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Vecio AdV
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Registrato: Dec 2005
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trasto si, trasto no
io penso che dovresti ragionare in termini di angolo di lavoro del boma, non di centimetri di trasto.
quello che conta e' l' angolo di attacco e di uscita del vento, non di quanti centimetri.
tanto per spiegarmi, se hai il trasto sulla tuga un trasto di un metro equivale come angolo di lavoro ad uno di tre metri sulla verticale della varea del boma.
il 'parecio' serve ad una regolazione, ci sono persone che la regolazione viene prima di tutto, barber, paterazzo, carrelli ecc, ed altre che la vela e' altro, dipende da come la vivi tu, io me ne fregherei e adatterei quello che ho.
la lunghezza del trasto e' funzione delle andature e delle condizioni in cui navighi.
con pochissimo vento puo essere importante poter portare il trasto molto sopravento per poter svergolare molto la randa, di bolina larga con poco gradiente del vento e barca veloce puo essere redditizio poter scarrellare anche molto sottovento, poter scarrellare torna spesso comodo anche sulle raffiche, e' un modo piu veloce e meno faticoso che lavorare di scotta.
io direi a priori che se quello che interessa e' la bolina stretta un angolo di rotazione del boma di una dozzina di gradi per lato e' sufficiente.. tanto per capirsi trasto = 2 X L-boma x sin (12) due volte il seno di 12 e' circa 0,34 se hai un boma di 3 metri il trasto all' estremita sarebbe lungo 1,26 metri.
il 12 gradi e' relativo all' angolo di lavoro del fiocco rispetto a quello della randa, la randa vede un apparente piu dal traverso del fiocco, se scarrelli ti ci vogliono tutti i 12 gradi per arrivare a sventarla.
amare le donne, dolce il caffe.
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15-05-2013 17:17 |
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