tensione di carica dell'alternatore
#21
Ci sono infiniti altri post sui pannelli solari, qui si cercava di capire qualcosa di più sull'alternatore misterioso...
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#22
Scusami Gennarino effettivamente ho clamorosamente sbagliato discussione. Comunque visto che l'errore è stato già fatto se qualcuno mi volesse dare qualche informazione ,lo ringrazierei.
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#23
Rosamunda, se riporti le considerazioni del #18 circa il degrado dei pannelli sul 3D "novità sui pannelli solari", se ne potrà discutere sicuramente.
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#24
Ma si puo' sapere che alternatore e' (marca e modello) che ne cerchiamo le caratteristiche ? Almeno per avere un'idea di base: non tutti gli alternatori sono impostati per la stessa tensione, sempre fermo restando l'opinione che non sia normale una tensione cosi' alta (che non necessariamente danneggia una batteria in tempi brevi ma sicuramente favorisce il consumo di acqua dell'elettrolita).
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#25
Alternatore Magneti Marelli, senza più sigle o numeri di modello leggibili, in settimana torno alla barca e posto foto migliori e la sigla del regolatore cambiato.[hide]     [/hide]
Immagino che questo tipo di batteria non consenta il rabbocco dell'acqua[hide]     [/hide]
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#26
Se inserissi un ripartitore di carica a diodi, la caduta di tensione che provoca riporterebbe la tutto a valori normali?
In questo caso dopo l'avviamento del motore, se viene ricaricata solo la batteria motore, cosa succede al ripartitore a diodi con una delle due uscite senza carico?
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#27
Ancora, (abbiate pazienza..) nel caso di batterie sevizi e motore in both, quindi in parallelo, il ripartitore di carica a diodi si troverebbe a ripartire la carica sulla stessa batteria essendo le sue due uscite collegate all'unica batteria risultante dal parallelo del both. Questo non creerebbe problemi al ripartitore?
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#28
(13-02-2018, 12:45)gennarino Ha scritto: Se inserissi un ripartitore di carica a diodi, la caduta di tensione che provoca riporterebbe la tutto a valori normali?
In questo caso dopo l'avviamento del motore, se viene ricaricata solo la batteria motore, cosa succede al ripartitore a diodi con una delle due uscite senza carico?
Un diodo è un semiconduttore, in "aggeggio" elettronico che fa passare corrente in un solo verso.
È caratterizzato da due valori (i più importanti per quanto di nostro interesse in questo momento), ovvero:
-quanta corrente possono sopportare
-quale caduta di tensione introducono mel circuito.

In riferimento a questo secondo aspetto: i diodi hanno una tensione di soglia di circa 0,6-0,7 volt, che aumenta rapidamente all'aumentare della corrente che conducono, fino ad arrivare a valori di 1,1-1,3 volt (e anche oltre).
Questo vuol dire che se introduci un diodo in un circuito, avrai in uscita una caduta di tensione che varia con il variare della corrente (similarmente, all'incirca, ad una piccola resistenza).
Si, lo so che come paragone non è del tutto corretto, ma è giusto per far capire. :-)

Veniamo al tuo caso.
Parti da 15,1 volt.
Metti un diodo, e ti trovi con 14,4 volt (15,1 - 0,7) quando non c'è passaggio di corrente.
Però, con assorbimento, è facile che ti ritrovi con 13,9 volt (15,1 - 1,2).

Oddio, può non essere un dramma, basta però esserne consapevoli.

Riguardo alla seconda domanda: un diodo è un diodo. Se passa corrente, bene, se non passa (perché manca il carico, o perché il carico non assorbe), amen!
Cosa vuoi mai che possa succedere!

---
Non accontentarti dell'orizzonte, ma cerca l'infinito!
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#29
Quindi un diodo sul positivo tra alternatore e batterie funzionerebbe come limitatore della tensione che cadrebbe a circa 13,9 V. in fase di carica, che mi sembra sia un valore giusto, paragonabile a quello dei caricabatterie da Imarroncinichegalleggiano..... Potrebbe essere una soluzione.
Se questo è vero e se non ci sono altre controindicazioni, quale diodo devo procurarmi? Come dissipa il calore prodotto?
Eventualmente come riconoscere il cavo di uscita da quello di eccitazione sull'alternatore?
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#30
(13-02-2018, 14:37)gennarino Ha scritto: Quindi un diodo sul positivo tra alternatore e batterie funzionerebbe come limitatore della tensione che cadrebbe a circa 13,9 V. in fase di carica, che mi sembra sia un valore giusto, paragonabile a quello dei caricabatterie da Imarroncinichegalleggiano..... Potrebbe essere una soluzione.
Se questo è vero e se non ci sono altre controindicazioni, quale diodo devo procurarmi? Come dissipa il calore prodotto?
Eventualmente come riconoscere il cavo di uscita da quello di eccitazione sull'alternatore?

Partendo dal fondo.
Il cavo? Cercane uno rosso e grosso! ;-)

Il diodo: va cercato in base alla corrente massima che è in grado di generare l'alternatore.
Se hai un alternatore da 60A, è buona pressi utilizzare un diodo in grado di sopportare almeno 80 (meglio 100) ampere.
Ora le dolenti note.
Con quella portata trovi quasi esclusivamente diodi schottky, diodo che ha una caduta di tensione minore rispetto ad un normale diodo rettificatore unigiunzione al silicio.

Per capire come (e quanta) potenza dissipare, occorre prima trovare il diodo e poi verificare se fa al caso nostro.

Stesso discorso riguardo la tensione finale: in base al diodo ed alla corrente che intendiamo farci passare, si guarda nel datasheet e si calcola la caduta di tensione che verrà introdotta mel circuito.

Personalmente (e consiglio spassionato) cercherei di capire perché dall'alternatore escono oltre 15V.
Non è normale, e va (andrebbe) sistemato.
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#31
Sono d'accordo che l'alternatore andrebbe riparato ed in parte è stato fatto, sostituendo il regolatore
(ma non il gruppo diodi perché mi sono dimenticato di dire all'elettrauto che a volte la spia non si spegneva del tutto). Ora l'elettrauto è in ospedale ed è l'unico che sono riuscito a trovare su Roma che ancora usa il banco per testare, da qui la necessità di un espediente.
Visti i problemi col semplice diodo e tornando al ripartitore questa tipologia potrebbe andar bene?
.
.
Non credo che l'alternatore (Magneti Marelli) superi i 45A. ma non c'è sigla ne n. di modello per saperlo con certezza.
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#32
(13-02-2018, 16:29)gennarino Ha scritto: Sono d'accordo che l'alternatore andrebbe riparato ed in parte è stato fatto, sostituendo il regolatore
(ma non il gruppo diodi perché mi sono dimenticato di dire all'elettrauto che a volte la spia non si spegneva del tutto). Ora l'elettrauto è in ospedale ed è l'unico che sono riuscito a trovare su Roma che ancora usa il banco per testare, da qui la necessità di un espediente.
Visti i problemi col semplice diodo e tornando al ripartitore questa tipologia potrebbe andar bene?
.
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Non credo che l'alternatore (Magneti Marelli) superi i 45A. ma non c'è sigla ne n. di modello per saperlo con certezza.
NO CHE NON VANNO BENE! :-)

Allora tutto il discorso è stato vano.
Quei ripartitori si basano sul presupposto di causare la minor caduta possibile di tensione. (e c'è pure scritto nelle caratteristiche)
L'esatto contrario di quello che serve a te!

---
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#33
Ne cercherò altri.
Rimane aperta l'altra domanda:nel caso di batterie sevizi e motore in both, quindi in parallelo, il ripartitore di carica a diodi si troverebbe a ripartire la carica sulla stessa batteria essendo le sue due uscite collegate all'unica batteria risultante dal parallelo del both. Questo non creerebbe problemi al ripartitore?
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#34
(13-02-2018, 18:02)gennarino Ha scritto: Ne cercherò altri.
Rimane aperta l'altra domanda:nel caso di batterie sevizi e motore in both, quindi in parallelo, il ripartitore di carica a diodi si troverebbe a ripartire la carica sulla stessa batteria essendo le sue due uscite collegate all'unica batteria risultante dal parallelo del both. Questo non creerebbe problemi al ripartitore?

Se metti il ripartitore, non ha alcun senso mettere le batterie in both!

Ma tu, realmente, qual è lo scopo che ti prefiggi?
Separare le due batterie, abbassare la tensione che esce dal l'alternatore, entrambe le cose ...?
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#35
In primo luogo abbassare la tensione, poi ( ma non è tassativo) preferirei continuare ad avere la possibilità di poter utilizzare all'occorrenza il both, nel caso dovessi aver bisogno di unire più fonti di energia. Per esempio se usassi motore e both per il salpa ancore, per ciò chiedevo cosa può succedere al ripartitore in caso di both.
Per ora ho trovato pochi ripartitori passivi a diodi, la tendenza sembra essere giustamente per quelli con una caduta di tensione trascurabile; questi stando alle specifiche potrebbero andare:

.

e forse anche questi molto economici di cui ho chiesto le caratteristiche, ma forse 70 A sono pochi:
.
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#36
(13-02-2018, 20:37)gennarino Ha scritto: In primo luogo abbassare la tensione, poi ( ma non è tassativo) preferirei continuare ad avere la possibilità di poter utilizzare all'occorrenza il both, nel caso dovessi aver bisogno di unire più fonti di energia. Per esempio se usassi motore e both per il salpa ancore, per ciò chiedevo cosa può succedere al ripartitore in caso di both.
Per ora ho trovato pochi ripartitori passivi a diodi, la tendenza sembra essere giustamente per quelli con una caduta di tensione trascurabile; questi stando alle specifiche potrebbero andare:

.

e forse anche questi molto economici di cui ho chiesto le caratteristiche, ma forse 70 A sono pochi:
.

Ok.
Per quello che vuoi fare, se lo vuoi fare coi diodi, ne basta uno. Non ti serve un ripartitore.

Se prendi un ripartitore, anche se a diodi, non ottieni la caduta di tensione che ti occorre in quanto, nei ripartitori, vengono in genere utilizzati diodi schottky proprio perché hanno minore caduta di tensione.

Se vuoi comunque utilizzare un ripartitore a diodi, puoi tranquillamente utilizzare la modalità booth senza che succeda nulla di nulla.

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#37
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questo sembra avere la giusta caduta di tensione
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#38
(13-02-2018, 21:31)gennarino Ha scritto: [hide][/hide]

questo sembra avere la giusta caduta di tensione
Mi spiace ma non posso aiutarti, ovvero non posso darti una risposta certa, viste le troppo scarse indicazioni.

L'unico dato è che ha una "caduta tipica" di 0,7 volt.
Può dire tutto ma, in definitiva, non dice niente.

Se avessero adoperato diodi unigiunzione, ci sarebbe una caduta di tensione do 0,7 volt a corrente quasi nulla, mentre avremmo cadute molto più alte a corrente nominale.
Andrebbe bene al tuo scopo, ma l'indicazione che hanno messo sarebbe fuorviante e inutile.

Se, invece, avessero adoperato diodi schottky, potremmo avere uma caduta di 0,7 volt a corrente nominale, e 0,3-0,4 volt in assenza di corrente.

Indicazione grossomodo utile e corretta, ma "aggeggio" inutile per quello che vuoi fare tu.

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#39
Non conoscendo il funzionamento del del ripartitore a diodi faccio fatica a pensare ad una caduta di tensione senza passaggio di corrente. Comunque pensavo che il dispositivo funzionando con l'alternatore in attività fosse sempre sottoposto a passaggio di corrente, in quale caso con motore acceso non si ha passaggio di corrente? Forse quando la tensione raggiunta dalla batteria ricaricata è pari quella del generatore? Che però a quel punto senza più una caduta apprezzabile da parte del diodo fornirebbe di nuovo troppa tensione..
Mi sto facendo un film di fantascienza?
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#40
oddio che accartocciamento.
il diodo fa sempre passare corrente dal generatore.
semmai tiene separate le batterie ne più ne meno.
fine del cinema.
quando si guasta te ne accorgi per due motivi:uno si scalda tanto,due non ti carica la batteria dedicata.
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