riguardo, nessun copyright
MEOLO
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SANTICUTI,
ho avuto lo stesso IDENTICO problema lo scorso anno e risolto pochi mesi fa.
Un amico, per pulire il teak e farci una sorpresa, ha pensato bene di passare un olio di lino comprato all'IKEA. Il risultato e' esattamente quello delle tue foto.
Come ho risolto?
Tolto l'impasto di comento, ho usato il SIKA (ahime' avevo quello a bordo) e adesso e' tutto ok.
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(17-07-2017, 19:48)Frizzz Ha scritto: Rimuovere e rigommare, tutto il resto è tempo perso
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