28-05-2013, 06:30
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 28-05-2013, 06:44 da shabrumi.)
Avete ragione entrambi.
La manovra eseguita nel filmato fa proprio pena!
I punti topici della manovra ortodossa sono:
1. la barca deve essere posizionata su una lasco largo.
In questa andatura la randa sventera' l'asimmetrico (ormai sparato dalla sua mura) rendendo più semplice il suo recupero.
2. Il prodiere passa al drizzista (attraverso la buca delle lettere) la lazy sheet recuperata a doppino.
E' alando su questa cima che il drizzista inizierà il recupero della vela ( dopo lo sparo della mura ) buttandola giù nel quadrato mentre 'qualcuno' filerà contemporaneamente la drizza in armonia con il suo recupero.
3. Gli estremi della buca delle lettere mantengono la vela, durate il recupero, all' interno di un range di sicurezza.
Anche se il timoniere, distratto come al solito da chissàchè, orzerà o poggerà troppo rispetto al lasco largo la vela non potrà spostarsi troppo a poppa o troppo a prua.
4. L'altezza del boma rispetto alle draglie.
Se, con tempo duro e mare formato, si recuperasse la vela da sotto il boma (strusciando sulle draglie) invece che da sopra, sarebbe statisticamente più probabile che parte della base della vela finisca in acqua. Farla passare sopra al boma mantiene la vela alta sull'acqua.
5. Riarmo circuito
Una volta ammassata la vela nel quadrato il drizzista può assiemare ( attraverso i rispettivi moschettoni ) tutte le cime di armo (drizza, mura, scotte ) e, alando sulla drizza farle tornare indietro, ripassando nella buca delle lettere, rendendole disponibili al prodiere per il riarmo.
BV.
La manovra eseguita nel filmato fa proprio pena!
I punti topici della manovra ortodossa sono:
1. la barca deve essere posizionata su una lasco largo.
In questa andatura la randa sventera' l'asimmetrico (ormai sparato dalla sua mura) rendendo più semplice il suo recupero.
2. Il prodiere passa al drizzista (attraverso la buca delle lettere) la lazy sheet recuperata a doppino.
E' alando su questa cima che il drizzista inizierà il recupero della vela ( dopo lo sparo della mura ) buttandola giù nel quadrato mentre 'qualcuno' filerà contemporaneamente la drizza in armonia con il suo recupero.
3. Gli estremi della buca delle lettere mantengono la vela, durate il recupero, all' interno di un range di sicurezza.
Anche se il timoniere, distratto come al solito da chissàchè, orzerà o poggerà troppo rispetto al lasco largo la vela non potrà spostarsi troppo a poppa o troppo a prua.
4. L'altezza del boma rispetto alle draglie.
Se, con tempo duro e mare formato, si recuperasse la vela da sotto il boma (strusciando sulle draglie) invece che da sopra, sarebbe statisticamente più probabile che parte della base della vela finisca in acqua. Farla passare sopra al boma mantiene la vela alta sull'acqua.
5. Riarmo circuito
Una volta ammassata la vela nel quadrato il drizzista può assiemare ( attraverso i rispettivi moschettoni ) tutte le cime di armo (drizza, mura, scotte ) e, alando sulla drizza farle tornare indietro, ripassando nella buca delle lettere, rendendole disponibili al prodiere per il riarmo.
BV.
