Citazione:Petersail ha scritto:
Paolo ho guardato ora il tuo profilo e quindi il tuo mestiere ... non c'è proprio niente da fare per avere un po' di tranquillità?
grazie per la risposta
Sulle barche da regata di quegli anni si usava tondino con diametri abbastanza risicati, d'altra parte erano barche nate per correre e si cercava di avere il minor peso, poi ci sono alcune volte che si esagerava e altre no, allora i disalberamenti erano all'ordine del giorno tra profili esili, sartie sottodimensionate, volanti, armi con frazionamenti esagerati ecc....
Un altro aspetto è come sono fatte le piombature, a quei tempi si usava pressare arridatoi e terminali direttamente sul tondino, così come si fà per lo spiroidale.....oggi non lo fa nessuno, la garanzia della tenuta è troppo scarsa.
Se vuoi dormire tranquillo cambia tutto, non lo dico per farti spendere soldi, ma su certi diamteri, un accurato esame costa di più o poco meno che mettere tutto nuovo e sta attento a chi ti rilascia certificati, valgono come la carta igenica.
Il discorso di andare con vele ridotte per non sollecitare le attrezature non è così, riscrivo quello che ho già scritto un miglione di volte su questo sito.
i carichi sulle sartie sono dovuti al raddrizzamento della barca, non all'intensità del vento, cioè quando la barca raggiunge il raddrizzamento massimo, che non è quando la barca è sdraiata su un fianco, in quel caso il vento non spinge sulle vele, ma è all'incirca sui 30° (valore puramente teorico, da verificare su un eventuale certificato di stazza), a quell' inclinazione le satie sono sottoposte al maggior carico.
30° di sbandamento lo puoi ottenere con 8 nodi di vento se la barca è sovrainvelata o con 25 nodi su barche da crociera sottoinvelate, oppure in una straorza di spi ad esempio.
Quindi cosa fai? non fai sbandare la barca per paura di disalberare?