Citazione:einstein ha scritto:
Citazione:davnol ha scritto:
Dovremmo andare in barca insieme io e einstein....![Big Grin Big Grin](images/smilies/biggrin.gif)
Perché no?! ![Wink Wink](images/smilies/wink.gif)
ciao
Comincio ad essere geloso
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Per quanto riguarda il problema di Augusto, consiglierei di regolare la randa con scotta e carrello e di dimenticare inizialmente il vang in bolina, salvo poi puntarlo appena quando si è trovato il giusto assetto della randa.
Intanto stabilire la posizione del boma senza sapere che randa c'è attaccata sopra è come stabilire quanto girare il volante per fare una curva senza sapere di che auto si parla....
Prima di tutto: non è normale e corretto avere il genoa leggero con 10-15 nodi reali....
Con 10-15 di reale (e anche tra 10 e 15 c'è una bella differenza) con una randa 'normale' il carrello non andrebbe tirato su oltre la mezzeria, anzi andrebbe un filo sotto.....comunque, se lo scopo è quello di avere i filetti in uscita della randa che sventolano, salvo l'ultimo in alto, perchè deve indicare che la parte alta è al limite dello stallo, mettiamo il carrello quasi al centro e cazziamo di scotta (e di fino) finchè otteniamo l'effetto desiderato.
Poi, se la barca è equilibrata, seguiamo ciò che fa il timoniere (alto e lento o basso e veloce, oppure su e giù sulle onde) col carrello, mentre se sotto raffica sentiamo che siamo sovrapotenziati laschiamo qualche centimetro di scotta o di fino per svergolare un po' ed aprire la parte alta.....se il timoniere invece chiede un po' di potenza nei cali, o la barca gli poggia perchè a prua ha il leggero troppo potente, o deve tenere alta la prua per motivi tattici, cazziamo qualche centimetro in più di scotta.
Ciao