rema
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Testare la consistenza del compensato marino
esiste tutta una metodica di esame per le barche in legno,purtroppo è qualcosa che si è perso.Ricordo che quando comprai l'Armagnac lo feci vedere a un mastro d'ascia,che arrivò con un coltellino e si mise a punzecchiare tutto lo scafo,se il legno era marcio il coltellino sarebbe entrato.Andò tutto bene,solo anni dopo mi accorsi che era stato usato compensato marino adatto per interni e opera morta.Spesso comunque il compensato marcisce, e per capici diventa di aspetto e consistenza molto simile al cartone bagnato e pressato,perchè l'acqua entra dal taglio della tavola,che andrebbe protetto con un listello.A mio avviso questo è il lato debole delle costruzioni amatoriali o in economia,si pone molta attenzione al taglio delle tavole, e magari ci si fa aiutare da un professionista,e poi si arronza un pò nelle finiture,come se fosse solo un problema di estetica.Se ben verniciata una tavola di compensato marino resiste in acqua indefinitamente,se però l'umido riesce a penetrare dal taglio non protetto o da un'incollatura mal eseguita,marcisce rapidamente.La riparazione non è impossibile,ma dipende dalla sede.sulla mia barca marcì prima la tavola della carena in corrispondenza del vano motore,poi la fiancata - era stata applicato ,(dove su una barca in vtr ci sarebbe la falchetta di alluminio)un profilato di legno che non copriva perfettamente il taglio, poi in corrispondenza delle lande della sartia maggiore,e lì mi sono arreso e la ho venduta.
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17-05-2012 21:13 |
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