Che fare con i Sacconi di polistirolo?

[Benzaiten]

Come da titolo. La mia nana vetusta (un Bisso 5,60) ha "ancora" almeno un Saccone di polistirolo espanso dentro ad una "cassa" (che è "stagna" come mio nonno) a poppa. Il sacco si deve essere sfrantumato dopo 40 anni di onoratoser izio e mi trovo pallone di polistirolo ovunque in sentina.

La funzionalità (sempre ammesso che ne abbia mai avuta una) è (ovviamente) andata a farsi benedire da decenni. A questo punto mi chiedo.... Ma se io aprissi quella cassa e svuotassi tutto?

Se proprio dovessi pensare a delle nuove riserve di galleggiamento non le farei di certo così. Piuttosto dei palloni ad aria. Ma... Tutto sommato quelche mi chiedo è... Ma in caso di catastrofe naturale con affondamento imminente a 3 miglia dalla costa....

Non faccio prima a nuotare? XD

[mpxy_pc]

Io vedrei due possibili soluzioni,

1)Quella più invasiva, come dici tu, apri svuoti tutto e procedi come meglio credi per ripristinare le riserve di galleggiamento.
2) Meno invasiva, cerchi di capire se puoi riempire e consolidare il tutto con della schiuma poliuretanica.

[spinner]

(21-03-2023 09:47)Benzaiten Ha scritto:  Non faccio prima a nuotare? XD

Si ma perdi il bisso :-) Se sacco frantumato, e se lo è probabilmente è stato bagnato per lungo tempo, il polistirolo sparso non serve a nulla. Cerca di aspirarlo per quello che si riesce.

Quelle riserve di galleggiamento sono messe prima di chiudere gli stampi. Ripristinarle quindi impossibile. Puoi sostituirle con riserve di galleggiamento ad aria se vuoi mantenere un minimo di inaffondabilità ma devono essere raggiungibili vuoi solo per mantenerli gonfi.

Tutte le derive hanno riserve di galleggiamento simili. Io ne ho una che ha 40 anni ma tali sacchi e relativo pane di polistirolo sono ancora perfetti. La differenza è che è al coperto e quindi non marciscono.

[Benzaiten]

(21-03-2023 10:26)mpxy_pc Ha scritto:  Io vedrei due possibili soluzioni,

1)Quella più invasiva, come dici tu, apri svuoti tutto e procedi come meglio credi per ripristinare le riserve di galleggiamento.
2) Meno invasiva, cerchi di capire se puoi riempire e consolidare il tutto con della schiuma poliuretanica.

allora. preciso questa cosa. Ho trovato 1 saccone tra quelli che teoricamente dovevano esservi. Ergo, anche se ci fossero stati ora non ci sono più. Di invasivo da fare c'è poco.... un taglio in una paratia tra due gavoni.

Ripristino? Non ripristino? Dove le metto? Con cosa le faccio? La schiuma? Faccio prima a mettere del polistirolo e passargli una resinata.... Metto i palloni d'aria? Boh. Sono molto dubbioso.

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(21-03-2023 10:38)spinner Ha scritto:  Si ma perdi il bisso :-) Se sacco frantumato, e se lo è probabilmente è stato bagnato per lungo tempo, il polistirolo sparso non serve a nulla. Cerca di aspirarlo per quello che si riesce.

Quelle riserve di galleggiamento sono messe prima di chiudere gli stampi. Ripristinarle quindi impossibile. Puoi sostituirle con riserve di galleggiamento ad aria se vuoi mantenere un minimo di inaffondabilità ma devono essere raggiungibili vuoi solo per mantenerli gonfi.

Tutte le derive hanno riserve di galleggiamento simili. Io ne ho una che ha 40 anni ma tali sacchi e relativo pane di polistirolo sono ancora perfetti. La differenza è che è al coperto e quindi non marciscono.

Oh beh. Raggiungerle non è un problema. Quella che ho trovato mi pare sia l'unica rimasta. Guarderò un po' in giro sotto coperta in settimana. Per com'è fatto il bisso ha pochi segreti. Basta mettere la testa dentro ai gavoni e, a parte sotto il "pavimento" per circa 50 centimetri, Vedi tutto. Se ci sono li individuo.

Quel che mi rimane da capire è... di QUANTO momento avrei bisogno e come lo calcolo? Il Bisso pesa 650 kili da vuoto, più o meno. In ordine di marcia direi 250-350 kili in più.

[mpxy_pc]

Tagliare una paratia presuppone che poi vada richiusa per questo lo consideravo un lavoro invasivo o brigoso, penso che fare un foro di ingresso e uno di uscita e riempire di schiuma (sistema simile a ETAP) sia più veloce che aprire e resinare del polistirolo, però non conoscendo la barca magari non ho capito come intendi procedere ed è nella realtà più semplice di come me lo sono immaginato.

Con la schiuma ho ripristinato una parte del piano di calpestio del pozzetto sul mio vecchio Tucano, un'area di circa 50x60cm che fletteva. Ho praticato 2 fori da 20mm, ho sbriciolato con un ferro a L il legno ammalorato e fatto asciugare per quanto possibile al sole, poi ho iniettato la schiuma da un foro fino a quando usciva da quello opposto a dimostrazione che tutto lo spazio fosse stato riempito. Poi con dei tappi e della epossidica ho chiuso i fori, lavoro di 2/3 ore e pulito.
In ogni caso buon lavoro!

[Benzaiten]

(21-03-2023 11:30)mpxy_pc Ha scritto:  Tagliare una paratia presuppone che poi vada richiusa per questo lo consideravo un lavoro invasivo o brigoso, penso che fare un foro di ingresso e uno di uscita e riempire di schiuma (sistema simile a ETAP) sia più veloce che aprire e resinare del polistirolo, però non conoscendo la barca magari non ho capito come intendi procedere ed è nella realtà più semplice di come me lo sono immaginato.

Con la schiuma ho ripristinato una parte del piano di calpestio del pozzetto sul mio vecchio Tucano, un'area di circa 50x60cm che fletteva. Ho praticato 2 fori da 20mm, ho sbriciolato con un ferro a L il legno ammalorato e fatto asciugare per quanto possibile al sole, poi ho iniettato la schiuma da un foro fino a quando usciva da quello opposto a dimostrazione che tutto lo spazio fosse stato riempito. Poi con dei tappi e della epossidica ho chiuso i fori, lavoro di 2/3 ore e pulito.
In ogni caso buon lavoro!

Allura... descrivere ste cose è davvero peggio che vederle. Fai conto che sotto coperta, all'estremità poppiera ho un "vano" chiuso alla bene e meglio sotto la VTR del controstampo degli interni. In pratica ho una cuccetta che arriva a poppa, sotto a questa cuccetta c'è il suo bel gavone lungo un km... e in fondo questo "spazio" chiuso dove dentro c'è il fantomatico saccone.

Il saccone non si vede.... ma le palline di polistirolo che escono si. XD

quindi. raggiungerlo non è proprio agevole come saltare una cima abbandonata per terra.... ma con un flessibile e 3 minuti ci apri un foro. la paratia non è strutturale. è solo un po di vetroresina fogliata in verticale, per altro manco fogliata bene. Non so dire, alla fin fine se sia un saccone o un cubetto sagomato che si sta disgregando. comunque c'è qualcosa che è una riserva di galleggiamento. Saranno circa 20cm3

Direi assolutamente inutili per il momento. Dovessi rifare la riserva di galleggiamento probabilmente mi servirebbe qualcosa meno di 1 m3.

vorrebbe dire riempire di polistirene estruso gran parte della barca. XD

Ci sto ragionando.... proprio perché sto facendo altri lavori (tanti) e non voglio fare le cose in ordine sparso. Una volta finito un pezzo non voglio doverlo rappezzare.

[mpxy_pc]

No no...Chiarissimo...! Ora credo di aver compreso meglio la posizione (sfigata) di quel "gavone", sono alto 1,92 e sono sensibile alla difficolta di lavorare sul fondo delle cuccette!
I sacconi di polistirolo io li avevo sul FJ, credo che sia più probabile la tua seconda ipotesi, ovvero che ci sia del polistirolo sagomato che si sta sgretolando.
In ogni caso scarterei l'ipotesi dei palloni d'aria, troppo difficile tornare la sotto a controllare se sono gonfi...a questo punto se la fuoriuscita di polistirolo non è copiosa, fosse la mia barca, mi preoccuperei prima di finire gli altri lavori che sono funzionali ad andare in acqua quanto prima e nel frattempo ragioni su come intervenire...

[Benzaiten]

(21-03-2023 15:06)mpxy_pc Ha scritto:  No no...Chiarissimo...! Ora credo di aver compreso meglio la posizione (sfigata) di quel "gavone", sono alto 1,92 e sono sensibile alla difficolta di lavorare sul fondo delle cuccette!
I sacconi di polistirolo io li avevo sul FJ, credo che sia più probabile la tua seconda ipotesi, ovvero che ci sia del polistirolo sagomato che si sta sgretolando.
In ogni caso scarterei l'ipotesi dei palloni d'aria, troppo difficile tornare la sotto a controllare se sono gonfi...a questo punto se la fuoriuscita di polistirolo non è copiosa, fosse la mia barca, mi preoccuperei prima di finire gli altri lavori che sono funzionali ad andare in acqua quanto prima e nel frattempo ragioni su come intervenire...

Oh. Ma la barca attualmente è in acqua. Naviga e bene. Solo che non ha niente di niente per la crociera. Anche se è una barca da crociera. Dei puffi, ma da crociera.

[gennarino]

Bottiglie di plastica dell'acqua minerale vuote e ritappate al posto del polistirolo, leggere, pulite, facili da mettere e da rimuovere. Ogni bottiglia circa 1,5 kg di spinta di galleggiamento, fai i tuoi calcoli con gli spazi a disposizione.

[andream]

(22-03-2023 14:25)gennarino Ha scritto:  Bottiglie di plastica ...

se decidi per questa opzione, abbi cura di togliere tutte le etichette: staccandosi potrebbero diventare una poltiglia difficile da togliere o peggio potrebbero tappare qc ombrinale

[Benzaiten]

Personalmente stavo accarezzando l'ipotesi di rivestire l'interno dei gavoni, da poppa a prua. di poliuretano estruso.

[Cloudbuster]

(22-03-2023 14:25)gennarino Ha scritto:  Bottiglie di plastica dell'acqua minerale vuote e ritappate al posto del polistirolo, leggere, pulite, facili da mettere e da rimuovere. Ogni bottiglia circa 1,5 kg di spinta di galleggiamento, fai i tuoi calcoli con gli spazi a disposizione.

Quoto bottiglie, bottiglioni e bottigliette in modo da colmare bene lo spazio disponibile; praticando un foro tondo (quei tappi d'ispezione da deriva) ci passano bene, si riescono a disporre anche ben ordinate e una volta chiuso il tappo non scappano da nessuna parte. Anche se sono quasi tutte in plastica conviene comunque eliminare le etichette.
L'alternativa è il saccone di plastica (assolutamente non biodegradabile) e dei listelli di polistirolo (il polistirolo, polistirene e schiume varie sono più o meno igroscopici e vanno tenuti asciutti il più possibile) che passano agevolmente dentro il solito tappo da ispezione... Naturalmente valuta se i volumi disponibili sono compatibili con la spinta di galleggiamento necessaria a tenere la coperta a filo superficie.

[mpxy_pc]

(21-03-2023 10:39)Benzaiten Ha scritto:  allora. preciso questa cosa. Ho trovato 1 saccone tra quelli che teoricamente dovevano esservi. Ergo, anche se ci fossero stati ora non ci sono più. Di invasivo da fare c'è poco.... un taglio in una paratia tra due gavoni.

Ripristino? Non ripristino? Dove le metto? Con cosa le faccio? La schiuma? Faccio prima a mettere del polistirolo e passargli una resinata.... Metto i palloni d'aria? Boh. Sono molto dubbioso.

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Oh beh. Raggiungerle non è un problema. Quella che ho trovato mi pare sia l'unica rimasta. Guarderò un po' in giro sotto coperta in settimana. Per com'è fatto il bisso ha pochi segreti. Basta mettere la testa dentro ai gavoni e, a parte sotto il "pavimento" per circa 50 centimetri, Vedi tutto. Se ci sono li individuo.

Quel che mi rimane da capire è... di QUANTO momento avrei bisogno e come lo calcolo? Il Bisso pesa 650 kili da vuoto, più o meno. In ordine di marcia direi 250-350 kili in più.

Ripensando a questa richiesta…se conti di pesare in "ordine di crociera" 650+350kg per un totale di 1000 kg, considerando che l'acqua pesa, vado a memoria 995kg per metro cubo, significa che per avere l'equilibrio ti tocca avere grossomodo un metro cubo di riserva, anzi qualcosa in più perché se metti del polistirolo al peso indicato va aggiunto anche quello del polistirolo che nelle quantità appena citate non è da trascurare.

[Moody]

Mi pare che sul manuale dei glenans si sia qualcosa di specifico fatto come piace a loro: pratico, veloce ed economico.
Stasera do un occhiata

[gennarino]

A barca immersa (oltre la falchetta) anche il volume delle parti strutturali (murate, paratie, motore, serbatoi ecc.) contribuisce al galleggiamento. L'ETAP è "insommergibile" in quanto resta a pelo d'acqua proprio utilizzando la spinta al galleggiamento dei propri materiali di costruzione, che però si determina appunto quando sono immersi.
Certo non è facile calcolare "a galla" questo volume.