Blu
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tormentina 'col sacco'?
Alternativa.
Muro per tempo lo stralletto con vela a garrocci, murata, ingarrocciata, ma raccolta nel sacco, aggancio scotte in bugna e in circuito.
Questa operazione in genere è fatta con molto anticipo, spesso per sola precauzione se il tempo dovesse peggiorare.
Quando è il momento avvolgo il fiocco, e le vere operazioni iniziano solo ora.
Vado a prua e nell'ordine:
1) attacco (incoccio ?) la drizza
2) faccio scendere le scotte genoa avvolto e le passo in un moschettone in prossimità dell'attacco dello strallo, poi le rinvio su bitta di prua dando volta e le adduglio.
Torno in pozzetto (a prua ho finito....), isso la nuova vela e la metto a segno. Fatto.
Punti deboli/rognosi del doppio circuito:
devo avere due carrelli per ogni rotaia, in alternativa devo ripassare il punto di scotta. Operazione quest'ultima in ogni caso veloce e in posizione di lavoro comoda.
Se non ho la mura del secondo strallo a poppavia e ben distante dal primo,non posso predisporre per tempo lo stralletto e il sacco con la vela.
Punti di forza:
non devo stare in piedi ad estrema prua ad armeggiare con fettucce e scotte in bugna per tenere il fiocco avvolto in sicurezza.
Altra via antica: ammaino il genoa......stacco e riattacco le scotte...
Comunque ogni barca ha la sua attrezzatura e la sua storia, non credo esista un modo migliore di un altro in termini assoluti.
Penso che l'importante sia cercare di ridurre al minimo i tempi e le operazioni nei limiti concessi dal lay out di coperta.
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14-03-2012 15:25 |
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