19-09-2012, 23:38
Citazione:dapnia ha scritto:Confesso che anche io la penso abbastanza come i professionisti presenti in questo forum ma sono molto curioso di sapere se qualcuno ha commenti su questo sito:
Fare una coperta in teak su una barca nuova o usata, ma già fuori del cantiere, è ogni volta un nuovo cinema e non ci sono sistemi universali che vadano bene per ogni situazione.
Fare o rifare il ponte di una barca d'epoca, con coperta in listelli calafatati, strutturali e appoggiati sui bagli, paradossalmente, è più semplice che fare o rifare la coperta di una barca 'plasticona' o in metallo.
In ogni caso di rifacimento, rimuovere la vecchia coperta è lungo e richiede più esperienza che per rifarla.
Molte le modalità di esecuzione, da stabilire secondo lo stato dell'arte della barca, poche quelle corrette.
Registi fantasiosi ce ne sono parecchi, film deludenti, ingiustamente costosi e di cattiva qualità ed esecuzione, anche.
I costi sono sempre alti, e quindici o venti K, per una barca appena, appena sono realistici.
Il teak sintetico, per i puristi orrendo, non dura di più del legno naturale, ha meno manutenzione, scalda di più, costa poco meno e si rovina uguale.
In linea di principio, nel posare una coperta meno viti ci sono, meglio è (i tappi saltano via per primi e più buchi ci sono più strade trova l'acqua).
Il sistema sottovuoto richiede una bella attrezzatura e una buona competenza specifica, se il teak è mal posato con questo sistema, lo si scopre dopo e difficilmente ci si rimedia.
Di certo con la tastiera si possono dare solo indicazioni di larghissima massima e non esaustive, perché solo la mano e l'occhio esperto, toccando e vedendo dal vero, può dire di più; e può capitare che falli anch'esso.
Nella lunga strada del forum, molte sono le pietre già posate, qualcuna anche miliare, basta cercare con pazienza: molto è stato già detto.
http://www.cubiertasdeteka.com/servicios-teka.html
Daniele
