20-09-2012, 16:53
Citazione:tiger86 ha scritto:Si Leandro, concordo con te che non tutte le barche sono armate allo stesso modo e quindi hanno sistemi diversi di regolazione; alla fine però, poiché le problematiche sono comuni, lo saranno anche le risposte e si cercherà di arrivare al medesimo risultato, pur per strade diverse.
Citazione:einstein ha scritto:Si ma tu sai bene quanto sia utile analizzare il comportamento del piano velico totale con la randa che fa da flap. Quando lasco randa riduco la freccia (il 'camber') della corda totale del piano velico.
Stiamo parlando di regolazioni riguardanti una barca a tutta randa con vento teso e mare formato, non con vento moderato e mare calmo; quindi se si vuol creare il presupposto di avere sempre una parte della vela che porta correttamente non c'è alternativa allo svergolamento, altrimenti ci si dovrà rassegnare ad una vela che porta e non porta, con tutte le conseguenze del caso.
Per la cronaca, la foto da me postata sopra si riferiva ad un Melges32.
ciao
E nelle barche prive di belin? Devi rivalutare lo svergolamento o no? Il discorso unico vale poco.
Nei miei discorsi nessun riferimento specifico alla randa del melges senz'altro ben trimmata.
Detto questo, ritengo che un buon svergolamento sia il miglior compromesso in presenza di sbandamento, beccheggio, momento di imbardata orziera, onde, raffiche, aria sporca ecc.
Cazzando bene la scotta con carrello sottovento, si riduce drasticamente lo svergolamento e con questo la tolleranza di avere parte della vela che porta.
ciao
"Quelli che s'innamoran di sola pratica senza scienza, son come il nocchiere, ch'entra in naviglio senza timone o bussola, che mai ha certezza dove si vada. Sempre la pratica dev'esser edificata sulla bona teorica". Leonardo da Vinci.

