Leggo che navighi anche sul Trasimeno. Io ci navigo da una vita e non ho mai avuto paura di un possibile naufragio causato da urti dello scafo contro qualcosa, anche perché ne ho avuti diversi, abbastanza violenti, senza riportare gravi conseguenze. Ad esempio, qualche anno fa, a bordo del motoscafo di mio padre (navigavamo ad almeno 20 nodi), prendemmo in pieno uno di quei pali dei pescatori semi sommersi a circa 300 m dal castello della Polvese
. L’urto fu abbastanza violento da far rallentare per un attimo la barca. Tornati in porto, la sollevammo con la gru e vedemmo solo un segno (ben marcato) sullo scafo ma niente di più. Inoltre considera che la vetroresina del motoscafo era più sottile di quella di tante altre barche a vela, compresa quella che ho attualmente.
Sempre qualche anno fa perdemmo, non so come, il tappo che consentiva di svuotare la sentina che era posizionato sotto la linea di galleggiamento. Ci accorgemmo che imbarcavamo acqua tra la Polvese e la Maggiore. Accesa la pompa di sentina elettrica, tornammo in porto (S.Feliciano) a circa 5 nodi senza problemi. Quindi un’eventuale falla è abbastanza gestibile nel lago. Secondo me, per ciò che riguarda il Trasimeno, è molto difficile affondare con una barca a vela (che comunque naviga sempre sotto i 10 nodi) a causa di un urto accidentale contro qualcosa (magari se ti prende il traghetto è un altro discorso). Ciò che credo ti preoccupi, perché preoccupa anche me, è l’eventualità di un naufragio dovuto ad altre cause (scuffia?) che ti porta, oltre a perdere il valore economico della barca, a stare a mollo per un tempo indeterminato in acque che non permettono la sopravvivenza per più di 12 - 18 ore neanche in piena estate con 40 gradi all’ombra. In inverno poi… Secondo me non resisti nemmeno 20 minuti
. L’unico vantaggio è che per quanto tu sia spericolato ti troverai sempre ad un massimo di 2-3 miglia dalla costa, quindi se riesci ad avvisare i soccorsi, questi dovrebbero intervenire in un breve lasso di tempo (io sto pensando di acquistare uno di quei cellulari a tenuta stagna/antiurto da tenere sempre addosso). Per quanto riguarda l’ec 23 affondato in porto, se ti riferisci a quello di Passignano so per certo che non aveva fatto un’adeguata manutenzione.