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Mi fa molto piacere il tuo intervento in questo 3d, le tue scelte sono sempre ben argomentate.
A questo punto procederò con l'acquisto e l'installazione dell'isolatore galvanico.
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04-05-2011, 00:38
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 04-05-2011, 00:38 da alx.)
Citazione:dapnia ha scritto:
L'ultimo apparecchio da sinistra (a base dorata) è il ripartitore di carica, che serve il tutto; arrivano a questo i cavi dei carica batteria ed anche i cavi del generatore eolico e dei pannelli solari.
Una domanda dapnia, che ripartitore di carica e'? e come mai i cavi dei caricabatteria arrivano li'?
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In effetti, c’è un’imprecisione, che se avessi allegato anche disegni dello schema non ci sarebbe stata (la fretta).
Al ripartitore arrivano anche i cavi dei caricabatteria, ma nella cassetta, non s’interrompono e proseguono direttamente alle batterie.
Collegati al ripartitore, ci sono solo i cavi dell’alternatore del motore e quelli dell’eolico.
I pannelli solari per ora fruiscono del loro limitatore ed erogano separatamente a ogni banco batteria: l’impianto è in fase di studio/prova, per poi collegare tutto insieme.
C’è anche un ingresso per il generatore di soccorso, che va collegato manualmente al bisogno.
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Tutto chiaro, grazie... una curiosita', e' un ripartitore a diodi o attivo?
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Personalmente invece di tutta quella roba li staccherei la terra e son tranquillo.E' solo la mia personale idea ed esperienza.mai cambiato uno zinco.Perche' dovrei cambiarli se non hanno problemi.
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Citazione:Giorgio ha scritto:
Personalmente invece di tutta quella roba li staccherei la terra e son tranquillo.E' solo la mia personale idea ed esperienza.mai cambiato uno zinco.Perche' dovrei cambiarli se non hanno problemi.
Grezzo!
Rozzo!
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Mbho so forse ....ma il mio concetto e' la max . nelle'elettricita'.Poi in . sono solo un semplice. 
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Citazione:Giorgio ha scritto:
Mbho so forse ....ma il mio concetto e' la max . nelle'elettricita'.Poi in . sono solo un semplice. 
anch'io sono un semplice
la domanda che mi sono fatto è questa:
se tutte le dispersioni degli impianti arraffazonati finiscono per legge nell'impianto di terra e se io collego la mia barca a questo impianto,
le correnti vaganti provenienti dalle dispersioni vanno verso la palina di rame della terra a terra oppure verso il mio asse dell'elica che sta in acqua??
zacchete, via il collegamento con la terra
i Responsabili. chissà quanto pagarebbero per essere comprati
mi dispiace aver venduto la Gitana ma son contento
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Citazione:mckewoy ha scritto:
Citazione:Giorgio ha scritto:
Mbho so forse ....ma il mio concetto e' la max . nelle'elettricita'.Poi in . sono solo un semplice. 
anch'io sono un semplice
la domanda che mi sono fatto è questa:
se tutte le dispersioni degli impianti arraffazonati finiscono per legge nell'impianto di terra e se io collego la mia barca a questo impianto,
le correnti vaganti provenienti dalle dispersioni vanno verso la palina di rame della terra a terra oppure verso il mio asse dell'elica che sta in acqua??
zacchete, via il collegamento con la terra
Vanno sia di qui che di là: sono collegati.
Cede il più debole.
. buono!
Altre sono le soluzioni.
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ma un trasformatore d'isolamento???....... andrà messo subito dopo la presa della 230v che viene dalla Imarroncinichegalleggiano...., poi ci sarà tutto il quadro elettrico della barca...
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Citazione:jolly ha scritto:
ma un trasformatore d'isolamento???....... andrà messo subito dopo la presa della 230v che viene dalla Imarroncinichegalleggiano...., poi ci sarà tutto il quadro elettrico della barca...
Pesante, costoso, ma eccellente.
L'unica vera soluzione radicale.
Messo all'ingresso del cavo della Imarroncinichegalleggiano...., subito dopo la presa di ingresso del cavo a bordo (magari una presa Marinco, o comunque certamente stagna) è un'ottima soluzione.
Un ottimo inizio d'impianto ben fatto.
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io abito in una casa vecchia ( roba da filtubo e piattina e bottoni di ceramica )
ho ancora due linee per la 'luce' e per 'l'industriale' ed avevo due contatori fino a quando la municipalizzata ha messo quelli elettronici.
il condominio ha messo un cavo di terra che passa all'esterno delle abitazioni in modo che i condomini possano rifare l'impianto e collegarsi secondo legge.
io ho un magnetotermico in casa oltre che nella sala contatori in cantina ed ho un salvavita bipolare in casa oltre a quello del contatore in cantina.
'na crema.
in barca lo stesso. non ho alcun collegamento a terra.
la 220 da colonnina va ad una scatola stagna da cantiere nel gavone del pozzetto composta da > salvavita bipolare > prese a 220 esterne > multipresa 220 interna in quadrato con interruttore generale e sulla singola presa.
'na crema
la 12 nasce dal caricabatterie tre stadi 20A che va ad alimentare una morsettiera con fusibili nella stessa scatola stagna da cantiere > batteria servizi, prese esterne per strumenti/autopilota e per una multipresa 12V interna in quadrato con interruttore generale e sulla singola presa.
la batteria motore fa loop con il generatore del motore. e basta. on/off sono i morsetti.
'na crema
io sono talmente semplice e talmente rozzo che incasino la psicoanalisi
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L'interruttore differenziale (salvavita) da solo riduce di molto la probabilita' ma non protegge completamente da folgorazioni (elettrocuzione), non evita neppure eventuali responsabilità penali per infortuni dovuti alla mancanza dell'impianto di terra, solo la combinazione con quest'ultimo garantisce (quasi) totalmente da rischi.
L'interruttore differenziale ha un, sia pur brevissimo, ritardo di intervento e se il cuore di chi riceve la scarica non e' in condizioni di ricevere bene quella breve sollecitazione ...... !
Vi sentireste di giocare alla 'Roulette Russa' anche con un solo colpo mortale su mille ? io no perche' il rischio non vale la candela !
Come ricorda Kermit la terra ci DEVE essere !
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Giusto kermit e Iansolo,
se si sbagliano i valori dei differenziali o magnetotermici(e c'è differenza tra l'uno e l'altro)se piccolo interviene per una minima dispersione (magari và in conflitto anche con un impianto fatto non a regola d'arte cavi troppo fini ..ecc), se è troppo grande... non interviene per niente, e, in un eventuale corto magari si surriscaldano i cavi che se grandi il danno passa ai vari componenti... cavo più grande corrente più alta... detto così sembra una cavolata ... un a cassandrata... 'togliete le mani dalle tasche''... però con la corrente (da generatore elettrico) non ci si scherza!!
P.:il peso del trasf. d'isolamento è anche in relazione alla potenza utilizzata... se 500 VA è inutile prenderne uno da 1000 VA e la potenza utilizzata è anche in relazione alle dimensioni della barca..... quindi...
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Citazione:IanSolo ha scritto:
L'interruttore differenziale (salvavita) da solo riduce di molto la probabilita' ma non protegge completamente da folgorazioni (elettrocuzione), non evita neppure eventuali responsabilità penali per infortuni dovuti alla mancanza dell'impianto di terra, solo la combinazione con quest'ultimo garantisce (quasi) totalmente da rischi.
L'interruttore differenziale ha un, sia pur brevissimo, ritardo di intervento e se il cuore di chi riceve la scarica non e' in condizioni di ricevere bene quella breve sollecitazione ...... !
Vi sentireste di giocare alla 'Roulette Russa' anche con un solo colpo mortale su mille ? io no perche' il rischio non vale la candela !
Come ricorda Kermit la terra ci DEVE essere !
Se la scarica va da una mano all'altra (da braccio a braccio), o c'è in giro un pace maker, 90 su 100 è fatta.
A parte il fatto che, solo con il differenziale, se uno prende contemporaneamente in mano la fase e il neutro, cuoce come una bistecca senza che l'interruttore intervenga.
Ma proseguite voi, come dice Kr, anch'io mi sono stufato di ripetere le medesime cose (Vox clamantis in deserto).
Alla fine pare pure che uno sia, come dicono al mio paese, 'nu poco ciucciuettola'.
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