ristrutturare islander 34
Tornando al discorso del legno ricoperto di vetroresina, anche se Giorgio è un bastian contrario per scelta religiosa, devo dire che non ha tutti i torti.
A volte si sceglie questa via, perchè sarebbe oneroso affrontare un restauro a doc, sia perchè richiede anche una certa dose di abilità, sia perchè richiede tante ore di lavoro, e allora pur di recuperare la barca si sceglie di impataccarla di vetroresina, ci puo stare...
ma che sia la salute del legno, questo no, mi dispiace!
Il legno è legno, è un matreiale vivo, deve muoversi e respirare, e quando marcisce deve poter essere sostituito facilmente...provate a sostituire una tavola marcita sotto mezzo centimetro di vetroresina!
Inoltre, si è visto e appurato che l'acqua trova comunque il modo di infiltrarsi anche sotto la resina, percui alla lunga i danni sono peggiori dei vantaggi.
Osserviamo per esempio i peschercci, i pescatori ci lavorano con le barche di legno a fasciame calafatato, vi pare che se potessero risolvere il problema del legno ricoprendolo di vetroresina e risparmiarsi cosi tutta la manutenzione non lo farebbero?
Non lo fanno perchè sanno che poi buterebbero via la barca dopo 10 anni, mentre mantenendola a legno e intervenendo di volta in volta per sostituire eventuali tavole marcite la barca dura in eterno.
Lo so che molti maestri d'ascia la pensano diversamente, ma io li definirei piu precisamente maestri vetrai, perchè la parola maestro d'ascia almeno un tempo, indicava chi aveva maestria nel lavorare il legno!
Detto questo, non denigro i materiali moderni come la vetroresina, anche perchè con questi ci lavoro, ma è bene sapere che ci sono pro e contro anche nell'uso della vetroresina, che spesso è usata per risparmiarsi la fatica di fare il lavoro corretto che andrebbe fatto....non a caso qualcuno dice che 'l'invenzione della resina epossidica ha fatto di ogni uomo un buon maestro d'ascia'
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