refosco
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RE: Manutenzione albero
... concordo con l'ottimo Bullo! Nella storia delle mie barche, non ho avuto mai il conforto di "schede tecniche" con indicati i valori di tensione delle sartie e degli stralli. HO avuto esperienza con albero con scassa in coperta e albero passante, (tralasciando la modesta applicazione su una deriva). Indubbiamente la prima, e non facilissima preoccupazione, è di centrare l'albero.... o meglio garantirne la perpendicolarità rispetto lo scafo dritto. Al secondo posto garantirne la rettilineità (questa dipende dalla appropriata tensione di ogni sartia) poi dare il giusto "aggolettamento" (diavolo! ... da dove lo puoi conoscere?) e infine un certo abbananamento (se pertinente con l'arrangiamento dell'albero "flessibile"). Sinceramente, nel mio piccolo, queste regolazioni le ho affrontate col principio del "prova e riprova, ma son sicuro che alcuni bravi "riggers" (ma anche i velai) hanno esperienze nel loro "database" per molte di queste caratteristiche.... in definitiva, all'ultimo, resta il problema della tensione ad ogni sartia (cosa non difficilissima se l'albero non è di quelli che si vogliono flessibili al massimo): io valuto applicando mezzo giro di arridatoio alla volta.... e se coi 15/18 kn di relativo va ben.... poi quando navigo con 22/25 tengo sott'occhio le sartie sottovento... talvolta mi fanno un po' paura (lasche, ma quanto? ma tanto ? ), e tornato all'ormeggio do un altro mezzo giro. ... A questo punto potrei misurare con un tensiometro il valore.... mah reputo che ciò sia una misura per i "riggers" che operano su barche simili, oppure per i progettisti.... per dimensionare i diametri dei cavi. Cito, tra l'altro, che la tensione sulle sartie, sono direttamente proporzionali al momento raddrizzante dello scafo! (e solo in approssimazione di grado successivo, ai fenomeni di inerzia e di cedimento elastico dell'insieme sartie/lande/scafo/albero/scassa ) BV
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 26-12-2017 17:42 da refosco.)
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26-12-2017 17:39 |
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ZK
Vecio AdV
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RE: Manutenzione albero
il buon senso dice che la sartia sottovento al massimo sbandamento accettabile per la barca deve andare in bando.
in bando non vuol dire che debba essere lasca che ciondoli, vuol dire che non deve essere tirata.
questo e' anche l' unico modo di regolare un albero su una barca da crociera dove i "sovraccarchi" da comodita, ormeggio sicuro, cambusa e dotazioni personali sono sconosciuti.
sulle barche da regata vuote, o artificialmente appesantite per motivi di compenso e, con equipaggio dal peso ben definito la regolazione si sposta sulla efficienza delle vele, cosi puo capitare di scegliere tra alberi che spennano (alte molto lasche rispetto alle basse/intermedie) o a volte che fanno conca nel mezzo, basse/intermedie molto lasche)
il taglio della randa, la catenaria del fiocco, il bisogno di portanza della barca, questi sono i parametri dell' ottimizzazione dell' albero, tutto il resto e' fuffa, per tirarli giu basta esagerare con le tensioni, pero forse se si vuole cambiare.. meglio sbarcarlo intero e provare a rivenderlo.
amare le donne, dolce il caffe.
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06-01-2018 13:19 |
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