Citazione:Giorgio ha scritto:
Citazione:kermit ha scritto:
Visto ora il post ed il richiamo di Giorgo ad intervenire (che ringrazio per la fiducia
). Mi sembra da quanto letto che sia stato già spiegato abbastanza e Rob è entrato nel dettaglio bene.
In verità chi ci capisce di vele da regata in genere sono i velai e Albert è anche uno che sa spiegare la teoria diversamente da altri che sanno fare le vele ma non sono interessati alla didattica.
Comunque l'esperimento di questo skiff è interessante ma come sempre a volte le implicazioni tecniche potrebbero avere un peso eccessivo per una larga diffusione del metodo.
BV
Una domanda hanno in comune qualcosa con quelle superficie che ci sono al termine delle ali in alcuni aeromobili?Ossia il concetto e' lo stesso per evitare tuebolenze?Grazie.
Si Giorgio, per dirla in modalità 'bar' come sai sul dorso di un ala si ha una depressione mentre sotto l'ala c'è una pressione maggiore, logicamente le pressioni tentono a livellarsi nel punto di più contiguo (cioè all'estremità dell'ala).
Per effetto dell'avanzamento dell'ala si genera un vortice di estremità che è l'origine della resistenza indotta.
Le winglet o le alette d'estremità tendono ad eliminare e ridurre quest'effetto.
Sugli aeroplani con le winglet si conseguono notevoli risparmi di carburante ed anche molti aeroplani di 20-30 vengono aggiornati con dei kit appositi
Perdonatemi il linguaggio terra-terra ho cercato di spiegarlo in maniera semplice