sigillatura deriva + coppercoat
Mi piacerebbe proprio vedertelo fare questo bel lavorino!
Come è possibile fresare tra bulbo e scafo? O fresi il bulbo o fresi lo scafo, dato che entrambe le parti saranno ben serrate tra loro e non credo ci sia un cordone di sica di tale spessore da permettere una fresata....anche perchè se cosi fosse significherebbe che il bulbo sarebbe separato dallo scafo da un tale spessore di sigillante che risulterebbe poco solidale e avrebbe dei movimenti.
A me pare invece che quando i bulbi vengono montati, i dadi vengono ben serrati e non rimane spazio tra bulbo e scafo,percui mi piacerebbe vedere cosa freseresti....
daccordo che di pasticci se ne vedono tanti in giro, però addirittura pubblicizzarli spacciandoli per interventi professionali mi sembra un po troppo! Dire poi che sfilando un bulbo possa delaminarsi lo scafo...certo, tutto puo essere, se a sfilare il bulbo è lo stesso che fresa il bulbo sperando di fargli un solco da sigillare come se fosse un ponte in tek...posso capirlo!Ma se il lavoro lo fa qualcuno che non si è improvvisato esperto dall'oggi al domani, allora sarà ben difficile che uno scafo si delamini per un operazione del genere!
Comunque ognuno è certamente libero di fare ciò che vuole sulla propria barca, anche di farsi fresare lo scafo, anche se continuo a pensare che sfilare un prigioniero e sigillare bene sia molto piu semplice, e il sigillante impedirebbe comunque all'acqua di entrare tra scafo e controstampo...
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Caro Estrovelico,
riguardo la tua competenza in generale già avevo avuto i miei dubbi tempo addietro in una discussione riguardol'Awl grip....ma a differenza tua, trattandosi di un libero forum dove tutti esprimono il loro parere, le mie considerazioni me le tengo per me....
Poi nei giorni scorsi riguardo il campione di Compensato marino di Rovere ugualmente ti sei espresso in maniera maleducata e arrogante nei miei confronti....
E il buon Giorgio dietro ora ti fà spalla divertito....
Io veramente con persone come te, che non capiscono il mio intervento,capisco perchè la gente è scettica e restia quando deve affidare i lavori a presunti artigiani e/o ditte come mi sembra di capire tu sia....
Ma vedi per la mia natura paziente e anche per la funzione che ogni nostro contributo apporta al forum a chi meno conosce, a te (presunto mammasantissima della nautica),che si permette di tirare e sparare giudizi su altri, e anche a Giorgio mi permetto di raccontare come si bulba una barca.
Lo faccio anche per il beneficio di tutti gli Adv.
Tralasciando le fasi di allineamento, centratura etc, ogni bulbo/deriva o pinna che dir si voglia, è solidale allo scafo a mezzo fissaggio meccanico e collante/siggilante.
Proprio dovuto alla differente natura dei materiali e sopratutto delle sollecitazioni ricevute, è consuetudine creare un giunto d'incollaggio che sia elastico. Proporzionalmente alla superficie d'unione e alla profondità del giunto si determina il coefficente d'elasticità e sopportazione degli stress dovuti sopratutto dagli sbandamenti in navigazioni impegnative, dell'unione scafo/bulbo.
Io personalmente avendo bulbato alcune barche anche con lame importanti, e velleità veliche superiori a la maggior parte delle barche di serie, procedo con la siggillatura ove, o in sospensione o a mezzo di apposita taccatura la pinna sia distante dallo scafo tra 8 e 10mm, in alcuni casi anche 12 mm. Secondo la temperatura,solamente almeno due giorni dopo,quando il sika ha reticolato,procedo con il serraggio dei prigionieri,che avrò a suo tempo 'appuntato' e naturalmente avevo previamente montato con la contropiastra se prevista.
Risultato:
Quando serro i fissaggi meccanici il giunto avrà uno spessore quasi invariato e oltre a svolgere la sua funzione d'unione fungerà anche da guarnizione, poichè aumenterà di volume anche contro i perni.
Se invece il bulbo lo avrebbero montato a Rimini, incaricando il lavoro al tuo splendido genio e alla tua 'conoscenza', e secondo la tecnica che scrivi, oppure da Giorgio che con il suo sorriso sembrerebbe approvare la tua tecnica, succederebbe che il sika fresco, al serraggio dei bulloni uscirebbe completamente, rimanendo solo un sottile velo tra lo scafo e la sezione della pinna, e alle sollecitazioni dovute alla forza di raddrizzamento dello stesso troverà prima o poi, irrimediabilmente delle vie d'acqua, non essendo stato 'creato' appunto, il 'giunto'.
Capisco e deduco dalla tua risposta che non conosci tutti gli utensili in uso ai professionisti, ma esistono portafrese verticali sia elettriche che pneumatiche e una gamma infinita di frese e utensili anche con cuscinetti guida per fare proprio questi lavori.....E quindi considera questi lavori impossibili!!!
Ci tengo a precisare, al fine che tu non ti permetta più a dare giudizi sul mio conto, che riguardo la mia competenza e professionalità il mio profilo è completo di nome e cognome e quindi facilmente comprovabile e referenziabile con gli strumenti che oggi offre la rete.
Al contrario di te sappiamo tutti poco, presentati chiaramente!
Tanto vi dovevo,
in primis agli Adv,
Saluti,
Luca
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